Archivi Mensili: febbraio 2013

Domenica 3 marzo, una catena umana per salvare il mare di Sferracavallo

QUADRO NEWS.pngUna catena umana in via Barcarello, a Palermo, per protestare a pochi passi dall’ingresso della riserva naturale contro il progetto per la realizzazione di un depuratore per lo scarico di acque reflue nel golfo di Sferracavallo. L’iniziativa, in programma per domenica mattina, è stata organizzata dal Comitato civico il mare di Sferracavallo.

“Il progetto proposto dall’Ato 1 – dice Simone Aiello, del Comitato civico Il mare di Sferracavallo – non tiene conto che quella indicata e’ un’ area marina protetta oltre che un sito d’interesse comunitario, per questo potrebbero configurarsi danni all’ecosistema marino gravissimi. Abbiamo deciso di manifestare a Barcarello, perchè in quella zona c’è già un pennello fognario colabrodo, che scarica a due chilometri dalla costa le acque reflue dei quartieri Tommaso Natale, Sferracavallo e Cardillo, in altre parole prodotte da un bacino di 10 mila abitanti”.

Una delegazione di componenti del comitato è stata sentita in audizione all’Ars, dai componenti della Commissione ambiente e territorio. Alla riunione ha preso parte anche l’assessore al Centro storico del Comune di Palermo, Agata Bazzi. “La IV Commissione all’unamità – aggiunge Aiello – ha scongiurato la costruzione del depuratore e si e’ impegnata a studiare un progetto alternativo da sottoporre a Bruxelles”. (BlogSicilia)

Mondello su flickr: Luna su Lauria, un click di save62

LUNA SU LAURIA

Mondello su flickr è un gruppo fotografico nato nell’anno 2007. All’interno sono presenti foto scattate nella splendida Mondello, la borgata marinara situata nell’estrema zona nord di Palermo. Ad oggi sono presenti quasi 550 iscritti, con una galleria fotografica che supera le 4.000 foto.

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Palermo, sequestrato il campo ostacoli alla Favorita

QUADRO NEWS.pngIl Nucleo Tutela Patrimonio Artistico nel pomeriggio ha sequestrato al parco della Favorita il comprensorio contenente la struttura equestre gestita dalla Spe “Società palermitana di equitazione” che la stessa ha avuto in concessione dal Comitato Provinciale del Coni. La stessa area risulta essere attualmente concessa dall’Amministrazione comunale alla FISE, Federazione sport equestri. Proprio nei giorni scorsi l’Amministrazione ha avviato la revoca della concessione ed aveva chiesto, senza ottenere alcuna risposta, chiarimenti rispetto ai lavori svolti all’interno dell’area.

A causa del grave stato di abbandono e degrado sono state sequestrate tutte le aree e le strutture facenti parte del complesso equestre comprendenti il campo ostacoli, l’impianto di maneggio, la concimaia e tutti i manufatti adibiti al ricovero dei cavalli nella disponibilità della società di equitazione.

Dagli accertamenti condotti dagli ufficiali di polizia giudiziaria, sono emersi gravi danni alla bellezza naturalistica dell’area ed irregolarità quali il disboscamento di una porzione del bosco Diana
compiuta mediante aratura selvaggia della vegetazione posta in atto da diversi anni con il conseguente arretramento della macchia verde. Nel comprensorio insistono numerosi manufatti abusivi alcuni dei quali in muratura, tenuti in condizioni fatiscenti al pari delle strutture operative del maneggio, quali stalle e fienili  con le coperture realizzate mediante un grossolano assemblaggio dei lamierati con conseguente pericolo per l’incolumità pubblica.

All’interno dell’area sono stati rinvenuti diversi cumuli di rifiuti abbandonati ed ammassi di materiale ibrido, quali concime e materiale di risulta di fieno. In corrispondenza della concimaia è stata riscontrata un ampia pozza di liquido percolato composto da deiezioni animali con pericolo di inquinamento del suolo.
Il comprensorio in sequestro è stato affidato in custodia giudiziaria al responsabile ai Rangers d’Italia, ente gestore della riserva naturale di Montepellegrino Il provvedimento di sequestro è stato firmato dal gip Dr Agostino Gristina su richiesta del pm Calogero Ferrara. Il legale rappresentante delle Spe, Ruggero Cassata di 60 anni è stato raggiunto da avviso di garanzia. Nell’intera area sono stati apposti i sigilli per delimitare l’area sequestrata ed evitare l’introduziione all’interno.

