isola delle femmine

Isola delle Femmine, arrestato ladro di energia elettrica

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, isola delle femmine, enelAveva allacciato abusivamente la propria abitazione alla rete elettrica dell’Enel, il sessantasettenne arrestato ieri dai Carabinieri a Isola delle Femmine.
I militari, prima di arrivare all’uomo, avevano effettuato alcuni controlli con la collaborazione del personale dell’azienda.
L’anziano è stato individuato dai carabinieri della stazione Partanna Mondello che gli hanno notivificato l’ordinaza di arresto domiciliare in attesa del rito direttissimo presvisto per questa mattina.

Spiagge vuote da Isola a Capaci, perchè?

QUADRO NEWS.pngVu cumprà a rimirare il mare, sdraio e ombrelloni chiusi. Sembrerebbe il paesaggio tipico di una spiaggia alla fine dell’estate, e invece no! Siamo in pieno agosto, e quest’anno la moria di bagnanti ha preso il sopravvento. Le foto che riportiamo, testimoniano una tarda mattinata di agosto in uno dei tanti stabilimenti balneari lungo la costiera che va da Isola delle Femmine a Capaci. Le due…

 località balneari del palermitano, sono unite da un’unica costiera ma anche dall’estrema vicinanza territoriale. Da un lato Isola (più rocce), dall’altro Capaci (più spiagge), negli anni passati, hanno segnato in questo periodo il pienone. Tutto ciò quest’anno non è avvenuto e gli operatori del settore, dai titolari degli stabilimenti balneari a quelli dei ristoranti e locali di ritrovo, presenti numerosi nella zona, piangono lacrime amare. Tutto ciò non avviene per una sconosciuta e temibile paura da “ostreopsis ovata”, comunemente detta alga tossica che, a onor del vero, ha fatto allontanare i bagnanti solamente a inizio stagione.
Non avviene neanche a causa di spropositati aumenti dei prezzi di listino nei servizi offerti, o ancora,da aria irrespirabile dovuta ai miasmi provenienti da contenitori di rifiuti stracolmi. No, niente di tutto questo! La parola “magica” che orami fa parte integrante della nostra vita quotidiana e che, a parere di molti illuminati esperti lo sarà per molto tempo ancora, è una sola: la crisi.
“Già lo scorso anno – così esordisce una giovane imprenditrice, Morena Dalì, con cui abbiamo preso contatto.- si è sentita la diminuzione delle presenze sul nostro litorale. Ho scommesso sei anni fa sull’apertura di un’attività di ristorazione e bar limitrofo, sul lungomare di Capaci. Con la mia laurea in Scienze politiche (non lo scrivete!) non riuscivo ad avere sbocchi lavorativi ma, la grande passione per la cucina e l’organizzazione in generale, mi hanno spinto a ritagliarmi un piccolo spazio che, gradatamente, ha preso piede: buona qualità, buon servizio, prezzi contenuti. Certo è – ha concluso la giovane imprenditrice – che la diminuzione delle presenze non mi fa stare tanto tranquilla per il futuro”.
Le fa eco a poca distanza un gestore di uno stabilimento balneare con attività trentennale che, un po’ restio a risponderci, in un secondo momento e davanti a un cremino di caffè da lui offertoci, si lascia andare: “Oggi – racconta – si sta più attenti ai soldi che si spendono, perché ce ne sono sempre meno e servono per le esigenze della famiglia e dopo, se ne rimangono, per la cabina e il mare”. Una filosofia spicciola ma reale, uno spaccato di vita sociale “estiva” che dovrebbe far riflettere e contestualmente far ben agire e interagire la buona politica con la buona economia.

“Non è solo l’alga tossica che ha allontanato i bagnanti dalla zona di Capaci e Isola, – spiega Giovanni Felice, presidente regionale di Confesercenti – la tipologia di persone che frequenta da sempre questa zona balneare è rappresentata in buona parte da palermitani e da una classe media (impiegati e operai) che stanno vivendo nelle aziende in cui lavorano (Amia, Essemme, Amat, Amap, Fincantieri ecc) soltanto per citarne qualcuna, delle difficoltà economiche strutturali. Non è solo quindi la mancanza di denaro a far modificare le abitudini estive di questi lavoratori, ma, l’incertezza su quello che accadrà, la paura dell’incerta prospettiva del domani. Bisogna fare immediatamente – ha così concluso Felice – un piano di rilancio dell’economia, non disdegnando le piccole attività, gli artigiani, le produzioni locali e non privilegiando solamente i grandi centri commerciali”.

