Archivi Mensili: luglio 2011

Nei supermercati arrivano i carrelli elettronici

QUADRO NEWS.pngChi ha detto che i cinesi sanno solo copiare, e mai innovare? A Shangai una catena di supermercati, la Lotus Supermarkets, ha lanciato un servizio per rendere la spesa definitivamente 2.0 grazie all’integrazione di un tablet sul carrello Grazie a questo dispositivo l’esperienza dello shopping sarà più interattiva in virtù dei vari sconti, coupon e offerte varie mostrate sullo schermo del tablet. Oltretutto il sistema mostra informazioni…

in tempo reale sui prodotti grazie al collegamento Internet realizzato in partnership con la compagnia telefonica SKTelecom, e le informazioni così ottenute non sono limitate a quelle contenute nei chip RFID delle confezioni, più difficili da aggiornare. Il sistema prevede anche la creazione di promozioni personalizzate sulla base dello storico degli acquisti del cliente.

Il progetto si chiama Smart Cart (carrello intelligente) e prevede anche la possibilità di sincronizzare i dati personali, come la lista della spesa, dal proprio smartphone mediante un’applicazione specifica. Un ottimo sistema per fidelizzare i propri clienti, e non passerà molto tempo prima di vedere quest’innovazione anche dalle nostre parti. (Tiscali)

Svelato segreto della super colla che lega cozze a scogli

QUADRO NEWS.pngLa super ‘colla’ naturale che tiene le cozze saldamente attaccate agli scogli deve la sua resistenza a una proteina che la protegge dall’ossidazione. La scoperta, che potrebbe offrire nuovi spunti per la produzione di biomateriali adesivi, e’ stata pubblicata su Nature Chemical Biology dai ricercatori dell’universita’ della California guidati da Herbert Waite e Jacob Israelachvili…

L”ancora’ che permette alle cozze di rimanere attaccate alle rocce, il cosiddetto bisso, e’ costituita da un fascio di filamenti, ciascuno dei quali termina in una placca che aderisce al substrato. Ogni placca viene prodotta dal mollusco nel giro di pochi minuti, attraverso la secrezione di alcune proteine che sono stoccate nel suo piede.

Tra le prime ad essere ‘lanciate’ come ormeggi c’e’ mfp-3, una proteina ricca di una molecola chiamata Dopa (diidrossifenilalanina) che funziona da collante.

La sua resistenza e’ continuamente messa alla prova dall’ambiente marino che, a causa del pH e della ricchezza in ossigeno, tende a favorirne l’ossidazione. Per ovviare a questo problema, le cozze producono una seconda proteina, chiamata mpf-6, che protegge mpf-3 dall’ossidazione migliorandone l’adevisita’. (ANSA)

Ricette: risotto ai frutti di mare

QUADRO NEWS.pngIl risotto ai frutti di mare è un primo piatto classico della cucina italiana, ottimo sia nei mesi freddi che in quelli caldi. Ovviamente il risotto ai frutti di mare ha un risultato strepitoso se preparato con del buon pesce fresco, anche se la sua preparazione ovviamente sarà economicamente più dispendiosa. Anche se in apparenza può sembrare una…

ricetta assai complessa, in realtà il risotto ai frutti di mare non richiede particolare perizia e abilità tra i fornelli, l’importante è scegliere accuratamente il pesce con cui preparare questa pietanza e dotarsi di un po’ di pazienza.
Il risotto ai frutti di mare che vi proponiamo in questa ricetta è preparato utilizzando cozze, vongole, gamberi e calamari ma questa tipologia di pesce può variare a seconda dei propri gusti o in base alla disponibilità del pesce.

