Archivi Mensili: ottobre 2011

Il Palermo al Barbera è super, i rosanero vincono 2-0 contro il Lecce

2774393565.66.pngIl Palermo torna a casa e risorge. Quarta vittoria su quattro per il Palermo in casa in questo campionato. Per i rosanero in questo momento l’aria del Barbera e le coccole dei suoi tifosi sono fondamentali per proseguire la sua marcia. Lo sono stati anche stasera per battere il Lecce. Due gol, uno..

per tempo firmati Pinilla-Hernandez, sono bastati per stendere la squadra di Francesco. E stasera non è servito neanche il miglior Palermo per battere un Lecce forse ancora stordito dalla rimonta shock subita in casa quattro giorni fa dal Milan. I rosa, infatti, non hanno neanche dovuto mai premere sull’acceleratore.

I ritmi sono stati sempre controllati e il Lecce ha badato di più a non prenderle senza mai osare anche quando è stato sotto di un gol. Anche per questo motivo, non si può certo dire che siano fioccate le azioni da gol. Si gioisce, dunque, principalmente per la vittoria. L’avversario modesto è servito a non evidenziare alcune ombre che sono comunque emerse nel 4-3-1-2 riconfermato da Mangia dopo la partita di Roma. Il 4-4-2 è andato in soffitta per il momento, ma il centrocampo a tre con Migliaccio, Barreto e Acquah non ha convinto molto per costruzione di gioco. A dimostrazione di ciò, basta ricordare i troppi palloni passati tra i piedi di Migliaccio specialmente nel primi tempo. Si aspetta di costruire una statua al numero 8 rosanero, stasera capitano, ma fare partire l’azione a centrocampo non è il suo mestiere. Da rivedere anche la coppia Hernandez-Pinilla, nonostante siano stati loro due a firmare i tre punti, con l’uruguaiano spesso impreciso nei controlli e negli appoggi. Come nota lieta, invece, c’è da segnalare un Ilicic ispirato. Dai suoi piedi partono le trame più interessanti. Lo sloveno, inoltre, ha ritrovato il coraggio di tirare che aveva un po’ perso per strada negli ultimi tempi. Il pubblico ha riconosciuto la sua crescita e lo ha applaudito al momento dell’uscita dal campo.

Come c’era da aspettarsi a inizio gara è il Palermo a fare la partita, anche se in un paio di occasioni è il Lecce con due tiri da fuori, con Piatti e Corvia, a creare le occasioni migliori e a spaventare Tzorvas. Ma una bella combinazione tra Pinilla e Hernandez al 28’fa nascere l’azione che sblocca il match, con Abel che, entrato in area, ruba il tempo a Tomovic che lo stende. Rigore. Dal dischetto si presenta Pinilla che batte sicuro Benassi, portando i rosa i vantaggio. Da qui alla fine il Palermo al 42’ costruisce la più bella azione del primo tempo con Acquah che a botta sicura va però a impattare sulle maglie giallorosse. Questi, dunque, gli unici lampi di una prima frazione comunque non scintillante.

 

Il secondo tempo inizia subito con un cambio. Zahavi entra al posto di Pinilla. L’israeliano si va a sistemare come seconda punta al fianco di Hernandez. Il Palermo, però, balbetta dietro, soffrendo l’iniziativa degli ospiti e non riuscendo a pungere in contropiede. Mangia, allora, sceglie per la mossa Miccoli. Il capitano entra al 67’ al posto di un Ilicic, la cui prova è comunque da considerarsi positiva. Tre minuti più tardi, invece, è anche il turno di Bacinovic che entra al posto di Acquah. Ed è proprio il numero 21 sloveno a recuperare sulla trequarti avversaria il pallone giusto che fa partire il contropiede che porta al 2-0. A condurlo sono Hernandez e Zahavi. Il triangolo si chiude e Abel fredda Benassi. Parte ancora dai piedi di Bacinovic al 78’ l’azione che potrebbe portare al 3-0, ma Miccoli apre troppo la mira e spara fuori di poco davanti a Benassi. A provare a dare la scossa agli ospiti ci prova soprattutto Cuadrado, che però difetta di mira sotto porta.