(QUOTIDIANO DI SICILIA)

“Sul mare luccica” a Isola delle Femmine e Cefalù

QUADRO NEWS.pngSi svolgerà fra Isola delle Femmine e Cefalù la quinta edizione della rassegna “Sul mare luccica”, curata da Angelo Butera e promossa dall’assessorato regionale al Turismo, con la collaborazione dei comuni di Isola delle Femmine e Cefalù. Per tutto il mese di agosto, nei due centri in provincia di Palermo, spazio alla musica, al teatro brillante, alla nuova drammaturgia palermitana, al cinema, alle mostre e…

ai talk show, con un fitto cartellone di eventi, tutti a ingresso libero, dedicati ai temi del viaggio, del mare e dell’emigrazione: “Lo spirito della rassegna – sottolinea Angelo Butera – è di riscoprire la nostra tradizione a partire dal mare e da quei tanti emigranti che lasciarono la Sicilia per tentare fortuna oltreoceano. Un viaggio che, però, non è solamente partenza, ma anche e soprattutto possibilità per un ritorno alla Sicilia, alla sua storia, ai suoi protagonisti: la Sicilia di ieri e quella di oggi”.

Isola delle Femmine 

Tutti gli spettacoli della rassegna, che si svolgerà nel vecchio Molo dei Pescatori, inizieranno alle 21,30. Il via martedì 9 agosto, alle 19,30, con l’inaugurazione di “Sicilian crossing to America”, mostra sulla storia dell’emigrazione siciliana negli Usa, curata dal docente dell’Università di Messina, Marcello Sajia. Sempre il 9 agosto, alle 22, spazio al cinema con la proiezione del film “Nuovomondo” di Emanuele Crialese. Mercoledì 10, è in programma la prima edizione del “Premio giornalistico città di Isola delle Femmine”, presentato da Alessandro Amato, che prevede l’attribuzione di riconoscimenti a quattro giornalisti di diversi settori e un premio alla carriera”. Partecipa l’Orchestra Jumpin’Up; giovedì 11, spazio alla musica, con “Parlami d’amore Mariù”, concerto di Maria Corso in omaggio alla cantante Gilda Mignonette; venerdì 12 agosto si ride con Gino Carista che mette in scena “Peppuccio Amato precario”, storia di un precario palermitano dei nostri tempi; da martedì 16 a venerdì 19 agosto è in programma il ciclo “Anima e core”: un omaggio a Massimo Troisi, con la proiezione di quattro film che hanno reso immortale il regista napoletano: Ricomincio da tre (martedì 16), Non ci resta che piangere (mercoledì 17), Scusate il ritardo (giovedì 18) e Il postino (venerdì 19), sabato 20, tributo a Gershwin con il concerto Flora Faja e la partecipazione straordinaria di Francesco Cafiso e gli arrangiamenti di Giovanni Mazzarino; domenica 21 agosto ancora musica con The Genius Blues band; lunedì 22, al molo il concerto dei napoletani Almamegretta, fra reggae, dub, brani della tradizione partenopea e ritmi orientali; mercoledì 24, direttamente da Zelig si ride con la comicità de “Il gruppetto”; giovedì 25 “Taranta power” con il concerto di Eugenio Bennato, dedicato al potere della Taranta e alla musica del Meridione; venerdì 26 è di scena il jazz siciliano con “Sicily stars orchestra”; sabato 27 agosto, alle 20,30, si dibatte sulla criminalità d’oltreoceano con “Coppole a Brooklyn, la mafia siciliana negli Stati Uniti”, talk show incentrato sul ruolo storico di Cosa nostra negli States, moderato da Alberto Samonà, con i giornalisti Vittorio Corradino, Peppino Lo Bianco e Giancarlo Mirone. A seguire, alle 21,30, concerto di Giovanni Genovese, che propone un repertorio di brani storici della musica statunitense e italo-americana. Domenica 28 la rassegna si chiude con il concerto del chitarrista Francesco Buzzurro.