Ingredienti

  • Aglio
    2 spicchi
  • Brodo
    di pesce un paio di mestoli
  • Calamari
    già puliti 400 gr
  • Cipolle
    cipollotto 1
  • Cozze
    1 kg
  • Gamberi e Gamberetti
    350 gr di code sgusciate
  • Olio
    extravergine d’oliva q.b.
  • Pepe
    q.b.
  • Peperoncino
    1 facoltativo
  • Prezzemolo
    un ciuffo
  • Riso
    carnaroli 320 gr
  • Sale
    q.b.
  • Vino
    bianco 1 bicchiere
  • Vongole

La prima cosa da fare per la preparazione del risotto ai frutti di mare è pulire il pesce. Per le vongole: sceglietele una per una scartando quelle rotte e mettetele a mollo (meglio se per una notte intera) in una bacinella piena d’acqua fredda. Per le cozze: pulitele le cozze, strofinandole con una retina di acciaio sotto l’acqua corrente.
Eviscerate, spellate e lavate i calamari sotto l’acqua corrente, poi tagliateli ad anelli, quindi occupatevi delle code di gambero che devono essere private della corazza.

Passate quindi alla cottura delle vongole e delle cozze. Prendete due casseruole capienti, in una versate le vongole e nell’altra le cozze. Copritele con un coperchio e fate cuocere a fuoco vivo fino a quando tutte le conchiglie non si saranno aperte (serviranno pochi minuti). Quando le vongole e le cozze si saranno dischiuse, spegnete il fuoco, filtrate l’acqua con un colino e tenetela da parte.

A questo punto sgusciate cozze e vongole, tenendo da parte qualche vongola e qualche cozza intera che vi servirà per la guarnizione finale del risotto ai frutti di mare. Poi passate alla cottura dei calamari. Preparate un battuto con il sedano e la carota e fatelo soffriggere insieme all’aglio (intero da eliminare successivamente o tritato) e al peperoncino, poi aggiungete i calamari; sfumate quindi con mezzo bicchiere di vino bianco e lasciate cuocere fino a quando saranno diventati teneri. Nel frattempo preparate il riso. In una casseruola capiente fate appassire la cipolla nell’olio a fuoco molto basso; quando la cipolla sarà diventata trasparente unite il riso carnaroli, fatelo tostare e aggiungete l’altra metà di vino bianco. Una volta che il vino sarà sfumato proseguite la cottura aggiungendo poco alla volta il liquido filtrato dei molluschi.

Aggiungete i gamberi ai calamari ormai teneri, unite il prezzemolo tritato e fate cuocere per 5 minuti; se necessario potete aggiungere un paio di mestoli di brodo di pesce.

Trascorso il tempo sopra indicato, unite il composto di calamari e gamberi al riso e amalgamate bene, aggiungete poi anche le cozze e le vongole sgusciate. Terminate con tutti gli ingredienti la cottura del riso e spegnete il fuoco (18). Lasciate riposare il riso per un paio di minuti e se vi piace spolverizzate il risotto ai frutti di mare con una manciata di prezzemolo tritato. Servite il risotto ai frutti di mare guarnendo il piatto con le cozze e le vongole intere che avrete tenuto da parte. Buon appetito! (giallozafferano.it)

Gesip, 15 milioni subito e nuovo contratto a settembre

QUADRO NEWS.pngCon il via libera dato dalla giunta ieri, è scattata l’operazione di salvezza per la Gesip, dopo la tanto attesa ordinanza da 46 milioni di euro firmata dal premier, Silvio Berlusconi. Assenti il vicesindaco Marianna Caronia e gli assessori Anello, Enea, Russo.
Il sindaco, Diego Cammarata ha ringrazia tutti i protagonisti della telenovela a…

