Archivi Mensili: maggio 2012

Palermo, incendiata la Ferrari al dj Taibi

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare,Incendiata questa notte la Ferrari del dj Sasà Taibi, posteggiata in via Dante, poco prima dell’incrocio con via Sammartino. Sul caso indagano i carabinieri del reparto di Palermo. I militari hanno sequestrato le immagini di una telecamera installata vicino all’auto incendiata. Secondo una prima ricostruzione dei militari, il rogo è doloso ma non ha provocato danni ingenti alla macchina. Taibi, 35 anni, stamattina, è stato ascoltato dai carabinieri per ricostruire gli ultimi giorni del dj e rintracciare il movente dell’attentato.

Palermo, incendio distrugge albergo vicino all’aeroporto

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, cronacaUn incendio e’ divampato in nottata nell’albergo Porto Rais di villagrazia di Carini, a poca distanza dall’aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo. La struttura, che e’ andata quasi completamente distrutta, e’ chiusa da tempo a causa di un fallimento ed e’ attualmente in amministrazione controllata. Per spegnere le fiamme, divampate poco prima dell’una, sono intervenute otto squadre dei vigili del fuoco. (ANSA)

Palermo, all’1 al 7 giugno 2012 torna il Sicilia Queer Filmfest

show_img.php?type=fotonotizie&id=13059Dopo il successo della prima edizione, torna a Palermo dall’1 al 7 giugno 2012 il Sicilia Queer filmfest, festival internazionale di cinema glbt e nuove visioni.

Ospite e madrina della serata inaugurale, condotta da Filippo Luna, sarà Vladimir Luxuria, venerdì 1 giugno, alle 20.00, al cinema Rouge et Noir di Palermo.

Film d’apertura la commedia “Let my people go!” e il documentario “Trans”. La serata si concluderà poi con un QueerParty al Rise Up (Via Ugo La Malfa 96) animato dalla presenza della stessa Luxuria.

Il Festival offre visibilità ad una cinematografia d’autore legata a tematiche glbt (e a un cinema comunque indipendente e alternativo alle logiche di mercato) che in Sicilia non aveva mai avuto un suo diritto di cittadinanza, a differenza di ciò che normalmente avviene da decenni in altre aree del paese e all’estero. E lo fa, pur in assenza di contributi pubblici, con una squadra che vede in prima linea gli istituti culturali stranieri, e il decisivo apporto di volontari del mondo della scuola e dell’università, militanti, associazioni, artisti, studiosi, cinèfili, piccoli editori, collettivi, singoli cittadini che hanno dato il loro determinante contributo alla crescita di un progetto interamente autofinanziato e costruito giorno per giorno con un budget irrisorio.

L’edizione di quest’anno è articolata: 7 giorni di festival, 57 film in programma (tra lungometraggi, documentari e cortometraggi, tutti in prima proiezione per la Sicilia, con molte anteprime italiane e internazionali), 4 tavole rotonde, 4 presentazioni di libri a tematica queer, 3 mostre di arti visive, e uno spettacolo teatrale.

Anche quest’anno un trailer d’autore contrassegnerà l’incipit del Festival: nella scorsa edizione è stato realizzato da Roberta Torre quest’anno è firmato dal regista Stefano Savona e sarà presentato nella serata inaugurale (1 giugno, ore 20.00, Cinema Rouge et Noir). Sempre di Savona anche la presentazione in anteprima (3 giugno alle 20.00) del documentario “Palazzo delle Aquile” (vincitore l’anno scorso a Parigi del festival “Cinéma du Réel”).

Confermato anche il concorso internazionale di cortometraggi, QUEER SHORT, con 15 titoli fra cui molte anteprime assolute, da Canada, Australia, Ungheria, Estonia, USA, Francia, etc. e una sezione PANORAMA QUEER, con una selezione di lungometraggi e documentari di tutte le nazionalità.

Della Giuria internazionale faranno parte la regista Emma Dante, il regista francese Vincent Dieutre, lo scrittore e sceneggiatore Matteo B. Bianchi, il regista e sceneggiatore Fabio Grassadonia e il regista canadese Mark Pariselli.