Cefalù

Il Cefalù festival si svolgerà fra il Molo Vecchio, piazza Duomo, l’Arena Dafne e il Lavatoio medievale. Il via è previsto lunedì 15 agosto, al Molo Vecchio, con lo spettacolo comico “Cara Palermo ti scrivo” di Paride Benassai; martedì 16, è di scena la musica del D-quartet; mercoledì 17, a piazza Duomo, il concerto “The Family”, con brani degli anni ’70 eseguiti da diversi musicisti palermitani; giovedì 18 agosto Cefalù ospiterà “La notte dei vicoli”: spettacoli itineranti animeranno i vicoli del centro storico cefaludese, alla scoperta di scorci incantevoli della cittadina medievale, fra poesia e teatro da strada: Toti Basso e Tony Sperandeo in “Una sera ci incontrammo”, Mario Pupella proporrà “L’uomo dal fiore in bocca”, Marco Pupella metterà in scena “Salvatore Giuliano” e Stefania Sperandeo reciterà poesie fra i vicoli storici; venerdì 19 a piazza Duomo Tony Piscopo e Riccardo Randisi quartet terranno un concerto-omaggio a Tony Bennet; sempre venerdì 19, al Molo Vecchio, concerto di Flora Faja con Francesco Cafiso; sabato 20, in piazza Duomo, ancora musica con Giovanni Genovese quartet; domenica 21 al Lavatoio medievale tributo a Nino Rota: Orazio Maugeri propone una selezione di musiche da film; lunedì 22 al Molo vecchio ancora musica con Nica Banda, diretta da Ruggero Mascellino e Giovanni Mattaliano; martedì 23 sempre al Molo vecchio la grande musica della tradizione meridionale, con il concerto di Pietra Montecorvino dal titolo “Noi simme ru Sud”; mercoledì 24, al Molo vecchio “Taranta power” con il concerto di Eugenio Bennato, dedicato al potere della Taranta e alla musica del Meridione; giovedì 25, stesso posto, è il turno di “Overstep”, concerto-tributo al jazzista Enzo Randisi; venerdì 26, sempre al Molo vecchio sarà la volta del concerto di Edoardo De Angelis; Sabato 27 al Lavatoio comunale appuntamento con la musica di Orazio Maugeri; il 2 settembre nuovamente musica con Giovanni Genovese. Gli spettacoli inizieranno tutti alle 21,30.

E sempre a Cefalù, a settembre spazio anche al cinema, con la mostra dal titolo “Pietro Germi, il cinema e la Sicilia”, in programma all’Arena Dafne, dove il 10 settembre andrà in scena la “Serata Vitti na crozza”: diversi musicisti siciliani terranno un grande concerto-tributo a Germi, traendo spunto dalla canzone che il regista volle quale colonna sonora della celebre pellicola “Il cammino della speranza”. E sempre a settembre saranno proiettati cinque indimenticabili film di Federico Fellini: La dolce vita, I Vitelloni, Ginger & Fred, La nave va e Roma: un modo per chiudere la rassegna con un omaggio al grande regista italiano. (BONVIVRE)

Alga tossica: pericolo cessato ma spuntano i cartelli

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, alga tossicaIl pericolo è stato scongiurato dall’Arpa ma l’allarme alga tossica torna a destare panico tra i bagnanti. Soprattutto a Vergine Maria (in via Nostra Donna del Rotolo e in via Bordonaro) e all’Arenella (in via della Barca e piazza Tonnara) dove il Comune ha posizionato quattro…

cartelli che segnalano il pericolo nelle acque con una concentrazione dell’Ostreopsis ovata superiore a 400 mila cellule litro, valori enormi che si sono sfiorati solo più di venti giorni fa. Ma poi tutto è rientrato nella normalità.

A Capaci e Isola delle Femmine – dove qualche giorno fa gli esercenti delle circa 115 attività commerciali che si affacciano sulla costa hanno brindato al mare sicuro e pulito in seguito alla certificazione dell’Arpa – invece, di avvisi neanche l’ombra.
Sarebbe colpa della burocrazia «lumaca» il ritardo che ha fatto sì che la cartellonistica venisse piazzata a riflettori sul problema ormai spenti. «Una richiesta è partita immediatamente, dopo i primi prelievi – spiega Michele Pergolizzi, assessore alla Riqualificazione urbana della costa – non appena perverrà negli uffici la richiesta da parte dell’agenzia regionale provvederemo subito a farli rimuovere. L’area comunque è già sottoposta a un divieto di balneazione che coinvolge 12 chilometri di litorale cittadino per il vecchio problema degli scarichi fognari in mare, anche se la prossima settimana l’impianto di Vergine Maria sarà attivato».