Palermo, blitz antidroga in pieno centro. La polizia ferma due spacciatori

QUADRO NEWS.pngLa squadra Narcotici della squadra mobile di Palermo ha arrestato due spacciatori che avevano a bordo di un’auto 5 chili e mezzo di hashish per un valore di 50 mila euro. In manette sono finiti Ignazio Lo Coco di 68 anni e Carmelo D’Amico di 66. I due sono stati bloccati all’incrocio tra via Crispi e via Emerico Amari: hanno cercato di fuggire, ma sono stati subito bloccati. Indagini sono in corso per scoprire a chi fosse destinata quella partita di droga. 

Politica, pubblicati i redditi dei parlamentari. Ecco i più ricchi

QUADRO NEWS.pngSilvio Berlusconi rimane il più ricco del Parlamento italiano pur avendo dichiarato nel 2011 13 milioni in meno rispetto al 2010. Infatti secondo le dichiarazioni dei redditi del 2012 l’ex premier ha dichiarato un reddito imponibile di 35.439.981 euro. Nel 2010 Berlusconi aveva dichiarato circa 48 milioni. Le tasse pagate ammontano a 15,3 milioni.

Tra i leader dei partiti il più ricco nel 2011 è il segretario del Pdl, Angelino Alfano. Il leader dell’Udc, Pierferdinando Casini, risulta essere il più ‘povero’. Secondo le dichiarazioni dei redditi presentate nel 2012 relative all’anno precedente, Alfano ha dichiarato un reddito imponibile pari a 189.428 euro, al secondo posto Antonio Di Pietro con 174.864 euro, mentre al terzo posto il presidente della Lega Nord, Umberto Bossi, con 161.542 euro. A seguire il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, con 137.973 euro. Infine Casini con 116.074 euro.

Ecco i redditi relativi al 2011:

Silvio Berlusconi, Pdl: 35.439.981 euro;

Mario Monti, Scelta Civica: 1.092.068 euro;

Walter Veltroni, Pd: 235.063 euro;

Renato Schifani, Pdl: 222.547 euro;

Angelino Alfano, Pdl: 189.428 euro;

Antonio Di Pietro, Idv: 174.864 euro;

Ignazio La Russa, Pdl: 166.133 euro;

Massimo D’Alema, Pd: 164.870 euro;

Roberto Maroni, Lega Nord: 162.164 euro;

Umberto Bossi, Lega Nord: 161.542 euro;

Giorgia Meloni, Pdl: 160.940 euro;

Gianfranco Fini, Fli: 157.549 euro;

Lorenzo Cesa, Udc: 148.310 euro;

Enrico Letta, Pd: 141.697 euro;

Pier Luigi Bersani, Pd: 137.973 euro;

Italo Bocchino, Fli: 125.592 euro;

Pier Ferdinando Casini, Udc: 116.074 euro.

Si avvera il sogno di Don Puglisi: nasce una chiesa sui beni confiscati

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, mafia, don puglisiSi avvera il sogno di Don Puglisi. Una nuova chiesa sarà costruita a Brancaccio sui beni confiscati. Era un progetto che stava a cuore a don Pino Puglisi da tempo, ma interrotto dal suo brutale assassinio, avvenuto il 15 settembre del 1993. Adesso, grazie all’iniziativa dell’Agenzia nazionale dei beni confiscati alla mafia, quel progetto diverrà realtà.

IL SOGNO – Un terreno confiscato alla società del costruttore Giovanni Ienna (ritenuto vicino ai boss di Brancaccio Giuseppe e Filippo Graviano) è stato destinato dal consiglio direttivo dell’Agenzia nazionale per i beni confiscati al Comune di Palermo. Il bene confiscato verrà assegnato alla Curia vescovile e su quel terreno sorgerà una Chiesa intitolata proprio a padre Puglisi. Un’iniziativa realizzata attraverso una serie di complessi passaggi per l’assegnazione, risolti dall’Agenzia diretta dal prefetto Giuseppe Caruso che ha anche assegnato all’arma dei carabinieri 20 appartamenti confiscati all’imprenditore Salvatore Corso, condannato per mafia.