“Il programma del festival di quest’anno, tenendo insieme prospettive e approcci stilistici diversi, leggerezza e intensità – afferma il direttore artistico Alessandro Rais – vuole privilegiare la capacità di sguardo in continua ricerca, e una tensione narrativa e visiva che riesca a coniugare l’intimo e il sociale, l’introspezione più privata e personale e l’apertura al politico e all’Altro in cui ci specchiamo. Nel suo piccolo anche questo festival, lavorando su visioni mai scontate, che non si appiattiscono sul reale ma lo interrogano, cerca di suggerire al suo pubblico che – come sosteneva Fassbinder – i film (certi film) liberano la testa”.

Tra le iniziative di punta del ricchissimo programma un omaggio al critico francese Serge Daney nel ventennale della morte con la sezione “Carte postale à Serge Daney” e una tavola rotonda (coordinata da Franco Marineo) sul futuro della critica cinematografica, a cura di Andrea Inzerillo, programmer del Festival e curatore del catalogo.

Il Festival, presieduto da Titti De Simone, rende omaggio anche a Werner Schroeter (maestro del Nuovo Cinema Tedesco scomparso due anni fa), con la proiezione del documentario “Mondo Lux” che gli ha dedicato Elfi Mikesch e del film che condusse Schroeter in Sicilia, “Palermo oder Wolfsburg” (Orso d’Oro a Berlino nel 1980), tratto dal romanzo di Giuseppe Fava “La passione di Michele”.

Anche quest’anno sarà assegnato (6 giugno, ore 19.00, Cinema Rouge et Noir) il Premio Nino Gennaro, dedicato a un artista o intellettuale che si sia distinto in modo particolare per la sua attività e il suo impegno finalizzati alla diffusione internazionale della cultura queer, alla valorizzazione delle differenze e alla difesa dei diritti delle persone glbt. Per questa seconda edizione il premio sarà attribuito a Eduardo Mendicutti, scrittore, giornalista (e attivista omosessuale) spagnolo, che, come recita la motivazione, “ha dato voce nelle sue opere, nonostante e contro le censure statali, a un mondo che si voleva che rimanesse sommerso”.

Per informazioni: www.siciliaqueerfilmfest.it

Le mani dei boss sulle scommesse sportive. In manette anche un ex dirigente del Palermo

QUADRO NEWS.pngUn giro di scommesse clandestine ritenuto riconducibile alla mafia è stato scoperto a Palermo dal nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza che sta eseguendo 11 ordinanze di custodia cautelare. L’operazione, denominata in codice «Dirty Bet», è coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia. Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, di esercizio del gioco clandestino e fittizia intestazione di beni, con l’aggravante dell’ agevolazione di Cosa Nostra. I finanzieri hanno effettuato anche numerose perquisizioni. I particolari dell’operazione verranno illustrati in una conferenza stampa che si svolgerà in mattinata.

NOMI ECCELLENTI – Stando alle prime indiscrezioni in carcere sarebbero finiti anche nomi eccellenti del mondo del calcio, tra gli altri Giovanni Pecoraro, ex dirigente sportivo delle giovanili del Palermo calcio. L’indagine è coordinata dal Procuratore aggiunto Antonio Ingroia e dai pm Francesco Del Bene e Gaetano Paci. Pecoraro sarebbe accusato di trasferimento fraudolento di valori e reimpiego di capitali illeciti con l’aggravante di avere favorito Cosa nostra. Secondo gli inquirenti sarebbe stato prestanome di un boss del narcotraffico. Pecoraro era giá finito in carcere alcuni fa anni in un’inchiesta per mafia, ma ne uscì indenne.

Corriere.it

Palermo: giunta Orlando, 45mln per sicurezza scuole. I provvedimenti

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, leoluca orlandoLa Giunta Orlando oggi ha esaminato lo stato di utilizzo dei 150 milioni dei Fondi FAS, assegnati dal Governo nazionale a Palermo nel 2009 e ”solo parzialmente utilizzati o destinati”. E cosi’ la Giunta ha confermato la destinazione di 105 milioni di Euro per Amat, Amia e AMG, che dovranno utilizzarli per il ”miglioramento del proprio parco mezzi e per il miglioramento dei servizi”.