I livelli di concentrazione dell’alga adesso sono irrisori, secondo i dati forniti dall’Arpa. In acqua c’è solo una minima traccia portata a riva dal maestrale. Livelli che non arrecano danni all’uomo. «Quattro i controlli in mare da quando è scattato l’Sos – spiegano dall’Arpa – erano 400 mila le cellule-litro il 27 giugno, 32 mila il 5 luglio, sono poi risalite a 67 mila il 20 luglio, fino a ridursi a 5 mila durante l’ultimo accertamento di mercoledì, sotto il limite di tolleranza attestato a 10 mila cellule litro».
Nessun nuovo caso nemmeno al pronto soccorso. «Sono state poco più di dieci le persone accorse tra la fine di giugno e i primi di luglio – racconta Manlio De Simone, primario del pronto soccorso dell’ospedale Cervello – in ogni caso, nulla di preoccupante. È chiaro che i soggetti più colpiti sono stati quelli predisposti, con maggiore sensibilità bronchiale, problemi allergici o immunodepressi. In ogni caso le esalazioni dell’alga non sono assolutamente letali, altrimenti avrebbero interessato tutta la popolazione e sarebbe stata una vera epidemia.

Invece si è trattato di un semplice fenomeno irritativo delle prime vie aeree che ha provocato congestioni come la congiuntivite, irritazioni a naso e gola e, nel peggiore dei casi, un lieve rialzo delle temperature corporee». Intanto a Capaci e Isola delle Femmine ci hanno pensato i gestori degli stabilimenti a promuovere la fruizione delle spiagge attraverso una campagna di comunicazione e iniziative varie. «Da imprenditori territoriali – dice Michele Longo, titolare del lido attrezzato Tropical – ci siamo mossi indipendentemente dalle istituzioni per rassicurare la cittadinanza sulla sicurezza delle acque. Ancora, però, c’è molta titubanza da parte dei bagnanti». Si è registrato, infatti, un calo di presenze di oltre il settanta per cento rispetto ai giorni in cui l’allarme alga tossica non era scattato. Ne è la prova il fatto che, se in una normale domenica estiva si possono impiegare anche due ore di tempo per arrivare a Capaci dallo svincolo di via Belgio, negli ultimi weekend la strada si percorreva in meno di dieci minuti. Articolo di Chiara Lizio (Giornale di Sicilia)

Il litorale palermitano: Isola delle Femmine

QUADRO NEWS.pngIsola delle Femmine (Isula in siciliano) è un comune italiano di 7.296 abitanti della provincia di Palermo in Sicilia.

LA STORIA

Il comune deve il nome all’isolotto che gli sta di fronte chiamato appunto Isola delle femmine. Diverse leggende hanno subito il fascino…

esercitato dalla torre ormai in gran parte diroccata che sovrasta l’isolotto. Quella più conosciuta considera erroneamente la torre come prigione per sole donne. In realtà il nome “isola delle femmine” è frutto di un lungo processo di italianizzazione, infatti l’antico nome dell’isolotto, secondo la tradizione popolare, era “insula fimi”, anch’esso frutto di un processo di omologazione e derivato da “isola di Eufemio”, dal nome del generale Eufemio di Messina.

Sia la torre sulla terraferma, detta Torre di “dentro”, sia quella sull’isolotto, detta Torre di “fuori”, facevano parte del sistema di avviso delle Torri costiere della Sicilia. Quella sulla terraferma è sicuramente la più antica, di forma circolare, e la tipologia del manufatto la fa risalire a quelle coeve di Capo Mongerbino e di Capo Rama, probabilmente costruite nel ‘400 al tempo del re Aragonese Martino il giovane. Quella sull’isolotto è invece di tipologia riconducibile all’architetto fiorentino Camillo Camilliani, molto più noto per essere stato l’artefice della Fontana Pretoria a Palermo.

Attualmente l’isola è una riserva naturale orientata gestita dalla LIPU.

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LEGGENDE

Diverse sono le versioni cui le tradizioni popolari attribuiscono il nome dell’isola. Si narra che il bellissimo isolotto denominato “Isola delle Femmine” fosse stato un tempo una prigione occupata solo ed esclusivamente da donne. Tredici fanciulle turche, essendosi macchiate di gravi colpe, furono dai loro congiunti imbarcate su una nave priva di nocchiero e lasciate alla deriva. Vagarono per giorni e giorni in balìa dei venti e delle onde finché una tempesta scaraventò l’imbarcazione su un isolotto nella baia di Carini. Qui vissero sole per sette lunghi anni fin quando i parenti, pentitisi della loro azione, le ritrovarono dopo molte ricerche. Le famiglie così riunite decisero di non fare più ritorno in patria e di stabilirsi sulla terraferma. Fondarono quindi una cittadina che in ricordo della pace fatta, chiamarono Capaci (da “CCa-paci” ovvero: qui la pace) e battezzarono l’ isolotto sul quale avevano dimorato le donne “Isola delle Femmine”. Una testimonianza di Plinio il Giovane in una lettera indirizzata a Traiano, considera l’isola residenza di fanciulle bellissime che si offrivano in premio al vincitore della battaglia. Altra presunta origine trova nel nome latino “Fimis” la traduzione dell’arabo “fim” che indicherebbe la bocca, il canale che separa l’isola dalla costa. Secondo altri autori il nome dell’isola deriverebbe da “Insula Fimi” in riferimento ad Eufemio di Messina, governatore bizantino della Sicilia.