partire dal presidente del Senato Schifani, e il ministro all’Agricoltura Romano. Il primo obiettivo, adesso, sarà fare uscire la società dallo stato di liquidazione, ripianando il buco di circa 15 milioni. Questione complessa, perché da un canto i 46 milioni sono dati per l’emergenza (e non per la ricapitalizzazione) ma dall’altro versare soldi su una società in crisi non è cosa ortodossa. Ecco allora la soluzione: il Comune anticiperà la somma a Gesip, che la restituirà non appena avrà chiuso il contenzioso con l’Agenzia delle entrate, «per cui ci sono state già due sentenze a favore della società, si aspetta solo la Cassazione — dice il sindaco — e in ogni caso c’è sempre la possibilità di una transazione».
in attesa del nuovo contratto, fino al 30 settembre la proroga per Gesip sarà alle condizioni attuali, successivamente il contratto sarà arricchito di nuove mansioni, con l’assegnazione di nuovi servizi quali la pulizia delle spiagge e la sorveglianza dei sottopassi. Rimangono scettici sulla vicenda gli esponenti del Pd. Se per il capogruppo all’Ars Antonello Cracolici «Palermo è stata devastata dal modello Cammarata», Faraone incalza: «Il sindaco — dice — ha dato solo cattive notizie, i soldi serviranno appena a pagare gli stipendi dei lavoratori fino a dicembre». E si guadagna la replica del consigliere Pdl Giuseppe Milazzo: «Faraone ha proprio la tristezza nel cuore». (Giornale di Sicilia)

Estate con spiagge vuote, ma la Sicilia limita le perdite

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, economiaLuglio si chiude con un bilancio negativo per i gestori degli stabilimenti balneari: due milioni di presenze in meno sulle spiagge della penisola. Rispetto all’anno passato si sono registrati cali in quasi tutte le regioni. In Liguria si è registrato meno 25% di presenze sulle spiagge e nei consumi rispetto allo stesso periodo del 2010. Soltanto la…

Sicilia e la Sardegna riescono a contenere le perdite. A fotografare l’andamento della stagione è il Sib (Sindacato italiano balneari), che sul suo sito web pubblica i risultati di una indagine non ancora definitiva. “La causa principale – spiega Riccardo Borgo, Presidente del Sib che associa circa 10.000 imprese e aderisce alla Fipe-Confcommercio – è da individuare nelle avverse condizioni atmosferiche: le piogge e le temperature quasi autunnali hanno sconsigliato i turisti a venire in spiaggia. Diverse mareggiate, poi, hanno amplificato il fenomeno erosivo su lunghi tratti di litorale con il risultato che molti stabilimenti balneari, oltre ad aver subito danni alle attrezzature, sono stati costretti a diminuire il numero degli ombrelloni a disposizione dei clienti ma, soprattutto, a modificare i servizi offerti in funzione del ridotto spazio utilizzabile”.

Continua insomma il fenomeno per cui nei week-end spesso si registra il tutto esaurito, ma nei giorni feriali le presenze sono, purtroppo, ridotte al minimo. “Sfortunatamente contro i ‘capricci’ di madre natura possiamo fare poco – continua Borgo – anche se la politica degli imprenditori da anni è rivolta a riqualificare e migliorare le proprie strutture con una grande attenzione alla qualità e alla difesa dell’ambiente, senza la sabbia non possiamo fare miracoli”. Borgo ritiene “assolutamente necessario” avviare un monitoraggio dettagliato su tutti i circa 8.000 chilometri di costa della Penisola individuando quei tratti di litorale su cui intervenire al più presto con opere di ripascimento e/o di consolidamento. “Confidiamo che ad agosto sia possibile invertire questa tendenza, anche in considerazione del fatto che questo continua a essere il mese preferito dagli italiani per le vacanze – conclude Borgo – non ci illudiamo, però, di poter ‘raddrizzare’ una stagione turistica 2011 cominciata davvero male”.  (Giornale di Sicilia)

Telefonare dall’estero spendendo poco? E’ possibile..

