Archivi Mensili: settembre 2012

Palermo, operai Amia in corteo: “Certezze per il futuro”

2774393565.2.pngSono scesi in strada a Palermo circa quattrocento operai di Amia e Amiaessemme per manifestare contro l’avvio delle procedure di licenziamento. Gli esoneri riguarderebbero 301 dipendenti della partecipata del Comune che gestisce il servizio di raccolta rifiuti. Si sono dati appuntamento in piazza Politeama per poi dirigersi davanti Palazzo delle Aquile, sede del Municipio.

I sindacati, organizzatori della manifestazione, hanno chiesto un incontro con il sindaco per discutere la vertenza. Ieri, come ha annunciato Leoluca Orlando, è stato presentato il concordato fallimentare al ministero dello Sviluppo Economico. Si attende ora la decisione del tribunale fallimentare, con l’udienza fissata per il 12 ottobre. «Nonostante la giornata di mobilitazione, proclamata per oggi – dice Maurzio Bongiovanni del sindacato Alba – i lavoratori hanno garantito il servizio di raccolta. Chiediamo un incontro con il sindaco o in alternativa con l’assessore comunale alle partecipate».

Cassa integrazione per Gesip, ecco le condizioni

2774393565.41.pngIl Ministero del Lavoro ha ribadito la disponibilità della Cassa Integrazione per i lavoratori della Gesip, ma ha anche spiegato quali sono le condizioni tecniche necessarie per la sua applicazione.

Il dicastero guidato da Elsa Fornero, dopo le due riunioni  con il sindaco Leoluca Orlando e rappresentanti e tecnici della Regione siciliana, ha fatto presente che il ricorso al trattamento di sostegno al reddito attraverso le misure previste per il quest’anno è possibile a seguito di attribuzione di risorse alla Regione Sicilia, attraverso un accordo tra la Regione e il Ministro del Lavoro, che quantifichi, tra l’altro, l’importo concedibile.

Condizione essenziale affinché si possa sottoscrivere l’accordo è che la Regione abbia utilizzato completamente le risorse attribuite lo scorso anno e, soprattutto, che abbia corrisposto all’INPS la parte dovuta di cofinanziamento alle indennità di sostegno al reddito.

I dati forniti dall’INPS però evidenziano che al momento  la Regione deve ancora erogare 12.500.000 euro circa. L’amministrazione regionale ha tuttavia rassicurato il Ministero del Lavoro, e si è riservata di porre in essere gli interventi necessari per corrispondere al più presto all’INPS l’importo dovuto per il cofinanziamento delle indennità di sostegno al reddito, concesse ai lavoratori di aziende in crisi operanti sul territorio regionale.

Gay pride, Palermo sarà la sede nazionale per il 2013

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La città di Palermo sarà la sede del Pride nazionale 2013. Lo ha deciso l’Assemblea nazionale delle associazioni gay, lesbiche e transessuali, che ha accolto la candidatura del capoluogo siciliano. “Nell’apprezzare la proposta nei suoi contenuti politici ed organizzativi riteniamo che la centralità e l’attualità sociale, politica e culturale dei temi suscitati dal progetto di Palermo Pride 2013, conferisca alla manifestazione per l’orgoglio omo/transessuale e per i diritti civili un assoluto e irrinunciabile rilievo nel quadro del dibattito politico nazionale”, si legge in una nota firmata da Agedo, Arcigay, Arcilesbica, Certi Diritti, Famiglie Arcobaleno e Mit. “Per la prima volta nella storia, il Pride nazionale si spinge così a sud, a testimoniare il suo poderoso messaggio di libertà, eguaglianza e democrazia e a raccogliere l’entusiasmo e la spinta al cambiamento e all’innovazione di tutto il Paese, da parte di una città straordinaria come Palermo”, si conclude nella nota.

Palermo, corsa in ospedale per partorire: 23enne incinta muore in un incidente. Il neonato è gravissimo

QUADRO NEWS.pngUna 23enne incinta, Rosanna Maranzano, è morta a Palermo mentre stava andando in auto, insieme al marito, all’ospedale Civico per partorire. La vettura, una Smart, guidata dall’uomo, ha sbandato e per la gestante non c’è stato nulla da fare. Il piccolo è stato fatto nascere con un parto cesareo eseguito sul corpo della madre: è ora ricoverato in gravi condizioni nel reparto di terapia intensiva neonatale. Il figlio della giovane si trova sottoposto ad un trattamento di ipotermia: l’obiettivo è quello di rallentare le forme degenerative delle cellule nervose che sono state fortemente danneggiate dalla mancanza di ossigeno al cervello per oltre mezz’ora dalla morte dalla madre.