IL TERRITORIO DELL’ISOLOTTO

L’isolotto di Isola delle Femmine è stato considerato sin dall’antichità e per tradizione un luogo da impiegare a scopo economico e difensivo grazie alla sua posizione e conformazione, che lo rende un sicuro riparo contro i venti di levante per le piccole imbarcazioni. L’isolotto si trova, infatti, a 300 metri dalla costa ed ha una conformazione ovale dovuta all’erosione dei forti venti che spirano nella zona. Dal promontorio dell’isola si possono vedere il monte Pellegrino, il promontorio di Capo Gallo, l’isola di Ustica e i comuni di Carini, Isola delle femmine e Capaci. Dato che il terreno, per la particolare configurazione del suolo, non era adatto alla coltivazione, l’unico mezzo di sostentamento per gli abitanti della zona era la pesca. Non distante infatti in quelle acque vi era stagionalmente il passaggio dei tonni e ben presto i pescatori della vicina Capaci si organizzarono per la pesca del tonno. Risalgono al periodo ellenistico i resti di sette vasche in cocciopesto per la preparazione del garum, una ricercata salsa di pesce, commerciata nel Mediterraneo: la traccia di uno stabilimento per la lavorazione del pesce rende il luogo importante dal punto di vista archeologico. Il ritrovamento nel mare antistante di ceppi di ancore in piombo e resti di anfore puniche e romane accresce il valore del sito. La torre di Fuori, costruita in prossimità del punto più alto dell’isola (35 m sul livello del mare), risale al XVI secolo. Ha pianta quadrata, con spessori murari di oltre due metri che la rendevano una fortezza inserita nel sistema difensivo delle torri costiere contro gli attacchi dei pirati alla terraferma. Sfortunatamente, gli eventi che hanno caratterizzato lo sbarco degli Alleati durante la Seconda guerra mondiale, l’incuria del tempo ed il disinteresse hanno trasformato la torre in un rudere, il cui muro, quasi intatto, al di sopra della ripida scogliera del versante nord è ancora il volto che l’isola offre al mare.

La riserva, istituita nel 1997 dalla Regione Siciliana e affidata alla LIPU dal 1998, è nata per tutelare il patrimonio floristico locale e favorire la sosta delle specie migratorie.

La flora presente sull’isola è costituita da 144-145 specie diverse alcune delle quali specifiche del luogo. Fra esse si possono ricordare l’asfodelo, l’iris, la salicornia, la speronella, la romulea, il ginestrino delle scogliere e molti altri. La superficie dell’isola presenta piccoli prati, cespugli di macchia mediterranea e prateria steppica nella parte più elevata.

La fauna è costituita da specie stanziali e molte specie di uccelli migratori presenti in diverse epoche dell’anno. Fra i più diffusi si possono ricordare fra i rapaci la poiana ed il falco pellegrino mentre fra i migratori occorre sottolineare la presenza del cormorano, della garzetta, dell’airone cenerino oltre al martin pescatore ed altre specie meno comuni. Il fatto che l’isola non sia abitata costituisce uno dei motivi per cui queste specie vi sostano lungo la loro migrazione fra l’Africa ed il nord Europa. Fra le specie terrestri è ancora presente il coniglio selvatico, una specie di lucertola e numerosi coleotteri.

Sul fondale marino esiste una vasta gamma di fauna favorita dalla purezza delle acque e dalla limpidezza del mare. Fra le specie faunistiche si annovera la murena, l’aragosta e la cernia oltre ad altre specie di pesci di scoglio, cavalluccio marino, la stelle marina e varie tipologie di mulluschi. Si trovano inoltre colonie di gorgonia rossa, corallo rosso e attinia.

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I FONDALI

I fondali, con profondità diverse fra la zona dell’isola fronteggiante la terraferma e quella affacciata sul mare aperto, presentano diversi reperti archeologici di età romana e greca a quelli di periodi più recenti. La limpidezza delle acque consente una visione eccellente ai sub che si immergono per godere delle bellezze naturali dei fondali dell’isola.