QUADRO NEWS.pngIn tempo di vacanze e viaggi all’estero, è bene pensare alle possibilità offerte dalla telefonia mobile per non rischiare di spendere una fortuna per rimanere in contatto con amici e parenti. Tra le novità dell’estate 2011 segnaliamo Simphony, la nuova sim card gratuita dedicata a chi viaggia all’estero che…

 consente di risparmiare fino al 90% in chiamate telefoniche da oltre 200 paesi nel mondo. CTS, primo operatore a distribuirla sul territorio grazie a Italiacom (una società giovane e dinamica fondata con la chiara idea di creare prodotti e servizi basati sulla tecnologia VOIP) garantisce così la possibilità a chiunque si trovi all’estero di tenersi in contatto a costi davvero ridotti e con la possibilità di ricevere a costo ‘Zero’ chiamate da oltre 100 Paesi e sms da tutto il mondo. Ecco qualche esempio di tariffazione: € 0,10 al minuto (da tutta Europa), € 0,20 al minuto (dagli USA), € 0,30 al minuto (da Egitto e Kenya), € 0,50 al minuto (dall’Australia) € 0,60 al minuto (dal resto del mondo). Ricevere la sim card da viaggio è davvero semplice (per le sedi CTS dove si può attivare e ritirare consultare www.ctsassociazione.it/simphony). Basta caricare la sim di un importo che va dai 25 euro ai 150 e più si ricarica e più l’importo a disposizione aumenta. Ad esempio su una ricarica di 150 euro si avrà un traffico telefonico da utilizzare di 180 euro. (turismo.it)

Restauro chiesa della Martorana: ecco le prime foto

QUADRO NEWS.pngGiro di boa per i lavori di restauro e di consolidamento della chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, meglio nota come chiesa della Martorana, simbolo di Palermo. Oggi sono stati presentati i risultati della prima parte dei lavori, riguardanti i volumi del coro e del sottocoro, ed è stato illustrato il…

progetto di restauro della parte normanna, con i suoi mosaici risalenti alla metà del dodicesimo secolo. Il restauro, iniziato nell’agosto del 2010 e finanziato con circa 2 milioni di euro di fondi ministeriali, ha sin qui riguardato il cosiddetto ampliamento cinquecentesco della chiesa, il campanile e le due facciate (quella normanna e quella barocca). I restauratori della Lares, l’azienda veneta vincitrice dell’appalto, hanno consolidato la volta cinquecentesca, pericolosamente danneggiata anche dal punto di vista strutturale e hanno ridato lustro agli affreschi di Guglielmo Borremans e dell’artista siciliano Gaetano Lazzara.

L’ULTIMO RESTAURO ESEGUITO NEL 1870 – «La volta dell’ampliamento cinquecentesco della chiesa», spiega l’architetto Giovanni di Fisco, che ha progettato e diretto i lavori era fortemente compromessa, per questo abbiamo costruito una struttura lignea esterna che, grazie a un sistema di tiranti d’acciaio, garantisce alla struttura stabilità ma anche elasticità in caso di scosse di terremoto. Abbiamo anche tolto anche il tavolato ligneo che, addossato alla grata del coro, impediva di ammirare gli affreschi dalla navata della chiesa». La seconda parte del restauro, già iniziata, riguarderà invece la parte più antica della chiesa della Martorana, quella di epoca normanna. In via preliminare sono state effettuate alcune prove di pulitura e d’indagine per verificare lo stato di adesione al sottofondo, e già a partire dal mese di agosto, circa 30 restauratori lavoreranno alla riadesione delle tessere musive, alla pulitura di tutta la superficie e all’integrazione delle lacune. Un lavoro complesso dunque, che riguarda tutti gli aspetti di uno dei monumenti simbolo della città e che arriva a circa 140 anni di distanza dall’ultimo restauro, eseguito nel 1870 dall’allora «direttore artistico dei monumenti» Giuseppe Patricolo.

MOSAICI DI EPOCA NORMANNA – «Un intervento fondamentale per Palermo e per i palermitani», commenta l’architetto Giovanni Crivello, responsabile del procedimento, «ma anche per le migliaia di turisti che ogni giorno vengono a visitare questa splendida chiesa». La consegna dei lavori dovrebbe avvenire nell’agosto del 2012, ma in restauri di questa entità è sempre difficile prevedere con esattezza le tempistiche di lavorazione. Già nelle prossime settimane però, ci sarà la possibilità per visitatori e turisti, di attraversare i ponteggi che occupano tutto il volume della chiesa per vedere da vicino i mosaici di epoca normanna e osservare da vicino il lavoro dei restauratori. «Sicuramente», chiosa con una battuta l’architetto Gaetano Corselli d’Ondes, collaboratore alla direzione dei lavori, «possiamo promettere che la messa di Natale del 2012 sarà celebrata nella “nuova” chiesa della Martorana». (Italpress)