I rimanenti 45 milioni di euro non ancora destinati, saranno utilizzati innanzitutto per la ”redazione di un piano di adeguamento delle scuole comunali alle norme di sicurezza, per interventi urgenti di manutenzione del ponte sull’Oreto, dei Cantieri Culturali della Zisa e di Palazzo delle Aquile”. ”E’ necessario utilizzare le risorse disponibili per interventi urgenti soprattutto nelle scuole – ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando – perche’ non e’ ammissibile che i nostri bambini e nipoti, cosi’ come gli operatori della scuola rischino la propria incolumita’ ogni giorno. Allo stesso tempo dobbiamo riprendere un percorso interrotto di tutela del nostro patrimonio storico-architettonico che e’ fondamentale per il rilancio turistico ed economico della citta”’. La Giunta ha poi deliberato l’emanazione nei prossimi giorni di due avvisi volti a favorire la trasparenza delle scelte amministrative e la partecipazione dei cittadini.

”In queste ore, sulla scia del grande movimento di partecipazione che ha coinvolto migliaia di cittadini nella campagna elettorale – ha dichiarato Orlando – riceviamo decine e decine di offerte da parte di singoli cittadini, comitati, associazioni e gruppi spontanei che manifestano la propria voglia di collaborare gratuitamente alla costruzione della nuova citta”’. Per questo motivo l’Amministrazione pubblichera’ nei prossimi giorni un avviso rivolto sia ai singoli che ai soggetti giuridici che vogliano offrire la propria collaborazione gratuita in diversi settori. ”Ognuno potra’, in base alla propria competenza ed alla propria esperienza, offrire la propria collaborazione gratuita e le proprie idee.” ”Sara’ – ha affermato l’assessore Catania – un bando ”della disponibilita’ e della creativita”’ che diventera’ strumento di partecipazione e coinvolgimento attivo dei cittadini”. La Giunta ha poi deciso, su proposta dell’assessore per le politiche sociali Agnese Ciulla, di ritirare i bandi emanati dal Commissario Latella per i servizi di cui alla legge 285/97 (Servizi per l’infanzia e l’adolescenza).

Accogliendo la richiesta che nelle scorse settimane era venuta dalle associazioni del Terzo Settore che operano in questo particolare ambito, la Giunta ha quindi deciso il ritiro dei bandi, che avrebbero comportato l’interruzione dei servizi a partire da fine maggio.

”Studieremo le forme migliori – ha detto Agnese Ciulla – per garantire la continuita’ dei servizi erogati, soprattutto ora che con la chiusura delle scuole e’ maggiore la necessita’ di spazi e tempi di aggregazione rivolti ai bambini e alle bambine. E’ necessario – conclude l’assessore – che i provvedimenti in questo delicatissimo settore della vita amministrativa siano assunti tenendo conto delle necessita’ della nostra comunita’ e coinvolgendo in modo attivo e diretto gli operatori sociali che in questi anni hanno sviluppato competenze e professionalita’ sopperendo alle carenze dell’Amministrazione comunale”. Infine sono stati decisi alcuni provvedimenti di ”decoro urbano”, legati all’utilizzo di alcune fra le principali piazze della citta’.

Gia’ stamattina la piazza Bellini e’ stata liberata dal parcheggio abusivo e sono state installate alcune piante. Dai prossimi giorni non sara’ piu’ permessa l’installazione di gazebo nelle piazze Politeama, Croci e Verdi, di fronte il Teatro Massimo. (ASCA)

Scommesse: arrestati Milanetto e Mauri. Indagati Conte e Criscito

QUADRO NEWS.pngNuova ondata di arresti nell’ambito dell’inchiesta del calcioscommesse. Tra le persone finite in manette anche Stefano Mauri, centrocampista della Lazio, e Omar Milanetto, centrocampista del Padova ed ex giocatore del Genoa. I provvedimenti, in tutto 19, sono stati emessi dal Gip del tribunale di Cremona Guido Salvini nell’ambito dell’inchiesta ‘Last Bet’: tra i destinatari sono compresi giocatori ed…

ex-calciatori, coinvolti nel fenomeno del calcio-scommesse. Alcuni militano nella massima serie calcistica. Per tutti l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla frode e alla truffa sportiva.

