lavoro

Brunetta: “Cercate il lavoro? Fate gli scaricatori…”

QUADRO NEWS.png«In Italia chi vuole lavorare lavora». Nel giorno in cui l’Istat rende pubblici nuovi, drammatici dati sulla disoccupazione in Italia, Renato Brunetta in un’intervista all’Arena su Raiuno lancia la sua nuova provocazione. Così il deputato Pdl ha infatti risposto a una domanda del conduttore Massimo Giletti sulla crisi che attanaglia il nostro Paese: «Non è vero che in Italia non c’è lavoro: chi vuole un posto lo trova. Ai mercati generali cercano scaricatori, ma nessuno vuole alzarsi alle 5 di mattina», ha dichiarato. Parole che com’è comprensibile hanno fatto indignare tanti, che in Rete hanno riversato la loro rabbia e frustrazione.

Neanche a farlo apposta, l’Istat ha appena pubblicato nuovi dati sulla disoccupazione in Italia: secondo l’istituto di statistica, nel 2012 sono state 955mila le famiglie con tutti i membri appartenenti alle forze lavoro in cerca di un lavoro, in rialzo del 32,3% rispetto all’anno precedente.

Mentre un’analisi della Coldiretti ha rilevato che l’anno scorso c’è stato un aumento del 9 per cento di famiglie che hanno chiesto un aiuto alimentare, con un totale di ben 3,7 milioni di persone assistite con pacchi di cibo e pasti gratuiti nelle mense. Insomma, nonostante quello che dice Brunetta, forse non è così facile trovare lavoro in Italia.

Palermo, scongiurati licenziamenti al call center 4U. I 19 licenziati saranno riassunti

QUADRO NEWS.pngSi avvia verso una conclusione positiva la vertenza della società di callcenter 4U che nei mesi scorsi aveva avviato la messa in mobilità dei dipendenti, con il licenziamento dei primi 19. Grazie alla mediazione promossa e coordinata dall’assessorato per le attività produttive del Comune di Palermo, la scorsa notte è stato infatti raggiunto un accordo fra l’azienda e le organizzazioni sindacali, grazie al quale non solo saranno evitati ulteriori licenziamenti ma saranno anche riassunti i lavoratori già licenziati, a patto che rinuncino ad ulteriori azioni di rivalsa.

L’accordo prevede l’applicazione di contratti di solidarietà, con riduzione media del 16% della retribuzione, e l’applicazioni di incentivazioni all’esodo volontario da parte dell’Azienda. “L’accordo raggiunto – ha affermato l’assessore Marco Di Marco- permette di rilanciare l’attività aziendale mantenendo salvi i livelli occupazionali. In questo momento storico è un risultato estremamente positivo, non solo per il risultato specifico, ma perché afferma un principio estremamente importante: ogni vertenza che può condurre alla chiusura di aziende e la perdita di posti di lavoro è una vertenza che riguarda tutta la città e richiede l’impegno congiunto di aziende, lavoratori, sindacati e Amministrazione comunale.

“Ogni singolo posto di lavoro perso – conclude l’assessore – ha conseguenze dannose per l’intera comunità, da qui l’impegno dell’Amministratore ad agire come facilitatore e mediatore delle controversie.”

Palermo: lavoro, Media World al posto di Max Living

QUADRO NEWS.pngMedia World prepara il suo ingresso nell’ex Max Living di viale Regione Siciliana: assorbirà 50 lavoratori dal bacino di 85 impiegati dell’ex punto vendita.
La novità arriva dopo la riunione con i sindacati di categoria (Filcams, Fisascat e Uiltucs) per discutere dell’interesse manifestato dalla Media Market (Media World e Saturn) alla stipula del contratto di affitto del ramo…

d’azienda del Max Living, dopo la risoluzione del contratto tra la Elettromarket Li Vorsi e la Jumbo Market, titolare della licenza commerciale.