CLIMA

Isola delle Femmine ha un clima prettamente mediterraneo, e quindi caldo e secco in estate e con precipitazioni concentrate soprattutto nel semestre invernale. Nei mesi più freddi non sono infrequenti i temporali e le tempeste di vento, ma le temperature non scendono mai sotto lo zero. Il valore più basso registrato dalla storica stazione meteo di Isola delle Femmine è stato di +1,4 °C durante l’ondata di freddo (che portò la neve fin sulle coste) del 31 gennaio 1962. Le stagioni estive, anche se calde, sono costantemente ventilate (grazie anche alle brezze che soffiano frequentemente lungo le coste siciliane) e generalmente non eccessivamente umide, fattori che contribuiscono a rendere piacevole il soggiorno ai numerosi turisti che arrivano in zona. La media termica annuale è di circa 20 °C, il mese più freddo è gennaio ma le medie delle minime non scendono sotto i 10 °C, mentre agosto è il mese più caldo con massime intorno ai 31 °C e minime che si aggirano sui 22 °C. Mediamente cadono circa 650mm; il mese più piovoso è dicembre, quello più asciutto luglio.

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Lidi vuoti a Isola e Capaci. Scatta l’allarme dei commercianti

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, isola delle femmine, capaci, alga tossica, crisiA guardarla, sembra una spiaggia in un giorno dei primi di giugno. Quando il sole primaverile regala sprazzi di estate ai temerari che vogliono un’abbronzatura “fuori stagione”. Ombrelloni chiusi, sdraio accatastate, spazi «abbondanti». Invece siamo a metà luglio. Nel pieno della…

stagione estiva. Quando le spiagge dovrebbero essere piene. I parcheggi completi ed i chioschetti impegnati a distribuire bevande ghiacciate ai bagnanti. Ieri nulla di tutto questo tra Isola delle Femmine e Capaci. Parcheggi vuoti, lidi deserti. O quasi.

L’hanno definito «effetto alga tossica». Che di tossico, in realtà, ha ben poco. I livelli di concentrazione dell’«ostreopsis ovata», come si chiama l’alga in maniera scientifica, adesso sono esigui. I dati li ha forniti l’Arpa, l’agenzia regionale protezione ambiente. In acqua c’è solo una minima traccia dell’alga portata a riva dal maestrale. Livelli che non arrecano danno all’essere umano. Danni che, nella peggiore delle ipotesi, duravano 24 ore. Un fastidio alla gola ed al naso. Come racconta chi ha avuto la malaugurata sorte di «beccarsi» gli effetti dell’alga. «Ho avuto qualche linea di febbre – dice Alessandro Galante, titolare del Galante Beach a Capaci – Poi nient’altro. Ma questo perchè soffro d’asma.

I soggetti in salute non risentono di nessun effetto dell’alga che adesso non c’è più». O non c’è mai stata? Una teoria sostenuta da Mariella Domina: «L’alga non è tossica – dice – Me lo ha confermato un mio amico biologo. Qui il problema sono le polveri sottili». Michele Longo, titolare del Tropical mostra il suo stabilimento vuoto. «Un calo di presenze pazzesco – dice – Nel fine settimana abbiamo toccato il 70 percento di presenze in meno. Perdere due settimane di lavoro per noi è deleterio”. C’è chi, però, non rinuncia alla tintarella. “Che dobbiamo fare? Non andiamo più a mare? – dice Roberto Terzo, nipotino al seguito – In questi giorni non ho visto nessuno accusare alcun sintomo da intossicazione». Sulla stessa lunghezza d’onda Lucia Siragusa, al mare con i suoi figli di 1 e 2 anni: «Nessun problema – dice – Penso che si tratti solo di psicosi». Gaetano Soriano lavora al Tropical. «Si è trattato di un falso allarme – dice – Qualche sintomo reale qualcuno l’ha avvertito. Ma credo sia da legare ad altri fattori». Anche alla Sirenetta la situazione è «drammatica», come racconta il titolare Orazio Di Lorenzo: “La gente è preoccupata per quello che legge, non per come stanno realmente le cose – dice – Abbiamo un calo di presenze del 50 per cento e nei fine settimana sfioriamo il 90 percento in meno. L’alga adesso si è spostata. La situazione è tornata alla normalità». Anche dall’Arpa hanno confermato il cessato allarme. I livelli di concentrazione nell’acqua sono al di sotto del limite di soglia. Ora tutti a mare. Articolo di Giorgio Vaiana (Giornale di Sicilia)

Alga tossica: rientra l’allarme. Sindaci e gestori lidi: “Tornate in spiaggia”

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, isola delle femmine, capaci, alga tossicaÈ rientrato l’allarme alga tossica nel litorale di Capaci e Isola delle Femmine. Così i cartelli che soltanto qualche giorno fa avvisavano i bagnanti del pericolo di intossicazione, sono stati rimossi. A parlare chiaro sono i prelievi effettuati dall’Arpa alla fine della scorsa settimana: i valori di concentrazione dell’Ostreopsis ovata sono di gran lunga inferiori ai…

 limiti di guardia. Nonostante queste rassicurazioni, però, la psicosi dei vacanzieri che ancora nell’ultimo fine settimana hanno disertato le spiagge di Capaci e Isola, fatica a rientrare. E i gestori dei lidi lanciano un appello.

