Curiosità

Marte, trovate tracce di carbonio nel magma

QUADRO NEWS.pngÈ un buon periodo per Marte: di recente il pianeta rosso ha attirato l’attenzione di molta gente, da quanti pensano che possa esserci vita ai russi, che pensano di tornarvi entro il 2030.

Ora una nuova ricerca condotta da Andrew Steele, della Carnegie Institution for Science porta a pensare che su Marte, dopotutto, ci sia del carbonio.
Steele è giunto a questa conclusione analizzando 11 meteoriti marziane di circa 4,2 miliardi di anni fa, arrivate sin sulla Terra a causa dell’impatto violento con un corpo celeste che le ha sbalzate dall’orbita originaria.

Le analisi spettroscopiche hanno individuato la presenza di molecole di idrocarburi (catene di carbonio e idrogeno, che sulla Terra sono i “mattoni” della vita) in 10 di queste meteoriti; l’origine del carbonio, tuttavia, pare essere magmatica, e non biologica: in pratica, sarebbe nato dall’attività vulcanica marziana.

Era stata anche presa in considerazione l’ipotesi che la presenza degli idrocarburi fosse dovuta a contaminazioni avvenute sulla Terra, ma alla fine delle analisi i ricercatori hanno ritenuto più probabile l’origine indigena.

«Capire la formazione di queste macromolecole non biologiche di carbonio» spiega Steele «è fondamentale per le future missioni su Marte e per indirizzare la ricerca di forme elementari di vita sul pianeta nostro vicino».

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Palermo, scoperto albero d’ulivo millenario alla Favorita

QUADRO NEWS.pngE’ stato scoperto casualmente, nel corso di un giro di perlustrazione del direttore della riserva Favorita – Monte Pellegrino, Salvatore Palascino. La pianta, alta dieci metri e con una circonferenza del fusto di undici metri, sarebbe un “olea europea” e produrrebbe olive nere. Secondo l’ordinario di botanica, Rosario Schicchi, l’ albero potrebbe avere anche mille anni, ma secondo un altro esperto potrebbe anche averne…

duemila. L’unico sistema per verificare l’età, sarebbe quello di praticare una sorta di carotaggio del legno del fusto, operazione difficile per l’ulivo, poichè all’interno è cavo. Si tratta comunque di una pianta a crescita lenta e le dimensioni (anche la chioma va oltre i quindici metri) non lasciano dubbi sull’anzianità. Il “Patriarca”, così è stato battezzato, si trova in una zona gestita attualmente da abusivi, ma adesso iniziaeranno gli interventi per preservare il più vecchio testimone e depositario della storia della “Conca d’Oro”.

Fonte: palermoreport.it

Palermo, barista informa cliente su vincita di 5 milioni di euro

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, gratta e vinci, soldiCredeva di essersi aggiudicato 5 mila euro con un Gratta e vinci, ma in realtà ne ha vinti ben 5 milioni. È stato un pomeriggio speciale per un cliente di un bar di via Oreto Nuova, ritrovatosi improvvisamente baciato dalla fortuna più intensamente di quel che pensasse. Ieri alle 15,30, dopo avere comprato un ticket “Maximiliardario” da 20 euro e avere grattato con una moneta la patina dorata, è tornato sorridente al bancone e, mostrando il biglietto al barista, gli ha detto: “Ho vinto cinquemila euro, dove devo andare per ritirarli?”….

“In realtà  –  spiega il barista, Gioacchino Ciresi  –  rivedendo il biglietto, ho capito subito che gli euro vinti erano molti di più. Così ho detto al mio cliente: si sieda, lei ne ha vinti cinque milioni. Non voleva crederci”. Ciresi racconta anche di aver dovuto scortare il superfortunato fuori dal locale: “Abbiamo accompagnato il signore alla sua auto, perché in pochi minuti si era formato un capannello di gente intorno al locale. Quando è andato via, sembrava stordito”. 

Fonte: repubblica.palermo.it

Palermo, scoperta evasione su videogiochi da 5,5 mln

QUADRO NEWS.pngI finanzieri di Palermo hanno scoperto un’evasione fiscale da 5,5 mln di una societa’ che distribuisce videogiochi. L’importo delle giocate non dichiarate in 3 anni e’ di oltre 9 mln. I ricavi non dichiarati al Fisco risultano superiori ai 10 mln, con oltre 4,5 mln di costi illecitamente dedotti. Nel 2011 erano stati sequestrati beni all’amministratore della societa’: quote sociali, appartamenti e saldi di conti correnti bancari, per un mln. L’uomo e’ indagato con il rappresentante legale della societa’. (ANSA)