BEATIFICAZIONE – Il progetto di una nuova chiesa a Brancaccio era stato accarezzato dallo stesso padre Puglisi, quando era ancora in vita, come hanno rivelato alcuni documenti inediti della sua corrispondenza privata scoperti dalla Curia. «Se ognuno fa qualcosa allora si può fare molto», amava ripetere il sacerdote antimafia. Adesso, nel suo nome, quell’iniziativa diverrà realtà, offrendo un’ulteriore possibilità di riscatto alla gente del quartiere, proprio nello stesso anno in cui troverà compimento il percorso di beatificazione del sacerdote. Don Puglisi, ucciso «in odium fidei» sarà proclamato beato il prossimo 25 maggio. (Corrieredelmezzogiorno)

Palermo, Lo Monaco attacca Zamparini: “E’ tutta colpa sua, bisogna essere coerenti”

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, pietro lo monaco, maurizio zamparini, calcio, sport, serie aAttacco frontale di Pietro Lo Monaco a Maurizio Zamparini. Scottato dalla breve esperienza al Palermo, il dirigente siciliano si toglie qualche sassolino, per non dire macigni, dalle scarpe e critica duramente il presidente dei rosanero.

“Zamparini? Contano molto per me correttezza e professionalità, ho letto di tutto in questi giorni, Zamparini cerca giustificazioni, ma ha poche scuse – attacca sulle pagine di ‘Tuttosport’ -. Deve ammettere i propri errori per ripartire, perché la colpa è sua. Ora l’organico è buono, non la situazione, ma spero che la squadra si salvi, perché la Serie A non può prescindere dal Palermo”.
 
“Bisogna essere coerenti nel calcio, non mi sembra che sia il caso del Palermo, che sta accumulando diversi errori dopo aver regalato tante emozioni – ha aggiunto -. Credevo molto nel progetto, anche se la situazione era critica quando arrivai. C’erano giocatori retrocessi l’anno prima, una squadra da ricostruire e che io non ho avuto modo di completare”.

Nina Moric, riprese hot a Palermo

QUADRO NEWS.png“Dopo 4 giorni separati x lavoro finalmente insieme!!! Che bello stare a casa con la persona che ami!”, scrive Nina Moric su Twitter dopo aver fatto una toccata e fuga a Palermo per uno shooting fotografico ad alto tasso erotico. Abbracciata al suo fidanzato Matteo Bobbi si gode il calore della nuova “famiglia”. Dopo tutte quelle ore trascorse praticamente semi nuda all’aperto, per lo stilista Anto Giulio Grande, era proprio quello che ci voleva.

E’ voltata in Sicilia il 26 febbraio all’alba e grazie al suo social abbiamo avuto in anteprima un piccolo assaggio del servizio fotografico che ha rivelato la sua statuaria bellezza. Abiti scollati e provocanti, come quello nero, che ha esaltato le curve del suo lato B, o quello bordeaux, che invece ha scoperto parte dell’ingnuine e il suo prosperoso décolleté, hanno incantato Palermo. Un lungo vestito bianco trasparente indossato senza biancheria intima e uno sguardo malizioso della modella croata hanno reso il set ancora più bollente. Poi però, rincasata nella città meneghina, si è lasciata coccolare da Matteo con una tenerezza infinita.

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Assunzioni al 118 a ridosso delle elezioni: condannata ex giunta Cuffaro

QUADRO NEWS.pngLa sezione d’appello della Corte dei conti per la Sicilia ha condannato al pagamento di 12.481.474,56 di euro (il danno erariale in primo grado era stato quantificato in oltre 37 milioni) i componenti della ex giunta regionale guidata da Cuffaro. I giudici d’appello hanno parzialmente accolto il ricorso della Procura regionale contro l’assoluzione dei componenti dell’esecutivo tra il 2006 e il 2008 e dei membri della commissione sanità dell’Assemblea siciliana, sempre nello stesso periodo.

POTENZIAMENTO “ARBITRARIO” – La vicenda riguarda il potenziamento (ritenuto «arbitrario») del servizio di emergenza 118, all’epoca gestito dalla Sise (società interamente partecipata dalla Cri). In prossimità delle elezioni regionali del 2006, «senza alcuna preventiva verifica di utilità – scrivono i giudici – ed economicità, e nonostante il legislatore avesse previsto la non prorogabilità della convenzione oltre il 2005», la giunta e alcuni parlamentare facenti parte della commissione Sanità, decisero il potenziamento del numero delle ambulanze, quasi raddoppiandolo (da 167 a 280) e la diminuzione, da 36 a 30, del monte ore settimanale del personale già in servizio, consentendo l’assunzione diretta di circa tremila persone individuate nel bacino del precariato (precari della Sise e corsisti dell’ente di formazione Ciapi, di recente al centro di un’indagine della Guardia di finanza anche per il resto di finanziamento illecito ai partiti).