Nelle prime intenzioni, il colosso dell’elettronica era disposto ad assumere 35 lavoratori, di cui 22 full time. Il sindacato ha chiesto un maggiore sforzo, e alla fine si è passati a un massimo di 50 lavoratori, 40 assunti con contratto a tempo determinato full time con scadenza a 18 mesi, al termine dei quali verranno trasformati a tempo indeterminato; e dieci part time a 24 ore settimanali, a tempo determinato per 18 mesi. Su quest’ultimi non c’è stato l’impegno dell’azienda al passaggio a tempo indeterminato. In caso di nuove assunzioni, si punterebbe anche a dare la precedenza ai lavoratori del bacino rimasti fuori dalla selezione per i 50 a cura della società tedesca. Media World porterà anche la sua dote di lavoratori, 16 in tutto: un direttore, cinque capi settore e dieci specialisti. La proposta è ancora al vaglio dei sindacati, che scioglieranno la riserva dopo l’incontro del 3 dicembre con la Elettromarket Li Vorsi e Max Service sulla cassa integrazione per il 2013. «È un buon inizio, ma non è ancora il momento di esultare – dice Mimma Calabrò della Fisascat -. Lo faremo solo quando tutti i lavoratori saranno rientrati in servizio». Per Monja Caiolo e Giovanni Amato della Filcams sarà fondamentale «stabilire il diritto di prelazione per quei lavoratori che non saranno selezionati, 35 in tutto. Ma quest’inizio è positivo». «Al prossimo incontro – dice Marianna Flauto della Uiltucs – cercheremo l’intesa su un numero maggiore di assunzioni. Al posto dei loro dieci specialisti chiederemo l’impiego degli ex lavoratori Max Living». (GDS)

Lavoro, per la prima volta in Sicilia arriva il Gi Day. Il 22 novembre al Foro Italico di Palermo i colloqui

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, eventi, lavoroAppuntamento il prossimo 22 novembre a Palermo con il Gi Day, l’evento tartago Gi Group, la più grande agenzia italiana per il lavoro, rivolto ai giovani neolaureati e neodiplomati che vogliono fare il loro ingresso nel mondo del lavoro. Dopo il successo delle edizioni di Milano, Torino, Roma, Bari, Cagliari e Calolziocorte, la più grande agenzia italiana per il lavoro dà appuntamento in Sicilia, a Palermo, a tutti i neolaureati e neodiplomati per la settima e ultima tappa dei Gi day 2012.

I Gi Day – nelle formule Gi Day Lavoro e Orientamento e Gi Day Lavoro – nascono con lo spirito di favorire l’ingresso dei ragazzi nel mondo del lavoro affiancando, ad un primo incontro con le imprese che aderiscono all’iniziativa, anche attività di orientamento, volte a fornir loro competenze professionali specifiche, in linea con le attuali richieste del mercato. “Nel nostro Paese, l’allarme più preoccupante in termini di disoccupazione riguarda i giovani di età compresa tra i 15-24 anni, un dato che a settembredi quest’anno ha raggiunto il 35,1%*. Nel dettaglio, dei 3 milioni e 228mila Neet nazionali (giovani under 34 che non studiano e non lavorano), il 57% risiede al Sud e 490 mila appartengono alla Regione Sicilia*– commenta Cristian Pateri, area manager Isole direzione operativa tirrenica di Gi Group –consapevoli di questa emergenza, abbiamo quindi deciso quest’anno di organizzare l’ultima tappa dei Gi Day a Palermo, proprio per offrire, anche ai neolaureati e neodiplomati siciliani, un’opportunità concreta per entrare velocemente in contatto con le imprese che aderiscono all’evento”.

Dopo il successo del 2011 che ha registrato la partecipazione di oltre 1.000 ragazzi, il gruppo ha deciso di replicare anche quest’anno, in tutta Italia,l’appuntamento con i Gi Day, eventi che rientrano nell’ambito del programma di iniziative specifiche per i giovanidi Gi Group, YOUng FIRST. L’incontro di Palermo, nella formula Gi Day Lavoro, si terrà presso lo spazio Meeting NH Palermo – Foro Italico 22b dalle 10.30 alle 18.30 e consentirà a tutti i giovani che partecipano all’appuntamento di incontrare i referenti delle aziende che hanno aderito all’iniziativa mediante colloqui di gruppo previsti durante l’intera giornata. Le aziende presenti alla tappa di Palermo sono:Selital, Horigel, Assosnai e Sgroi. Per partecipare è necessario registrarsi su www.gigroup.it/giday, inserendo i propri dati e inviando il proprio cv. Sulla base dei curricula pervenuti, i consulenti Gi Group selezioneranno coloro che potranno partecipare alla manifestazione.