Eseguite anche 30 perquisizioni domiciliari nei confronti di altrettanti indagati. Si tratta di calciatori di serie A e serie B, tecnici e dirigenti di società professionistiche (anche della massima divisione) coinvolti nelle indagini. Fra gli indagati c’è Antonio Conte, per vicende relative al periodo in cui era allenatore del Siena, e il presidente dei bianconeri, Massimo Mezzaroma. Sia l’abitazione del tecnico della Juve che gli uffici di Mezzaroma sono stati perquisiti. Secondo quanto precisa il procuratore capo di Cremona, Roberto Di Martino, “il Siena è il club nei cui confronti c’è maggiore attenzione e le perquisizioni che hanno coinvolto Conte e Mezzaroma riguardano soprattutto “7-8 partite del campionato 2010-2011 che sono sotto la nostra lente di ingrandimento e per le quali ci sono dichiarazioni che fanno pensare a manipolazioni”. Nel corso dell’operazione di questa mattina sono stati sequestrati, tra gli altri, anche il computer di Antonio Conte e il suo Iphone. Per il computer si è provveduto ad una operazione di back-up e poi è stato restituito, mentre per quanto riguarda il cellulare questa operazione non è si è resa possibile e quindi l’Iphone è stato trattenuto e gli sarà restituito a breve.

 

 

 

In mattinata c’è anche stato un blitz della polizia nel ritiro della Nazionale a Coverciano che ha eseguito perquisizioni nei confronti di Domenico Criscito. Al difensore azzurro, che milita nello Zenit San Pietroburgo e prima di trasferirsi in Russia ha indossato la maglia del Genoa, è stato consegnato un avviso di garanzia per fatti che sarebbero avvenuti quando era tesserato rossoblu. “Non ci sono altri nazionali coinvolti”, ha detto il pm Di Martino spiegando che al momento per Criscito non vi è nessun obbligo di non lasciare l’Italia e quindi non è a rischio la sua partecipazione agli Europei. “Ho sentito Mimmo questa mattina ed è assolutamente tranquillo. E’ caduto dalle nuvole perché è totalmente estraneo a qualsiasi vicenda”, ha detto dal canto suo l’agente dell’azzurro Andrea D’amico aggiungendo che ”Mimmo auspica di essere sentito al più presto perché è prontissimo a spiegare qualsiasi cosa che possa avere gettato la lente di ingrandimento su di lui”. Il difensore, tuttavia, non fa parte della lista dei convocati azzurri per Euro 2012. La decisione ”è stata una scelta condivisa tra Prandelli e la federazione” e anche dal giocatore ”anche lui – ha spiegato il vicepresidente Demetrio Albertini- era dispiaciuto per le ripercussioni sulla nazionale e sullo spogliatoio”. “Il fatto che Criscito non partirà per gli Europei è un atto dovuto nel momento in cui vengono svolte le indagini. Criscito -ha aggiunto Albertini- ha già parlato con i suoi legali, abbiamo fatto le valutazioni tutti insieme, Mimmo l’ho trovato abbastanza provato, ma sereno per quello che potrà discutere con il Pm della sua posizione. Mi ha spiegato alcune cose e credo alla sua versione e alla sua innocenza”.

 

 

 

LE PARTITE. Questa nuova operazione riguarda in particolare le partite Brescia-Lecce del 27 febbraio 2011 finita 2-2, Palermo-Bari del 7 maggio 2011 finita 2-1, Lazio-Genoa del 14 maggio finita 4-2 e Lecce-Lazio del 22 maggio finita 2-4 per quanto riguarda la serie A e Novara-Siena del 1 maggio finita 2-2 per la serie B. “Solo per la partita Lecce-Lazio – ha detto Di Martino – ci sarebbe stato un guadagno di circa 2 milioni di euro con 600 mila euro andati per corrompere i calciatori”.