Diffamo’ ristorante Charleston, Clerici propone risarcimento

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Si concludera’ probabilmente con tante scuse e un risarcimento del danno la ”lite” scoppiata tra la conduttrice Tv Antonella Clerici e gli ex gestori del Charleston, ristorante di Mondello, la borgata marinara di Palermo. Oggi il legale della Clerici, per la quale era stato chiesto il rinvio a giudizio per diffamazione, e l’avvocato delle parti lese Francesco Crescimanno, hanno chiesto al Gup un rinvio per cercare una ”soluzione bonaria della controversia”. Clerici durante una puntata de ”La prova del cuoco”, aveva detto: ”Peccato, un posto cosi’ bello, si mangia cosi’ da schifo”. (ANSA)

Guido Grugnola in giro per la Sicilia in kajak per riscoprire la costa

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, Guido GrugnolaScoprire il patrimonio naturalistico del litorale siciliano e salvaguardarlo da ogni forma di degrado: è questo l’obiettivo del nuovo viaggio in mare di Guido Grugnola, partito sabato scorso da Catania a bordo del suo kayak per circumnavigare la Sicilia, in solitario e in completa autosufficienza energetica, un impegno di circa 45 giorni per una percorrenza di oltre 600 miglia…

Nel 2011 Grugnola ha compiuto la prima circumnavigazione della penisola italiana in kayak da Trieste a Ventimiglia in solitario e senza assistenza. Ora il kayaker milanese affronta una nuova impresa. Con sè ha circa 80 kg di materiali, viveri e attrezzatura, stivati in un gavone stagno a prua e in due gavoni stagni a poppa.

Ogni giorno Grugnola effettua video e scatta foto lungo il percorso. Le immagini fotografiche e le riprese video pubblicati con regolarità sul sito www.rounditalycruise.it dove è anche possibile seguire la navigazione con l’ausilio di un tracker (sistema di cartografia elettronica), sveleranno da una prospettiva ravvicinata e inedita i tratti costieri più sconosciuti della Sicilia per condividerne la natura ma anche l’urbanizzazione, affinché possano venire salvati o riqualificati per le generazioni future.

Fonte: repubblica.palermo.it

Terremoto Palermo: sta bene Igor D’India, il ragazzo che da due settimane vive in una grotta di Monte Pellegrino

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Sta bene, solo un po’ di paura, ma sta bene. Già, perché durante il terremoto che lo scorso venerdì ha scosso Palermo, lo speleonauta ventottenne Igor D’India, dormiva all’interno di una grotta di Monte Pellegrino di 6 metri quadri a 25 metri di profondità. Subito dopo è stato contattato da uno staff del…

Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico che si è accertato delle sue condizioni. Igor è lì dal 25 marzo scorso, la sua “sfida” è rimanerci fino al prossimo 25 aprile, un mese, in condizioni di vita difficilissime, una forte umidità e ovviamente al buio. Una prova, quella di Igor, documentata, sul sito www.igordindia.it/myblog  (e dove troverete tutte le altre sue “sfide”) dove il giovane racconta, come in una sorta di diario, la sua vita servendosi di video, ma non solo, anche scrivendo “pagine di diario”, spedite in superficie tramite un sistema di carrucole e pubblicati su Internet . Noi lo seguiamo in questo viaggio con e per se stesso, fatelo anche voi.

Fonte: palermoreport.it

Trova un gratta e vinci da 10mila euro in un cestino

QUADRO NEWS.pngUn signore di Garda, Comune in provincia di Verona, ha trovato un Gratta e Vinci da 10mila euro nel cestino. E’ successo mercoledì a Gianni C., un pavimentista entrato alle 8 di mattina nel bar tabacchi Al Pontesel. L’uomo ha ordinato un caffè e, proprio mentre lo sorseggiava, ha scorto il biglietto vincente nel cestino di fianco al bancone. Come ha raccontato al quotidiano L’Arena il titolare del bar tabacchi, Bruno…

Alberghini, il cliente “ha notato che, tra i rifiuti, c’era un biglietto del Gratta e Vinci del Maximiliardario già usato e scartato. Si è piegato per guardarlo meglio e ha notato che riportava due numeri uguali, uno con l’importo di diecimila euro, per cui il biglietto vinceva tale somma”.

Racconta sempre Alberghini: “A quel punto il cliente è venuto da me, mi ha consegnato il biglietto vincente, noi lo abbiamo vidimato e gli abbiamo dato lo scontrino per andare in banca a ritirare i soldi”. Il fortunato pavimentista ammette: “È stata davvero una fatalità. In ogni caso questi soldi mi fanno comodo come lo farebbero a tutti, a chi ne ha e a chi non ne ha”. Valeria Alberghini, titolare del bar insieme al padre, osserva: “Il numero progressivo è 1735204008, venduto sicuramente martedì sera, visto che ieri alle 8 avevamo aperto da mezz’ora e il cestino doveva ancora essere svuotato”.