Il padre del bimbo, Giuseppe Zito, di 23 anni, alla guida della Smart che si è capovolta, ha riportato soltanto delle lievi escoriazioni.

Zamparini: “È un Palermo da serie B, ma non voglio cacciare Sannino”

2774393565.19.pngSe non s’inverte in fretta il trend, «il Palermo è da serie B». Parola di Maurizio Zamparini. Il presidente la pensa come la maggior parte dei tifosi rosanero, che sono in preda a sconforto e pessimismo dopo le prime due desolanti prestazioni contro Napoli e Lazio, due sconfitte pesanti nel gioco e nel risultato. A differenza del pubblico, però il presidente è tra i responsabili di chi ha allestito questo organico che ai più non appare all’altezza. In uno dei tweet del suo profilo personale il massimo dirigente di Viale del Fante ha scritto: «La U.S. Palermo Calcio ha speso sul mercato 26 milioni di Euro e ne ha incassati 17. – 9! È tra quelle che hanno investito di più».

Obiettare che ai pur cospicui investimenti non corrisponda una rosa che può lottare per traguardi ambiziosi, però, è lecito. È sotto gli occhi di tutti che molti calciatori, specie quelli scovati all’estero, siano stati dirottati altrove, in realtà più piccole e categorie inferiori. Sperando che qualcuno dimostri altrove quello che non ha fatto vedere a Palermo. Ed è evidente che negli ultimi anni decine di milioni siano state spese senza un ritorno sul piano tecnico: da Raggi a Maccarone, da Joao Pedro a Gonzalez e Lores Varela, parecchi elementi sono stati pagati molto e hanno reso pochissimo. «Non credo che i soldi siano stati spesi male – ribatte Zamparini – basti pensare a Paulo Dybala, il nostro investimento maggiore. In lui rivedo il giovane Cavani. Spero che possa mostrare le qualità che ha, ma per farlo dovrebbe giocare con più continuità…».

In molti credono che le prossime partite saranno già decisive per il destino di Giuseppe Sannino, il tecnico che nelle intenzioni del club rosanero deve essere il valore aggiunto di una formazione che, a parte Miccoli, ha perso il nucleo storico e vincente delle stagioni precedenti. «Il mio allenatore non rischia il posto – assicura Zamparini – ma è chiaro che la squadra vista nelle prime due uscite è da serie B. Non pensavo che l’avvio di campionato fosse questo, così siamo da retrocessione. Contro la Lazio la nostra difesa è stata ridicola. Lasciamo lavorare con calma Sannino, che finora non ha fatto diventare una squadra l’organico che ha a disposizione. Sono certo che il tecnico comprenderà gli errori commessi e al più presto vedremo i frutti del suo lavoro sul campo». Parole apertamente rassicuranti, che però non sono garanzia di nulla. Lo dice la storia del presidente rosanero che spesso ha confermato a parole allenatori, esonerati qualche giorno dopo. Rispetto al passato e alla situazione di altri tecnici rosanero, Giuseppe Sannino gode dell’assoluta stima del direttore generale, Giorgio Perinetti: insieme hanno condiviso l’esperienza positiva di Siena e c’è da scommettere che lavoreranno fianco a fianco per far meglio, alleati e confermati solo dai risultati. «Sono certo – conclude il presidente – che verremo fuori da questa situazione. Mi fido molto di Perinetti, anche se non credo come lui che contro la Lazio, rispetto alla sconfitta con il Napoli, il Palermo abbia fatto qualche progresso. La squadra era vuota, non aveva idee».

Fonte: corrieredelmezzogiorno

Palermo, rivolta Gesip: continua la tensione davanti al Comune

QUADRO NEWS.pngRabbia e momenti di tensione a Palermo, di fronte al palazzo delle Aquile. Alcune centinaia di operai della Gesip hanno circondato la sede del Comune scandendo cori contro l’amministrazione, dalla quale aspettano una risposta sul loro futuro. La Gesip, agenzia partecipata al Comune di Palermo, è in liquidazione e il sindaco del capoluogo siciliano Leoluca Orlando accusa di sprechi e ruberie le passate amministrazioni che hanno lasciato a secco le casse.

“Abbiamo assistito a una vera e propria rapina e in questo contesto si inserisce la vicenda Gesip. Dal 2010, in evidente violazione di legge, il Comune di Palermo non ha più previsto nel bilancio la voce Gesip nonostante sia una società partecipata al 100%, non prevedendo la copertura relativaai servizi né alla manodopera – ha detto Orlando -. E’ un fattogravissimo, per il quale abbiamo presentato al ministroCancellieri un rapporto durissimo sulle responsabilità delpassato”.Al ministro Anna Maria Cancellieri Orlando ha chiesto che siano sbloccati da Roma i cinque milioni di euro che garantirebbero la sopravvivenza della società per questo mese.