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Pochi loculi, e a Palermo anche i morti diventano a tempo determinato

QUADRO NEWS.pngSono oltre un centinaio le bare in deposito al Cimitero dei Rotoli, a Palermo, e così l’amministrazione comunale decide di correre ai ripari di un’emergenza che alimenta tensioni e polemiche nei familiari di numerose persone decedute, costrette anche da morte a stare in lista d’attesa…

Un vero calvario per i tanti cittadini impossibilitati a garantire degna sepoltura ai propri morti. Per questo è stato deciso di requisire loculi ai privati per far fronte all’emergenza sepolture. La misura scatterà il prossimo 3 agosto. «In mancanza di posti – spiega il dirigente del servizi cimiteriali del Comune, Gabriele Marchese – si è reso necessario l’utilizzo delle sepolture private». Un provvedimento in extremis che è lo specchio di un disagio complessivo che da anni affligge la struttura cimiteriale di Vergine Maria: insufficienza di loculi ma anche una parte del cimitero inagibile e irraggiungibile per la frana di un costone roccioso. Senza contare disagi avvertiti sul fronte della pulizia.

Se già nei mesi scorsi si era fatto ricorso al provvedimento di requisizione ma soltanto sulle sepolture gentilizie abbandonate o che necessitavano d’interventi di manutenzione, adesso per evitare che la situazione diventi esplosiva si è puntato anche sulle tombe in regola. Dai dirigenti del settore sono state inviate delle lettere alle famiglie interessate, a cui è stata notificata la data esatta, giorno e ora, in cui scatterà l’ingresso delle salme nelle loro sepolture. «Nelle lettere – spiega Marchese – si precisa che utilizzeremo le sepolture per cinque o sei mesi al massimo. Si tratta di un procedimento a tempo limitato». Insomma regole ben precise per l’ingresso delle salme: nelle tombe gentilizie saranno utilizzati soltanto il 50% dei posti liberi, sempre dietro preavviso ai proprietari. Se alle famiglie dovessero servire più posti di quelli lasciati liberi Marchese si premura di precisare «ci preoccuperemo di liberare immediatamente i posti per i titolari». Ad oggi per rendere operativa l’ordinanza sono state individuate 130 sepolture. (Italpress)

Berlusconi: “Gheddafi ha dato disposizioni di farmi fuori”

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Sono in pericolo di vita e purtroppo non solo io ma anche i miei figli. L’ho saputo da mie fonti certe che Gheddafi ha dato disposizioni di farmi fuori”.

Il Corriere della Sera riporta i timori di Silvio Berlusconi che afferma di sentirsi “nel mirino” del colonnello libico, “perché così Gheddafi ha deciso. Lui me l’ha giurata”, aggiunge. Tra i motivi che…

alimenterebbero il rancore del colonnello ci sarebbe la partecipazione dell’Italia alla guerra in Libia.

“A Tripoli c’erano manifesti giganti che mi ritraevano con Gheddafi – prosegue il premier – mentre ci stringevamo la mano. E lui ha preso il nostro intervento militare come un tradimento”. Berlusconi ricorda la sua contrarietà iniziale a partecipare al conflitto. “A suo tempo avevo messo in guardia i nostri partner internazionali – sottolinea – e anche in patria avevo spiegato che l’operazione non sarebbe stata facile e che ci avrebbe potuto danneggiare”. “Poi, davanti alle pressioni degli Stati Uniti, alla presa di posizione di Napolitano e al voto del nostro Parlamento – aggiunge – che potevo fare? Non sono io a decidere. Ma vai a spiegarlo a chi è abituato a comandare come Gheddafi. Le regole della democrazia non le capisce”. (ANSA)