Non succede più nulla e per il Palermo arrivano tre punti che lo fanno salire a quota 13 in classifica, portandolo in una posizione tranquilla, in una classifica che resta comunque cortissima. Il Palermo, infatti, a metà della fascia sinistra è a soli tre punti dalla vetta. I rosa, però, al momento guidano la speciale classifica delle partite casalinghe. E domenica sarà impegnato proprio nello scontro diretto per difendere questo primato. Si andrà in casa dell’Udinese, che in casa le ha vinte tutte, ma ne ha giocato tre rispetto alle quattro del Palermo. È ora, come dice il tecnico Mangia di dare un senso ai soldi spesi per le trasferte. (GDS)

Corteo studenti contro i tagli: lancio di uova contro le banche

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, studenti, scuola palermo, istruzione, manifestazioneLancio di uova contro le vetrine delle banche Unicredit e Intesa San Paolo “per ribadire ancora una volta quali sono i reali responsabili della crisi finanziaria che sta colpendo le fasce più deboli della societa”. E uno slogan: “Blocchiamo tutto. Cacciamo Berlusconi e tutta la casta”. Sono infuriati i ragazzi che prendono…

parte a Palermo al corteo studentesco composto da centinaia di rappresentanti provenienti da tutte le scuole partito stamattina da piazza Politeama e che attraverserà le vie del centro storico.

“Vogliamo ribadire – dice una delle portavoci del coordinamento studenti medi, Bianca Giammanco – il nostro diritto a non dover pagare per una situazione creata da governi e banchieri”. Gli studenti contestano “i tagli alla scuola pubblica, l’accanimento dei presidi sceriffi verso gli studenti protagonisti delle lotte, il caro libri”. E chiedono “una scuola libera, gratuita e slegata dalle logiche di mercato/profitto”. Al corteo degli studenti medi partecipa anche quello degli iscritti alle facoltà di Lettere, Fisica, Scienze ed Economia. “Ripartiamo dalle mobilitazioni dell’anno scorso – ha detto Michele delle facoltà di Fisica – Il nuovo statuto lo rifiutiamo in toto. Non ci sono punti su cui discutere. Non ci sta bene niente, dall’ingresso dei privati nell’università, ai tagli, ai test d’ingresso, ai corsi di laurea che non partono. La mobilitazione non è solo per questioni studentesche ma anche contro la crisi. I problemi cominciano all’università ma poi ce li portiamo anche fuori da qui”. (GDS)

Strage Borsellino, la Corte d’appello sospende la pena per otto condannati

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, strege borsellino, mafia, paolo borsellinoLa Corte d’appello di Catania respinge la richiesta di revisione del processo per la strage di via d’Amelio del 19 luglio 1992 e sospende però l’esecuzione della pena per otto imputati, sette dei quali condannati all’ergastolo.
L’istanza di revisione, presentata dal pg di Caltanissetta Roberto Scarpinato, è nata dalle nuove rivelazioni di Gaspare Spatuzza che ha chiamato in causa i fratelli Graviano di Brancaccio, riguardava…

Salvatore Profeta, Cosimo Vernengo, Giuseppe Urso, Giuseppe La Mattina, Natale Gambino, Gaetano Scotto, Gaetano Murana (condannati all’ergastolo) e Vincenzo Scarantino, il collaboratore di giustizia la cui sentenza a 20 anni è diventata definitiva nonostante la ritrattazione. E ancora Salvatore Candura, Salvatore Tomaselli e Giuseppe Orofino (condannati a pene fino a 9 anni) che hanno già espiato la condanna.