Palermo, piromane voleva mandare in fiamme la pineta del monte Pellegrino: arrestato

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, monte pellegrino, santa rosaliaStava per appiccare il fuoco in una pineta a Monte Pellegrino, a circa 300 metri dal santuario di Santa Rosalia, ma è stato arrestato dai carabinieri. Il piromane, che aveva già bruciato alcune sterpaglie, ha tentato di fuggire ma è stato ammanettato dai militari avvisati da personale dell’associazione Rinascita Ambiente incaricata a svolgere servizio di monitoraggio e pulizia delle area boschive.

Il giovane, Daniele Chiovaro, 20 anni, pregiudicato, quando i volontari hanno tentato di richiamarlo ha continuato ad alimentare il rogo con legna e sterpaglie. “Rugnu fuocu a tutti cosi”, ha detto all’indirizzo dei sorveglianti, che a quel punto hanno chiamato i carabinieri. I militari si trovavano sul posto per il servizio di sicurezza predisposto in occasione della festa di Santa Rosalia: sono giunti in pochi minuti, lo hanno accerchiato e ammanettato mentre tentava di scappare.

Palermo, discarica Bellolampo rischia chiusura. Emergenza in arrivo?

2774393565.39.pngNella quarta e nella quinta vasca dell’impianto di raccolta rifiuti della città di Palermo, non si può più scaricare immondizia. E’ quanto afferma l’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Se ciò fosse vero il rischio sarebbe altissimo, in quanto le due vasche, fino all’incendio del mese scorso, erano le uniche rimaste libere. In progetto c’era la costruzione di una sesta risorsa, ma la sua costruzione non avverrebbe in tempi brevi. Di ciò si è discusso nell’ultimo tavolo tecnico presso la protezione civile e si è deciso di prendere tempo non autorizzando la riapertura della discarica. Il via libera alla riapertura a questo punto è seriamente compromesso. Se non arriverà sarà di nuovo emergenza, ancora più grave della precedente, perché non si saprà, per molto tempo, dove portare i rifiuti cittadini.

Palermo, prosegue la protesta della Gesip. Orlando incontra la Cancellieri

QUADRO NEWS.pngStazione centrale bloccata da un’ora da 300 operai della Gesip, tra i quali una ventina di donne. La protesta sì è spostata da Palazzo delle Aquile ai binari dove gli operai stanno battendo sulla ferrovia con alcune spranghe in ferro. Tutti i treni in entrata e in partenza sono soppressi. La stazione è stata chiusa e ci sono poliziotti e carabinieri in assetto antisommossa davanti e all’interno della stazione. “Il ministro Cancellieri ci ha detto che i 5 milioni del fondo. di protezioni potrebbero arrivare ma sono vincolati a delle richieste del governo. Siamo qui perché dobbiamo risolvere questa situazione. Vogliamo tornare a lavorare”, Massimiliano Fell assistente al verde della Gesip. Gli operai della Gesip, da sabato sono senza lavoro e senza stipendio. In mattinata avevano protestato lungo corso Vittorio Emanuele, nei pressi di Palazzo delle Aquile, sede del Municipio.

Il faccia a faccia con il titolare del Viminale Anna Maria Cancellieri, in città per partecipare alla commemorazione di Dalla Chiesa punta a centrare questo risultato, prospettando il riordino della galassia delle partecipate. “Abbiamo già denunciato le manovre oscure che si addensano sulla possibilità che le crisi di Gesip ed Amia – intanto accusa Rifondazione comunista – siano state create ad arte per favorire le mire degli speculatori sulle aziende municipalizzate palermitane. Oggi invitiamo i lavoratori ad indirizzare le loro proteste contro chi, a Roma, in nome di politiche liberiste che stanno mettendo in ginocchio il paese, salvaguarda ancora gli interessi di banche e speculatori finanziari e promuove il licecenziamento di massa come misura di contenimento della spesa pubblica”.

“C’è un problema abbastanza serio, vedremo con il sindaco di trovare una soluzione. Se ci saranno le condizioni sicuramente i fondi per la Gesip arriveranno”. A dirlo è stato il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, a Palermo per il trentennale dell’omicidio del Prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa rispondendo ai cronisti che gli chiedevano notizie sui fondi bloccati da Roma e necessari per salvare la Gesip, società di servizi del Comune, i cui operai dal 1 settembre sono senza lavoro e senza stipendio. Il ministro in questi minuti sta incontrando il primo cittadino, Leoluca Orlando proprio per trovare una soluzione alla vertenza.