E aggiunge la ragazza: “L’anno scorso abbiamo avuto tre vincite da diecimila euro col Gratta e Vinci e una da ventimila euro nel 2010 ed erano stati pure assegnati settantamila euro col Totocalcio. Non era però mai capitato che qualcuno trovasse tanti soldi gettando lo sguardo nel cestino dei rifiuti. Mi rendo conto che non si parla di milioni, ma non capita comunque tutti i giorni”. Come conclude il proprietario del bar, “proprio per caso la fortuna ha baciato una persona che non gioca per abitudine”.

Ficarra e Picone ritornano a Striscia la Notizia: “A Mondello iniziata nostra storia”

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«Quando arriviamo a “Striscia” gli autori sono allegri. Siamo come le rondini, se ci vedono capiscono che a Milano l’inverno è finito. Per loro le stagioni dell’anno sono estate, autunno, inverno, Ficarra e Picone». A Mondello (Palermo), invece, l’inverno sembra finito da mesi. C’è gente che fa il bagno e la spiaggia è affollata di ragazzi che «se la buttano», come si dice da queste parti quando si salta la…

scuola. «Quanti ricordi» sospira Ficarra. «La mattina venivo qui così spesso che avevo il posto fisso». Nell’aria c’è il profumo degli arancini e di frittura d’ogni tipo. «Noi siciliani siamo geneticamente predisposti, siamo nati per soffriggere, come diceva un amico nostro». È l’inizio di un’altra intervista impossibile a Ficarra e Picone, per la settima stagione conduttori di «Striscia». E dire che la spiaggia di Mondello ha un alto valore simbolico: su questa sabbia vent’anni fa è iniziata la loro storia. «Ai tempi eravamo in quattro. Era la vigilia della nostra prima serata in un pub e dovevamo fare le prove in una casa qui a Mondello» racconta Picone. «Il nostro amico però si era dimenticato le chiavi e ci siamo messi a provare sulla spiaggia».

Che genere di repertorio avevate?
Picone: «Cose da Zuzzurro e Gaspare».

Nel senso che vi ispiravate a loro?
Ficarra: «No, nel senso che erano proprio i loro sketch. Tali e quali».

Loro l’hanno mai saputo?
P.: «Ci costituimmo al primo incontro».
F.: «A un certo punto avevamo preso loro tutto quello che c’era da prendere e dovevamo capire se c’era dell’altro».
P.: «Così abbiamo cercato il numero del loro ufficio e abbiamo telefonato. “Pronto, siamo dei comici siciliani…”».

Com’è finita?
P.: «Sono stati fantastici. In seguito Zuzzurro ha pure scritto apposta per noi».

Anche voi avete ceduto parte dei vostri pezzi a due cabarettisti belgi.
F.: «Siamo pure andati a Liegi a vederli».

Le battute funzionavano anche lì?
P.: «Sì. Faceva un certo effetto».

Si diventa ricchi a vendere battute?
F.: «Ma no, non è il nostro lavoro. Le abbiamo praticamente regalate, sono due comici giovanissimi».

I belgi non sono noti per essere allegroni: vuol dire che siete dei luminari della risata. In fondo fin dagli esordi non avete lasciato nulla al caso.
F.: «Veramente abbiamo sempre puntato tutto sul caso. Se abbiamo dato a qualcuno l’impressione di aver studiato, ce ne scusiamo».

Secondo un sondaggio Demos-Coop «Striscia» è il programma più credibile della nostra tv. Battete pure i tg.
F.: «Hanno iniziato loro, i tg. La satira è rimasta al suo posto, è la quantità di idiozie sparate dai tg a essere aumentata».

Intanto però per essere informata la gente sta a sentire due come voi.
P.: «Ed è qui che bisogna farsi delle domande. Perché a dare le notizie devono essere dei pupazzi?».
F.: «Perché quello siamo: dei pupazzi».
P.: «Solo che il Gabibbo ha l’imbottitura fuori, noi ce l’abbiamo dentro. Siamo dei Gabibbi rivoltati».

È strano vedere due battitori liberi come voi al servizio di «Striscia».
P.: «Ma Striscia è Striscia. Lo guardavamo sempre, prima di condurlo».

Ne guardate molta, di tv?
P.: «No. Ma non siamo di quelli che dicono che la tv di una volta era più bella».
F.: «Andate a rivedere “Canzonissima” o un vecchio sceneggiato. Nei dialoghi tra una battuta e l’altra passavano i treni».

Se vi chiedo cosa vi piace di certo mi dite anche voi «Report», vero?
F.: «No, perché? Anche Zelig, le Iene, Fiorello, Geppi Cucciari».
P.: «Un giorno gli archeologi ritroveranno i loro show e diranno: “Però!”».