 

 

 

I PROVVEDIMENTI. Fra gli altri destinatari di misure cautelari in carcere vi sono il portiere del Vicenza Paolo Acerbis, Alessandro Pellicori, ex attaccante del Torino; Ivan Tisci, ex centrocampista e ora direttore sportivo; Cristian Bertani, attaccante della Sampdoria ed ex Novara; e Marco Turati, difensore del Modena. Agli arresti domiciliari sono finiti Joelson Inacio, attaccante brasiliano del Pergocrema, ex Grosseto, e due esponenti del cosiddetto gruppo bolognese: Daniele Ragone, commercialista di Parma, e Luca Burini, promoter in Cina per un’azienda emiliana, già accusato di essere l’anello di congiunzione con i singaporesi. Questi ultimi due sono indagati anche per riciclaggio. Obbligo di firma due volte la settimana invece per Francesco Ruopolo, attaccante del Padova, ex AlbinoLeffe e Atalanta, e per Kewullay Conteh, ex difensore di AlbinoLeffe, Grosseto e Piacenza. All’estero provvedimenti anche per Zoltan Kenesei, Istvan Borgulya, Laszlo Strasser, Laszlo Schultz e Matyas Laszar facenti parte del gruppo dei cosiddetti ungheresi, oltre al giocatore svizzero Matteo Gritti. Il gip di Cremona Guido Salvini non ha invece accolto la richiesta di arresto avanzata dalla procura di Cremona nei confronti dell’attaccante del Genoa Giuseppe Sculli, che risulta fra gli indagati.

 

 

 

Le indagini hanno appurato come di fatto ai cosiddetti zingari sia subentrato un gruppo di ungheresi, soliti frequentare l’Italia facendo la spola anche fra Singapore e Lugano. A Lugano, inoltre, sono stati trovati due conti intestati a Giuseppe Signori per 290mila euro e 435mila euro che secondo gli investigatori sarebbero il corrispettivo per la manipolazione della partita Brescia-Lecce del 27 febbraio 2011

 

 

 

L’operazione odierna, condotta dalla Polizia di Stato di Cremona e coadiuvata dal Servizio Centrale Operativo (SCO), costituisce una nuova tranche dell’inchiesta che lo scorso dicembre ha portato alla cattura di 17 altri indagati. Per conto del gruppo criminale transnazionale al centro dell’inchiesta, i giocatori italiani avrebbero agito, a vario titolo, come referenti del sodalizio transnazionale sul territorio italiano per la combine delle partite di calcio.

(Adnkronos/Ign)

 

 

Sonia Alfano: “Boss mafiosi gay? Cosa Nostra non perdona”

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, mafiaNon solo in Vaticano, tempi duri anche per i mafiosi gay. Amoreggiare con gli altri uomini, per un boss di Cosa Nostra, pare essere ancora un tabù. Lo rivela Sonia Alfano, presidente della commissione antimafia al Parlamento Europeo, nel suo intervento al talk show di Klaus Davi e in onda su Youtube. «La prova? Solo qualche mese fa alcuni affiliati della mafia sono stati oggetto di un atto dimostrativo da parte di altri affiliati ai clan» ha affermato.

«Ci sono stati – ha continuato la Alfano – una serie di episodi concentrati in Sicilia per punire alcuni appartenenti ai clan. Punizione dovuta agli orientamenti sessuali di questi picciotti. Ci sono delle indagini in corso. Il motivo di questi “atti dimostrativi” sono le tendenze omosessuali di questi boss. Sono venuta a conoscenza anche di un vero e proprio pestaggio. Ma ci sono anche state ‘azioni’ ancora più forti, compiute in altri contesti». Non è ancora chiaro se questi mafiosi gay siano ancora affiliati al loro clan, ma certo «non godono della stessa considerazione che avevano prima».