Operatori Gesip ancora in protesta, traffico in tilt

QUADRO NEWS.pngDi nuovo in piazza i lavoratori della Gesip di Palermo, la societa’ di servizi del Comune in liquidazione. I lavoratori, che da settembre sono senza lavoro e senza stipendio, stanno percorrendo in corteo via Ruggero VII, in direzione di piazza Pretoria, dove sosteranno in sit-in davanti palazzo delle Aquile, sede del Comune. I lavoratori chiedono garanzie sul loro futuro occupazionale. Lungo l’asse di via Liberta’-via Ruggero VII-via Maqueda il traffico veicolare e’ in tilt.

Sciopero generale, migliaia in piazza a Palermo contro il governo Monti e contro il piano di austerità

QUADRO NEWS.pngAnche Palermo partecipa alla prima giornata di mobilitazione europea. Migliaia le persone in piazza. Lavoratori, precari e studenti hanno sfilato lungo via Ruggero Settimo, arrivando sino al teatro Massimo. I manifestanti stanno scandendo slogan contro il governo Monti e contro il piano di austerità messo a punto dall’esecutivo.

SINDACATI – In piazza sono scesi i lavoratori aderenti alla Cgil e i Cobas. Manifestazioni organizzate dalla Cgil si stanno svolgendo in tutte le maggiori città siciliane, con 4 ore di sciopero. La giornata di mobilitazione continentale «Per il lavoro e la solidarietà contro l’austerità», è stata indetta dalla Ces (Confederazione europea dei sindacati). Sei stand sono stati allestiti a Palermo in piazza Massimo dove lavoratori di tutte le categorie parlano delle loro condizioni e dei loro problemi.

IN CORTEO – La presenza dei lavoratori in piazza è «dinamica». All’iniziativa hanno partecipato varie associazioni, tra cui Libera, sigle studentesche, dall’Udu alla Rete regionale degli studenti medi, rappresentanze di immigrati, il coordinamento anti tratta e il coordinamento donne.

DIPENDENTI GESIP – In testa al corteo partito da piazza Pretoria, dove da due settimane continua il presidio permanente degli operi della Gesip c’è uno striscione con scritto «Nisciti i Picciulì (Tirate fuori i soldi)». Il lungo serpentone sta sfilando in corso Vittorio Emanuele, in pieno centro ed è diretto a piazza Indipendenza, davanti alla sede della presidenza della Regione siciliana, mentre un altro, promosso dai Cobas, si sta dirigendo verso la prefettura di via Cavour.

TAGLI INDISCRIMINATI – «No a questa mattanza sulla scuola pubblica – dice Sabrina Chiolo, insegnate del liceo scientifico Cannizzaro – Siamo stanchi dei media che non parlano dei problemi reali del Paese ma solo di quello che riguarda la classe politica. Il governo Monti non è un governo di cultura ma solo di tagli indiscriminati». Silvio Puccio è uno studente della facoltà di lettere e filosofia, anche lui è sceso in piazza per manifestare il suo dissenso. «Siamo qui per dire che finalmente è giunto il momento di manifestare insieme ai docenti perchè i tagli del governo Monti colpiscono indistintamente sia chi già ha una occupazione come i nostri docenti sia i giovani». (Corriere del Mezzogiorno)

Palermo, Gdf scoprono call center con 20 giovani lavoratori in nero

QUADRO NEWS.pngUn call center con venti giovani che lavoravano tutti in nero, e’ stato scoperto dalla Guardia di Finanza di Palermo nell’ambito di mirati controlli in materia di normativa previdenziale e assistenziale. I giovani, di eta’ compresa tra i 20 ed i 30 anni, erano tutti neodiplomati e neolaureati e, pertanto, alla prima esperienza lavorativa. Gli accertamenti effettuati sul posto dai finanzieri hanno permesso di appurare che tutti i giovani presenti, retribuiti con 250 euro mensili ciascuno, non avevano mai ricevuto una lettera di assunzione ne’ sottoscritto un regolare contratto di lavoro, ma si erano semplicemente limitati a firmare quietanze di pagamento nelle quali mensilmente era indicato l’importo netto del loro “stipendio”, sulla base delle ore effettuate davanti ad un computer, con cuffie collegate ad una postazione telefonica.