“Fra sabato e domenica – dice Michele Longo, titolare dello storico lido Tropical sul lungomare di Capaci – abbiamo avuto un calo delle presenze del sessanta per cento e altri turisti che hanno prenotato alcuni servizi da noi ci hanno contattato per avere notizie sulla situazione dell’alga tossica. Stiamo facendo davvero una grande fatica a rassicurare tutti. Qui abbiamo un mare e una spiaggia puliti e splendidi. Non c’è alcun allarme alga tossica. Abbiamo i dati che dimostrano che non c’è motivo di preoccuparsi”.

Deserto anche sulla spiaggia di Isola delle Femmine, dove, per incoraggiare i bagnanti, nel fine settimana, il sindaco Gaspare Portobello e la giunta comunale, hanno trascorso alcune ore a mare. “È giusto stare in guardia per il bene di tutti – dice Portobello – ma adesso non c’è alcun motivo di avere paura di eventuali intossicazioni per via dell’alga tossica. Continueremo a monitorare la situazione, ma intanto invitiamo tutti a godere dello splendido mare del nostro litorale”.

Le stesse parole arrivano dal sindaco di Capaci che venerdì scorso ha inoltrato una circolare a tutti i gestori dei lidi per comunicare i dati aggiornati dell’Arpa e invitare a pulire la battigia, appunto per impedire l’accumulo di alghe e altro materiale organico che possa inficiare in qualche modo l’aria che respirano i bagnanti. “Siamo ben al di sotto dei limiti – dice Benedetto Salvino, sindaco di Capaci – le analisi effettuate dall’Arpa sul nostro litorale hanno dimostrato che l’allarme è rientrato. Adesso ci auguriamo che i bagnanti tornino ad affollare le spiagge”.

Il lavoro dell’Arpa comunque continua su tutto il litorale. Fino a ieri un altro campione è stato prelevato della zona di Vergine Maria, dove un paio di settimane fa decine di bagnanti sono stati intossicati dall’alga. “La situazione è sotto controllo – dicono dall’Arpa – certo le elevate temperature favoriscono il proliferare dell’alga e il vento causa l’effetto aerosol che colpisce i bagnanti, in questi giorni, però, non sono stati registrati nuovi casi”. (Repubblica Palermo)

Alga tossica: Codacons annuncia esposto e azione risarcitoria

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare,alga tossica,isola delle femmine,capaci,saluteUn esposto alla procura della Repubblica e un’azione collettiva risarcitoria relativi all’allarme sanitario per l’alga tossica, che ha interessato recentemente alcune spiagge del litorale palermitano, sono stati annunciati dal Codacons a tutela della salute dei molti bagnanti colpiti dagli…

effetti nocivi dell’alga e al fine di accertare eventuali responsabilita’ di chi non si e’ attivato per la messa in sicurezza delle spiagge. I casi di intossicazione hanno riguardato diverse decine di bagnanti nei comuni di Trappeto, Isola delle Femmine, Capaci e Vergine Maria. (ANSA)

Alga tossica – Russo: “Situazione sotto controllo”

quadro news.png“La situazione sanitaria determinata dall’alga tossica è assolutamente sotto controllo e dagli ultimi dati pervenuti ai nostri uffici competenti si evince che il fenomeno è in netta diminuzione”. L’assessore regionale per la Salute Massimo Russo tranquillizza i cittadini dopo i “fenomeni” registrati soprattutto in alcuni litorali…

della costa palermitana (Vergine Maria, Arenella ed il tratto di costa tra i Comuni di Isola delle Femmine e Capaci).

“Abbiamo attivato tutte le procedure previste in questi casi – continua Russo – attraverso un sistema di sorveglianza sindromica e un programma di monitoraggio ricognitivo-analitico che rientra nelle competenze dell’Arpa. Continueremo a monitorare la situazione insieme agli uffici competenti dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente che ha convocato un tavolo tecnico regionale per la prossima settimana”. L’assessorato regionale per la Salute, che ha il compito di controllare quotidianamente i report inviati dall’Arpa e di far rispettare i divieti di balneazione di competenza dei Comuni, ha provveduto a pubblicare sul sito della Regione siciliana (www.pir.regione.sicilia.it, all’indirizzo pti.regione.sicilia.it/portal/pls/portal/docs/10732691.PDF) un opuscolo informativo di facile consultazione per comprendere come identificare il fenomeno, quali precauzioni prendere e come comportarsi in caso di disturbi fisici.