Molto elusiva sul dove siano compiuti tali atti dimostrativi, la presidente della commissione antimafia ha rivelato non sono accaduti né a Trapani né a Palermo. In ogni caso non si tratterebbe di casi isolati. «Un altro fatto di cui sono a conoscenza riguarda un affiliato ad un clan di Cosa nostra. Un affiliato omosessuale che e’ stato picchiato da altri picciotti in carcere. Lui stesso, che e’ tutt’oggi detenuto, mi raccontò che fu picchiato per la sua sessualità ritenuta diversa, e disse chiaramente che non erano state le forze dell’ordine».

«Questi episodi dimostrano che chi è gay in Cosa nostra corre ancora seri rischi. Lo spirito non è poi molto diverso dai primi anni novanta quando Johnny d’Amato fu ucciso da Tony Capo perché “amoreggiava” con gli uomini. Non e’ considerato affiliato tipo quindi subentrano simili azioni dimostrative» ha concluso Sonia Alfano.

Nuovasocietà.it

Cefalù: pesca illegale di tonno rosso, sequestrati 1000 chili pesce

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, cefalùLa squadra nautica della polizia di Palermo ha sequestrato, nella tarda serata di ieri, presso il porto di Cefalù, sette esemplari di tonno rosso dal peso complessivo di oltre mille chili. Gli agenti, in servizio di pattugliamento, hanno notato un peschereccio fermo con le luci spente nello specchio d’acqua antistante l’ingresso del porto. Dopo pochi minuti l’imbarcazione ha variato la rotta e si è diretto verso il porto…

vecchio. Una volta raggiunta la riva, l’equipaggio ha scaricato il pesce che avrebbe dovuto essere caricato su due furgoni frigorifero riconducibili a due pescatori all’ingrosso di Casteldaccia e Cefalù. Immediato l’intervento dei poliziotti che hanno sequestrato il pescato e contestato una sanzione amministrativa da 4mila euro a ciascun pescatore per l’assenza di licenza per la pesca delle specie marine e la mancanza di specifico certificato che attestasse la tracciabilità del pescato stesso così da potere risalire alla intera filiera (dalla fase della cattura alla vendita). (LaPresse)

Palermo, trovato cane bruciato e con zampe amputate

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, animaliSono appena le nove di ieri mattina quando, al Canile Municipale di Palermo, fanno ingresso gli operatori dell’Amia. Uno di loro porta con sé un grosso scatolone, al cui interno si trova l’ennesimo cagnolino morto bruciato, o forse, probabilmente, ucciso prima ancora in modo vile e brutale. Il povero animale è stato recuperato nel quartiere dell’Albergheria, accanto a dei cassonetti dell’immondizia.

La visione di quel corpicino, raccontano i volontari, é stata a dir poco raccapricciante. Lo stato della carcassa, carbonizzata, non consente un immediato riconoscimento di tutte le parti del cane, verosimilmente un meticcio di taglia media. Uno dei volontari, Vincenzo Collica, riferisce, sgomento, “di zampe apparentemente amputate, di budella spappolate e fuoriuscite, di carne visibilmente martoriata”.

Il cagnolino ha il microchip: da appurare, però, se sia un cane padronale o territoriale.

“Ancora una volta – dichiara Alessandra Musso, responsabile della LIDA di Palermo – il nostro territorio mostra l’inciviltà e la vigliaccheria di alcuni suoi cittadini, come già successo, peraltro, un mese fa con un’altra cagnetta, anch’essa morta e bruciata. Parte della popolazione – continua la Musso – oltre a confermarsi omertosa e insofferente, prende, frequentemente, i suoi provvedimenti, disseminando bocconi avvelenati o ammazzando bestiole nei modi peggiori”.

Sfuggono, al momento, le dinamiche di quest’ennesimo, increscioso episodio, benché le immagini suggeriscano il peggio. Ciò che non sfugge affatto è la presenza massiccia di cani dappertutto, non di rado mal tollerati, sempre più spesso mira e preda di balordi senza scrupoli. I motivi ipotizzabili, a ben vedere, hanno tutti un comune denominatore: il randagismo imperante, conseguenza diretta delle mancate sterilizzazioni, previste, neanche a dirlo, per legge.

GEAPRESS