CONDANNATI – I condannati sono Salvatore Cuffaro (729.877,88 euro), Innocenzo Leontini (598.612,38), Carmelo Lo Monte (598.612,38), Antonio D’Aquino (729.877,88), Francesco Scoma (729.877,88), Francesco Cascio (729.877,88), Fabio Granata (598.612,38), Michele Cimino (598.612,38), Mario Parlavecchio (729.877,88), Giovanni Pistorio (729.877,88) e i componenti della Commissione Sanità dell’Ars: Santi Formica (729.877,88), Antonino Dina (729.877,88), Giuseppe Basile (729.877,88), David Costa (729.877,88), Giuseppe Arcidiacono (729.877,88), Giancarlo Confalone (729.877,88), Angelo Moschetto (729.877,88). (Corrieredelmezzogiorno)

Beppe Grillo: “Non daremo il voto di fiducia al Pd né altri”

QUADRO NEWS.png“Il Movimento 5 stelle non darà alcun voto di fiducia al Pd (né ad altri). Voterà in aula le leggi che rispecchiano il suo programma chiunque sia a proporle”. Lo ha scritto su Twitter il leader Beppe Grillo, correggendo le parziali aperture post-elettorali di alcuni esponenti del suo movimento.

Grillo, è partito per Roma. Lo ha detto la moglie Parvin ai giornalisti che attendevano l’ex comico davanti alla villa di Sant’Ilario a Genova. “L’ho portato stamattina in aeroporto – ha affermato – è partito per Roma”. Grillo era uscito di casa in auto intorno alle 9 accompagnato dalla moglie senza rilasciare dichiarazioni ai cronisti assiepati all’esterno della sua villa.

Grillo ha fatto sapere che alle consultazioni che Giorgio Napolitano farà per incaricare il prossimo presidente del Consiglio ci andrà lui di persona e gli ribadirà che il suo Movimento non si allea con nessuno. Gli dirà anche che i “cittadini” eletti in Parlamento sotto il simbolo delle 5 stelle ostacoleranno in tutti i modi un eventuale governissimo. Ma se ad essere incaricato premier dovesse essere il segretario del Pd, leader della coalizione di centrosinistra che si è aggiudicata il corposo premio di maggioranza a Montecitorio mentre al Senato ha un disperato bisogno di voti per governare? Una fiducia al segretario del Pd, bollato da Grillo come “Gargamella” per tutta la campagna elettorale, è esclusa ma un dialogo sull’esempio di quello siciliano è possibile: “Il modello siciliano – ha detto il comico – è meraviglioso. Noi non siamo mica contro il mondo, vedremo quando saremo dentro al Parlamento” come comportarci, “esattamente come abbiamo fatto in Sicilia”, dove i deputati del M5S “entrano insieme, escono compatti e fanno da ago della bilancia. Se ci sono proposte che rientrano nel nostro programma può esserci una collaborazione. Dovranno seguire il nostro programma e il nostro programma lo abbiamo già detto in campagna elettorale e lo hanno detto quelli che lo stanno realizzando in Sicilia. Il nostro appoggio dipende da questo”.

La collaborazione varrà anche sulle cariche istituzionali. Bersani si è detto “favorevole ad una corresponsabilità. Fra l’altro, il M5S, seppur non di molto, è il primo partito alla Camera. Allora bisogna che secondo i modelli democratici ciascuno si prenda le sue responsabilità”. Parole che in molti hanno interpretato come l’offerta al M5S dello scranno più alto di Montecitorio. Per quanto riguarda il capo dello Stato, Grillo ha spiegato che “il candidato del M5S sarà deciso dagli iscritti attraverso un voto on line”. Lui vedrebbe di buon occhio Dario Fo che, però, in giornata ha declinato. E anche sulle altre cariche, hanno assicurato i grillini, ci sarà una consultazione della base. Visto il peso parlamentare del M5S è quasi certo che il movimento di Grillo finirà per essere eletto a qualche presidenza: anche qui vale il modello Sicilia dove grillino è il vicepresidente dell’Ars e grillino è il presidente della Commissione Ambiente. (TMnews)