La versione di Scarantino determinante per le condanne all’ergastolo dei sette è stata ritenuta totalmente inattendibile dalle nuove indagini avviate dopo la collaborazione con la giustizia di Spatuzza e a Caltanissetta si procede anceh contro tre poliziotti del gruppo investigativo sulle stragi che avrebbero avallato la falsa ricostruzione di Scarantino. Secondo i giudici di Catania, però, occorre che ci sia una nuova sentenza con altri colpevoli, prima di potere revisionare

la sentenza sugli otto, Scarantino compreso. Intanto, però, al di là della questione tecnica, il verdetto di Catania segna un primo determinante traguardo sulla strada della verità sull’eccidio che costò la vita al giudice Paolo Borsellino e agli agenti della sua scorta. (REPUBBLICA PALERMO)

Mafia, clan fiscalmente in regola: per il pizzo rilasciano anche lo scontrino

QUADRO NEWS.pngI Carabinieri di Palermo hanno eseguito a Ficarazzi, Bagheria e Agrigento, un decreto di sequestro beni per un valore complessivo pari a 8 milioni di euro, emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, nei confronti del capo della famiglia malavitosa capeggiata da Giovanni Trapani, detenuto con l’accusa di associazione mafiosa.

Il provvedimento patrimoniale fa seguito all’operazione antimafia «Iron Man», che il 5 agosto 2010 portò all’esecuzione di otto provvedimenti cautelari decapitando il vertice delle cosche mafiose di Ficarazzi. Tra i beni sequestrati, due aziende operanti nel settore dell’edilizia, la cui attività veniva imposta agli imprenditori locali a prezzi maggiorati. Le stesse imprese emettevano anche fatture a favore degli imprenditori estorti per dissimulare il pagamento del pizzo.

Le ispezioni condotte dai militari dell’Arma sui cantieri attivi nella zona di Ficarazzi hanno evidenziato come la maggior parte dei lavori edili e di movimento terra fossero riconducibili alle ditte di proprietà del clan: un vero e proprio monopolio imposto a scapito degli imprenditori edili, con prezzi superiori anche del 40% rispetto a quelli ordinariamente praticati nel settore. Ma le ditte venivano utilizzate anche per «regolarizzare il pizzo» sul piano fiscale. I versamenti periodici – concentrati soprattutto a Natale e Pasqua – venivano infatti mimetizzati nella forma di normali pagamenti per forniture e opere in subappalto. In buona sostanza, la mafia riusciva con questo escamotage a emettere «regolare» scontrino anche per il pizzo. (CORRIERE DEL MEZZOGIORNO)

Palermo, sigilli ai locali in via Chiavettieri

QUADRO NEWS.pngEra tutto pronto, avrebbero festeggiato il loro settimo anno di apertura col tintinnio dei calici pieni di vino Mandrarossa. Pronti a brindare, ristoratori, titolari e «maestranze», insieme con gli aficionados di via dei Chiavettieri. Ma c’è stato un «inconveniente»: ieri sera la polizia municipale ha messo i sigilli al pub «i Chiavettieri» e a tutti i locali della strada, che conta sette esercizi commerciali tra pub, ristoranti e pizzerie.

Dopo il sequestro gli avventori e alcuni proprietari dei locali, per protesta hanno creato scompiglio buttando rovesciando i cassonetti della spazzatura anche in corso Vittorio Emanuele e bloccando, in tal modo, il passaggio pedonale e il traffico cittadino. Tutto è partito da una disposizione della Procura, che due settimane fa ha fatto sequestrare nella stessa strada ombrelloni e tavolini, disponendo l’abbassamento del volume per la musica in filodiffusione. «Gli esercenti hanno sottovalutato l’indirizzo della Procura della Repubblica – spiega Ferdinando Stefanizzi, vigile urbano responsabile del Nucleo Operativo Protezione Ambientale – È un provvedimento pilota che a breve coinvolgerà altre zone di Palermo e che farà giurisprudenza a livello nazionale. C’è un cambiamento del punto di vista, e cioè: il disturbatore non sarà più identificato nel singolo esercente ma nell’intero contesto». Adesso si aspetta il processo e la sentenza del giudice, ma non si prospetta nulla di buono per la vita notturna di Palermo così com’è (o com’era).