Per tre di loro l’effettivo lavoro subordinato era stato simulato come rapporto di collaborazione occasionale, mediante l’accensione di una propria partita iva e l’emissione di fatture riepilogative delle prestazioni di “teleselling”, aventi ad oggetto la promozione di contratti di telefonia mobile e fissa, che in realta’ camuffavano un attivita’ lavorativa in tutto e per tutto di natura dipendente. In questo modo l’azienda, grazie al risparmio di parecchie migliaia di euro sui contributi previdenziali ed assistenziali obbligatori per legge, nonche’ sullo stipendio erogato ai giovani, al di sotto dei contratti collettivi di settore, e’ riuscita ad ottenere importanti contratti con grandi aziende operanti nel settore delle telecomunicazioni, ovviamente ignare delle condotte del call center.

Quest’ultimo e’ stato segnalato alla Direzione Territoriale del Lavoro del capoluogo siciliano per l’avvio della procedura finalizzata alla sospensione dell’attivita’ imprenditoriale per aver impiegato il 100% della forza lavoro in nero. Adesso le Fiamme Gialle stanno esaminando nei dettagli la contabilita’ dell’azienda, sia per la contestazione delle pesanti sanzioni amministrative previste dalle disposizioni vigenti – che nel caso specifico vanno da un minimo di 500 mila euro ad un massimo di 1 milione e 700 mila euro – sia per la ricostruzione dei ricavi sottratti al fisco negli ultimi periodi d’imposta. (Adnkronos)

Cassa integrazione per Gesip, ecco le condizioni

2774393565.41.pngIl Ministero del Lavoro ha ribadito la disponibilità della Cassa Integrazione per i lavoratori della Gesip, ma ha anche spiegato quali sono le condizioni tecniche necessarie per la sua applicazione.

Il dicastero guidato da Elsa Fornero, dopo le due riunioni  con il sindaco Leoluca Orlando e rappresentanti e tecnici della Regione siciliana, ha fatto presente che il ricorso al trattamento di sostegno al reddito attraverso le misure previste per il quest’anno è possibile a seguito di attribuzione di risorse alla Regione Sicilia, attraverso un accordo tra la Regione e il Ministro del Lavoro, che quantifichi, tra l’altro, l’importo concedibile.

Condizione essenziale affinché si possa sottoscrivere l’accordo è che la Regione abbia utilizzato completamente le risorse attribuite lo scorso anno e, soprattutto, che abbia corrisposto all’INPS la parte dovuta di cofinanziamento alle indennità di sostegno al reddito.

I dati forniti dall’INPS però evidenziano che al momento  la Regione deve ancora erogare 12.500.000 euro circa. L’amministrazione regionale ha tuttavia rassicurato il Ministero del Lavoro, e si è riservata di porre in essere gli interventi necessari per corrispondere al più presto all’INPS l’importo dovuto per il cofinanziamento delle indennità di sostegno al reddito, concesse ai lavoratori di aziende in crisi operanti sul territorio regionale.

Palermo, prosegue la protesta della Gesip. Orlando incontra la Cancellieri

QUADRO NEWS.pngStazione centrale bloccata da un’ora da 300 operai della Gesip, tra i quali una ventina di donne. La protesta sì è spostata da Palazzo delle Aquile ai binari dove gli operai stanno battendo sulla ferrovia con alcune spranghe in ferro. Tutti i treni in entrata e in partenza sono soppressi. La stazione è stata chiusa e ci sono poliziotti e carabinieri in assetto antisommossa davanti e all’interno della stazione. “Il ministro Cancellieri ci ha detto che i 5 milioni del fondo. di protezioni potrebbero arrivare ma sono vincolati a delle richieste del governo. Siamo qui perché dobbiamo risolvere questa situazione. Vogliamo tornare a lavorare”, Massimiliano Fell assistente al verde della Gesip. Gli operai della Gesip, da sabato sono senza lavoro e senza stipendio. In mattinata avevano protestato lungo corso Vittorio Emanuele, nei pressi di Palazzo delle Aquile, sede del Municipio.