Qualcosa che proprio non vi piace?
P.: «I talk show con sempre gli stessi ospiti che parlano di tutto. Puoi abbassare il volume e immaginare che stiano discutendo di qualunque tema: governo tecnico, ritorno del costume intero, un omicidio o la frittura degli arancini».
F.: «O dell’omicidio degli arancini».

A voi non piacerebbe avere un grande varietà tutto vostro?
P.: «Certo. Ma è un punto d’arrivo».

Al futuro ci pensate?
P.: «Certo che sì. Infatti abbiamo aperto una friggitoria a Palermo».

Mai avuto la voglia di separarvi?
F.: «Eccome. Lo faremo quando ognuno di noi avrà dei monologhi pronti».
P.: «Invece invecchieremo insieme. Se in tv non ci vorranno più, faremo solo teatro. Porteremo in scena “I ragazzi irresistibili” di Neil Simon, così finalmente potremo rinfacciarci tutto in scena».

La notizia che vorreste dare dal bancone di «Striscia»?
F.: «È uscito il nuovo film di Troisi».

Intervista finita. Picone chiede se sono mai stato a Montepellegrino, sopra Mondello. Si offre di fare da guida al santuario di Santa Rosalia, e poi per le vie di Palermo. Si parla di cinema, di quanto lavoro c’è dietro ogni scena dei loro film e di quanto sia inutile parlarne. Di quella volta che a Sanremo portarono il pezzo su Don Puglisi. Del fatto che lui, Picone, con Don Puglisi aveva fatto volontariato per anni. E che loro appartengono alla «generazione delle stragi», quella che ha visto morire Falcone e Borsellino e ha capito che la mafia era una condanna per la Sicilia. E poi di libertà, di impegno, di solidarietà, di riscatto e di tante cose che nessuno sta a sentire, se di mestiere fai il comico. Al tramonto siamo davanti al Teatro Massimo. Sul frontone c’è un’iscrizione che dice: «L’arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l’avvenire». «È la frase che ci ispira da sempre». Ce ne fossero, in Italia, di pupazzi come Ficarra e Picone.

Le nostre giornate a «Striscia»:

3.00    sveglia
3.15    colazione
3.30    doccia
3.32    ascensore
3.45    controllo lampadine scenografia
5.20    smontaggio e pulizia delle viti della scenografia
7.25    lavaggio e stiraggio costumi veline
7.26    pausa caffè
8.40    ritorno dalla pausa caffè
8.41    pulizia scrivania Ricci
13.00  pausa pranzo
13.30  pausa caffè
13.35  pausa ammazzacaffè
13.50  lettura lettere anonime
14.20  scrittura lettere anonime
15.30  lettura giornali
16.00  pennichella pomeridiana
17.30  torneo di pesca sportiva al laghetto dei cigni
18.30  gioco aperitivo con la troupe
19.00  balli sudamericani con il maestro Marinella
20.30  cena ristorante

Mondello, ore 11. Ficarra e Picone si presentano puntuali sul set del servizio fotografico. L’idea, visto che stanno per tornare a «Striscia», che per i sondaggi è il tg più credibile d’Italia, è quella di metterli a vendere notizie. Rosy, l’edicolante, si fa da parte pensierosa, ma loro con i resti se la cavano bene. Il vero spettacolo, però, sono le facce dei clienti.

Poi i due escono allo scoperto e si mettono a fare gli «strilloni» in strada. In pochi istanti è il parapiglia: il traffico si paralizza. I due continuano a vendere agli increduli automobilisti. Per un giorno la crisi dell’editoria è risolta…

Fonte e foto: sorrisi.com – Foto: Piergiorgio Pirrone

Da Palermo a Bagheria per tornare dal suo padrone: la storia di Pensio

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mareDa Palermo a Bagheria, da solo con le sue zampe, per ritornare dal suo padrone.

Questa l’estrema sintesi della straordinaria storia di Pensio, smarrito qualche giorno fa nel quartiere Zisa del capoluogo siciliano, spaventato dai botti di Capodanno.

Il suo padrone si era subito attivato per ritrovarlo, con tanto di annuncio su Facebook,  in cui si legge: “Cammina un po’ zoppo a causa della sua vecchiaia. Non può vivere solo in mezzo alla strada, ha bisogno di cure continue. Per chi lo vede contattare qui. Sarete ricompensati“.

Ma Pensio, nonostante gli acciacchi dell’età, ha percorso più di 30 chilometri per raggiungere la sua casa ed essere coccolato dal suo padrone. L’annuncio del ricongiungimento è naturalmente finito sul Social Network con tanto di foto (cliccate qui). Una storia che ancora una volta sottolinea l’amore profondo che un cane ha verso chi si prende di cura di lui.

Fonte: socialsicilia.it