«Ci sono altre zone che a breve saranno sottoposte a controlli – continua Stefanizzi – e gli esercenti stanno prendendo sotto gamba il provvedimento. Due settimane fa avevamo dato disposizione perché togliessero tutti i tavoli e gli ombrelloni abusivi dalla strada, e invece adesso ci sarà un aggravamento del provvedimento perché abbiamo avuto prova che non hanno rispettato quanto aveva disposto la Procura, così sono scattati i sigilli per tutti e sette i locali. In più, l’atteggiamento dei commercianti alla fine dell’operazione di ieri sera non sarà un punto a loro favore: provocare ulteriore scompiglio è sbagliato in questo momento molto delicato, adesso dovrebbero dimostrare di voler trovare un modo per una giusta convivenza con gli abitanti della via». Intanto gli avventori promettono di recarsi ugualmente, stasera, a festeggiare il «compleanno dei Chiavettieri» a costo, giurano, di portarsi le sedie da casa. (CORRIERE DEL MEZZOGIORNO)

Salviamo le palme di Mondello

QUADRO NEWS.pngQuest’oggi PalermoBeach vi ripropone un’articolo scritto dal comitato pedonalizziamomondello.it riguardo alle palme di Mondello, ormai quasi del tutte morte a causa del famoso punteruolo rosso.

Un sogno: salviamo ciò che resta delle palme di Mondello. Adottiamo le palme di Piazza Valdesi.
E’ noto il danno che il punteruolo rosso, Rhynchophorus ferrugineus, ha arrecato al patrimonio di palme della città di Palermo e particolare alla zona di Mondello, con la moria e attuale infestazione di centinaia di palme.
Le palme attaccate sono state quasi per intero quelle della specie Phoenix canariensis conosciuta come palma delle Canarie. Basta passeggiare di fronte al complesso a mare del Charleston o per l’intero lungomare per rendersi conto della distruzione avvenuta e in atto.
Succede che ancora quasi miracolosamente uno stupendo insieme di palme, costituito per lo più da Phoenix canariensis e da una unica Phoenix dactylifera, dell’età di circa 100 anni sopravvive nella grande aiuola centrale di Piazza Valdesi, situata alla fine della discesa di Viale Regina Margherita, e che rappresenta ancora non si per quanto, il vero benvenuto al lungomare di Mondello. In effetti, ad un occhio attento, alcune di queste palme hanno mostrato sintomi iniziali dell’attacco, ma sono riuscite a reagire e per il momento a non soccombere.

Occorre aggiungere che, nella stessa piazza Valdesi, il punteruolo ha già ucciso alcune palme sempre centenarie che si trovavano sui marciapiedi pubblici accanto all’ex complesso Sirenetta e ad una villa privata lato monte della piazza.
L’aiuola di piazza Valdesi è di chiara pertinenza comunale.
Sul lungomare della spiaggia, di competenza della società italo Belga,si trovano ancora vive alcune Palme delle Canarie e alcune Palme da datteri, caratterizzate dalla notevole altezza e dal fusto più esile rispetto alla palma delle Canarie.
E’ noto che il punteruolo preferisce spostarsi di palma in palma, possibilmente muovendosi poco e comunque scegliendo le sue vittime con criteri non del tutto noti agli studiosi, ma sicuramente il fatto che gli da le maggiori possibilità di diffusione è quello di potere sviluppare le sue forme vitali, fino alla fuoriuscita degli adulti volatori, all’interno delle palme già attaccate da tempo e con sintomi chiari della sua presenza.