Fonte e foto: Repubblica

Palermo, arrivano altre tre sberle dalla Lazio. Sannino: “C’è da lavorare”

QUADRO NEWS.pngPerdere con tre gol di scarto e non segnarne nemmeno uno sta diventando un ritornello pericoloso e carica di pessimismo l’aria di Palermo. Mai la squadra di Zamparini aveva iniziato il campionato con due sconfitte di fila e, dopo i tre schiaffoni presi dal Napoli sono arrivate tre sberle da parte della Lazio. I rosa di Sannino, senza le penalizzazioni di Atalanta e Siena, sarebbero ultimi a zero punti con Udinese, Bologna e Pescara.

C’è da correre ai ripari perché, al di là del 3-0 beccato all’Olimpico contro la formazione di Petkovic, il Palermo mostra poche confuse idee, corre meno degli avversari e ha una fragilità difensiva che non può fare dormire sonni tranquilli a Giuseppe Sannino. «Bisogna solo lavorare – ripete l’allenatore rosanero – nessuno mi ha mai regalato niente. La squadra, per come gioca, è molto lontana da quella che voglio io. La fase difensiva deve essere fatta da tutti e si deve avere più veemenza nel ripartire. Rispetto alla sconfitta con il Napoli ho visto una squadra che ci ha provato. I ragazzi hanno cercato il fraseggio e il palleggio. Di fronte avevamo una squadra importante, che ha meritato di vincere». E alle dichiarazioni a caldo di Zamparini («Non penso a nessun cambiamento in panchina, siamo un cantiere in corso, ma vorrei che il tecnico puntasse sui ragazzi più tecnici, come Hernandez e Dybala»), Sannino replica dando ragione al presidente, ma a… metà. «Serve un giusto mix, con la tecnica da sola non si va da nessuna parte. Quando sentirò il presidente, che è una persona intelligente, ne parleremo. La certezza al momento è che dobbiamo lavorare sodo».

C’è da assemblare molto meglio una squadra con alcuni volti nuovi e giovani da lanciare, che probabilmente ha affrontato nei primi due turni formazioni collaudate come Napoli e Lazio, che hanno cambiato molto poco rispetto alla scorsa stagione. Al di là di tutto, comunque, la squadra partenopea e quella biancoceleste sono apparse di ben altra categoria. Nonostante ci sia stato qualche piccolo miglioramento, il Palermo non ha mai iniziato a macinare gioco, subendo costantemente l’iniziativa dei rivali. In campo è stato dominio assoluto per i biancocelesti, mentre gli ospiti hanno avuto una sola occasione a disposizione, quasi alla mezzora, con Bertolo su assist di Miccoli, e l’hanno sciupata. Poi la squadra di Petkovic ha dominato in lungo e largo e a poco è servito ai rosa passare dal 3-5-2 del debutto al 4-4-2. Bertolo, con limiti tattici e di idee, è il più intraprendente dei suoi, ma quando Miccoli gli regala un pallone al bacio si fa anticipare da solo davanti a Marchetti. Poi la Lazio cambia marcia: su azione d’angolo Konko calcia a botta sicura, ma il difensore rosanero Cetto salva sulla linea.

A sei minuti dall’intervallo, però, i padroni di casa non sbagliano: segna il “rapace” Klose, approfittando di ben tre errori di calciatori del Palermo, Giorgi svirgola un pallone, Cetto sbaglia il rinvio di testa e Garcia arriva tardi su Gonzalez che crossa, la frittata è servita. Nel secondo tempo i ventidue in campo devono fare i conti anche con la pioggia. In avvio Ujkani si oppone d’istinto a un colpo di testa dell’ex rosanero Biava, ma al 10’ il portiere s’arrende a un colpo da play-station di Candreva, un tiro che finisce sotto l’incrocio dei pali per il momentaneo 2-0. È il colpo del ko. Nonostante i cambi (Sannino inserisce Rios, Hernandez e Dybala al posto di Giorgi, Kurtic e Miccoli, che non prende bene la sostituzione, come spesso gli capita), il Palermo non riesce a raddrizzare il match. A un paio di occasioni di Hernanes i rosa rispondono con un tentativo di Dybala, che quasi costringe all’autogol Dias. Il resto è troppo poco. Il rosanero Von Bergen si concede un errore marchiano nel finale e il bomber Klose non può non trasformare il cross di Lulic nel terzo gol della Lazio. Al Palermo resta ben poco: ci sono due settimane di sosta per fare passi da giganti, e non sarà semplice. L’impressione netta, però, è che contro il Cagliari, allo stadio Barbera, non sarà ammesso un terzo ko di fila. O di certo non sarebbe accolto con toni concilianti.