In particolare, i soggetti che hanno stazionato nei luoghi di balneazione interessati al fenomeno o nei luoghi prospicienti, possono accusare febbre, tosse, rinorrea, sensazioni di nausea, vomito o lacrimazione congiuntivale: i sintomi si presentano dopo alcune ore dall’esposizione (2-6 ore circa) e regrediscono, di norma dopo 24-48 ore, senza ulteriori complicazioni. I disturbi possono essere provocati sia da contatto diretto con l’alga che per inalazione del cosiddetto “aerosol marino”. E’ stato accertato che sono sufficienti spostamenti di alcune decine di metri per attenuare o eliminare del tutto i malesseri, tuttavia in caso di persistenza dei disturbi si suggerisce di consultare il proprio medico di famiglia o di recarsi nella più vicina guardia medica. La raccomandazione vale in particolare per i soggetti affetti da disturbi respiratori come l’asma o allergici. Sul sito dell’assessorato per la Salute sono anche pubblicati alcuni numeri telefonici utili per ottenere ulteriori informazioni. (Giornale di Sicilia)

Alga tossica: divieto di balneazione a Isola e Capaci

quadro news.pngScatta il divieto di balneazione tra Isola delle Femmine e Capaci. In un punto i tecnici dell’Arpa hanno rilevato un dato che potrebbe creare una certa preoccupazione: nella zona del lido «Sirenetta», a due passi dalla spiaggia libera, il valore dell’alga tossica è salito a 44.600 cellule litro. Ovvero quattro volte la soglia consentita delle 10 mila cellule litro…

stabilite dalla norma regionale sulla balneazione.
«Abbiamo spedito i dati a tutti gli organi – dice Michele Fiore dell’Arpa, agenzia in questi mesi commissariata dopo l’addio di Sergio Marino, commissario ad acta è stata nominata Rosanna Maneggio, capo gabinetto dell’assessorato regionale all’Ambiente -. Adesso toccherà alle autorità sanitarie decidere quali strategie adottare. A noi spettano i controlli e le analisi. In base a quelli poi si agisce». E se lì, nella zona tra Isola e Capaci, il valore appare alto, nella zona della scogliera il valore si abbassa a 1.800.
Per i due sindaci Gaspare Portobello e Benedetto Salvino non sono momenti facili. In piena stagione estiva e con l’economia che si regge sui lidi esporre un divieto di balneazione non è cosa da poco. Ci sono i commercianti e i gestori dei lidi e di pub che sono sul piede di guerra. «Non possiamo nella stagione balneare imbatterci in questa emergenza – dice Tiziana Zappulla che gestisce un locale sul lungomare -. Sono fenomeni occasionali che si ripetono solo quando c’è il maestrale. Ma noi che viviamo a contatto con il mare siamo i primi a dimostrare che questi effetti sono temporanei e non sono tossici o dannosi per la salute. Vogliamo chiedere finalmente di venire a capo della situazione per non trovarci ogni anno con questa emergenza mediatica che provoca solo danni all’economia».
Nelle altre zone della costa palermitana il fenomeno comincia a farsi notare di nuovo. Ad esempio a Vergine Maria la presenza dell’alga sta aumentando: partita a metà giugno con un valore enorme – 400 mila cellule litro – nella domenica dei malesseri, il valore si era attestato a 40 mila. Nel corso delle analisi di ieri, i tecnici dell’Arpa hanno verificato una presenza di 60 mila cellule litro. All’Arenella invece il dato è calato ad appena 4 mila cellule litro. In questi giorni si conosceranno i dati di Trappeto e Cinisi. Qui i tecnici dell’Arpa sono andati ieri per verificare lo stato di salute del mare.
Domenica scorsa cento bagnanti erano finiti in ospedale. Tutti con gli stessi sintomi: bruciore agli occhi, difficoltà a respirare, febbre e nausea. Molti per stare meglio hanno dovuto prendere gli antistaminici. Nei casi più gravi hanno assunto del cortisone. Per qualcuno è scattato anche il ricovero. Era successo già a fine giugno quando trenta bagnanti che si trovavano sulle spiagge dell’Arenella e di Vergine Maria, dopo il bagno erano finiti al Buccheri la Ferla e all’Ospedale dei Bambini. Articolo di Ignazio Marchese (GDS)