Il faccia a faccia con il titolare del Viminale Anna Maria Cancellieri, in città per partecipare alla commemorazione di Dalla Chiesa punta a centrare questo risultato, prospettando il riordino della galassia delle partecipate. “Abbiamo già denunciato le manovre oscure che si addensano sulla possibilità che le crisi di Gesip ed Amia – intanto accusa Rifondazione comunista – siano state create ad arte per favorire le mire degli speculatori sulle aziende municipalizzate palermitane. Oggi invitiamo i lavoratori ad indirizzare le loro proteste contro chi, a Roma, in nome di politiche liberiste che stanno mettendo in ginocchio il paese, salvaguarda ancora gli interessi di banche e speculatori finanziari e promuove il licecenziamento di massa come misura di contenimento della spesa pubblica”.

“C’è un problema abbastanza serio, vedremo con il sindaco di trovare una soluzione. Se ci saranno le condizioni sicuramente i fondi per la Gesip arriveranno”. A dirlo è stato il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, a Palermo per il trentennale dell’omicidio del Prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa rispondendo ai cronisti che gli chiedevano notizie sui fondi bloccati da Roma e necessari per salvare la Gesip, società di servizi del Comune, i cui operai dal 1 settembre sono senza lavoro e senza stipendio. Il ministro in questi minuti sta incontrando il primo cittadino, Leoluca Orlando proprio per trovare una soluzione alla vertenza.

Fonte e foto: Repubblica

Scuola, da settembre in Sicilia 1.300 nuove assunzioni

QUADRO NEWS.pngSaranno 302 i precari della scuola palermitana che a settembre potranno coronare il sogno del posto fisso. Per loro la vita da tappabuchi in giro per le scuole di Palermo e provincia è finita. Il ministero dell’Istruzione, subito dopo l’incontro di ieri a Roma con i sindacati, ha reso note le disponibilità per le immissioni in ruolo nella scuola a decorrere dal 1° settembre.

In Sicilia, delle 21 mila assunzioni a livello nazionale, arriveranno 1.300 posti. In provincia di Palermo ce ne sono 302: 24 posti per la scuola dell’infanzia, 6 cattedre di scuola primaria, 169 cattedre per i professori della scuola media e 72 per quelli della scuola superiore. Inoltre, verranno distribuiti 4 posti al personale educativo (negli educandati e nei convitti nazionali) e 27 posti di sostegno.

Alla media fanno la parte del leone i docenti di Italiano  –  che si accaparrano 72 cattedre  –  quelli di Matematica e Scienze con 41 posti, e quelli di Tecnologia (una volta chiamata Educazione tecnica) con 20 cattedre. Le poche cattedre distribuite alla scuola superiore  –  72 in tutto, di cui 14 di materie letterarie e 14 di Matematica e  Fisica  –  risentono dell’effetto di trascinamento dei tagli imposti dalla riforma Gelmini.

Ma adesso, dopo la comunicazione dei contingenti, tocca ai provveditorati e all’Ufficio scolastico regionale avviare la procedura per le assunzioni. I prescelti per la cattedra verranno individuati per il 50 per cento dalle graduatorie provinciali dei precari (graduatorie a esaurimento)

 

e per l’altra metà dalle graduatorie degli ultimi concorsi a cattedre del 1990 e del 1999. Se queste ultime fossero esaurite, i posti verranno assegnati ai precari delle liste provinciali.

Per il contingente di assunzioni del personale Ata (amministrativi, tecnici e ausiliari) occorrerà attendere ancora qualche settimana, perché il trasferimento forzoso nei ruoli del personale non docente degli insegnanti inidonei e degli assistenti tecnico-pratici stabilito dalla spending review, varata ieri con la fiducia, potrebbe saturare i posti che si sono resi vacanti per i pensionamenti.

Fonte: RepubblicaPalermo