Molti privati a Mondello hanno fatto quello che hanno potuto, chi con interventi insetticidi cadenzati dalle deroghe di legge, chi anche con interventi dendrochirurgici di risanamento e successivi trattamenti, ma la quantità e aggressività di individui di punteruolo presenti ha quasi sempre vanificato gli sforzi profusi. Ma i privati, prima con l’aiuto della regione, adesso esclusivamente a loro spese, hanno continuato ad abbattere e ad eliminare fonti di infestazioni, diversamente dal gestore del lungomare e del comune di Palermo che hanno da tempo interrotto gli abbattimenti, contribuendo a diffondere in tutti i soggetti coinvolti una sorta di rassegnazione.
Adesso si è arrivati al punto che le palme da attaccare si sono sensibilmente ridotte di numero e che le palme attualmente con infestazioni visibili si sono ridotte a poche decine.
Sembrerebbe una utopia ma in questo momento, intervenendo con tempestività per ridurre al minimo le fonti di infestazione si può contribuire al sogno di salvare le palme di piazza Valdesi e forse anche parte delle rimanenti superstiti della borgata.

Palermo saluta Marco Simoncelli con una fiaccolata in moto

QUADRO NEWS.pngIeri sera tantissimi palermitani si sono radunati a Piazzale Giotto con le loro moto per salutare Marco Simoncelli, motoclista Honda morto domenica scorsa a Sepang in un’incidente. Una fiaccolata in moto partita da Piazzale Giotto e sfilata per via Notarbartolo, via Libertà, via Maqueda, via Lincoln e via Messina Marine. Tantissime le moto presenti che in alcuni tratti hanno paralizzato il traffico:

Via il quadro della Madonna, protesta in una scuola di Palermo

QUADRO NEWS.pngI genitori di una scuola materna ed elementare di Palermo protestano per la rimozione dall’atrio dell’istituto di un quadro raffigurante una Madonna, tolto perché una mamma di religione musulmana ha fatto notare che la sua bambina avrebbe subito una discriminazione religiosa. Così la nuova dirigente del…

plesso “Andrea Sole” di Borgo Molara, Melchiorra Greco, ha anche disposto che di argomenti religiosi si parli soltanto nelle ore di religione ed ha proibito si recitino preghiere e si festeggino Natale e Pasqua.
Ma i genitori – secondo quanto riporta il Giornale di Sicilia oggi in edicola – non ci stanno e ieri si sono riuniti in una saletta del plesso per affrontare la questione. “Vogliamo – dicono – che i nostri figli mantengano la loro identità culturale e religiosa”. La preside, a capo di una direzione didattica che comprende 5 plessi e un migliaio di alunni, spiega che “la mamma della bambina musulmana ha soltanto rivendicato il diritto di non aver impartiti insegnamenti cattolici. Sono garante di un’istituzione che deve vedere tutti egualmente rappresentati. Avevo persino pensato di realizzare un angolo interreligioso”. I simboli non sono tutti banditi: nessun problema per il crocifisso in classe, “ci sono sentenze europee – osserva la preside – che lo consentono” e neanche per l’albero di Natale: “Se la decisione é condivisa non ho nulla in contrario”. (GDS)

Palermo, al via il festival MondelloGiovani

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Al via a Palermo il 4, 5 e 6 novembre la quarta edizione del MondelloGiovani, il festival della letteratura giovane, promosso dalla Fondazione Banco di Sicilia e nato dal Premio Letterario Internazionale Mondello.

Gli spunti di riflessione proposti per l’edizione di quest’anno sono le suggestioni del tempo e del viaggio: un…

 

tempo reale, ma insieme metafora che racchiude in se’ passato, presente e futuro e che, percio’, puo’ anche andare oltre gli avvenimenti stessi per trascenderli e sublimarli nel nome della letteratura.

Nella ‘tre-giorni’ del festival sono in programma letture di brevi passi scelti da alcune recenti opere di giovani scrittori che si sono affermati al grande pubblico, ma anche talk show, momenti di confronto ed esibizioni musicali, come occasioni di coinvolgimento della citta’ e in particolare dei giovani. (ADNKRONOS)