Archivi Mensili: dicembre 2011

Capodanno 2012 Palermo: sui palchi Nino Frassica e i Tinturia, isola pedonale in via Roma

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Nino Frassica e La Los Plaggers band a piazza Politeama, i Tinturia a piazza Verdi mentre in via Roma una megaisola pedonale con animazione dalle 22 alle 3 del mattino: il Comune mette a punto il programma della notte di Capodanno organizzando una festa diffusa. La determina non è stata ancora…

firmata – il programma sarà ufficializzato solo martedì – ma è ormai certo che il San Silvestro di Palermo, l’ultimo dell’era Cammarata, si festeggerà in tre spazi e costerà poco meno di 250 mila euro.
 
palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare,natale, capodanno palermo, tinturia, nino frassicaCuore della serata sarà piazza Politeama dove dalle 22,30 il presentatore Massimo Minutella condurrà una serata musicale: prima il gruppo palermitano “A noi ci piace vintage”, poi Nino Frassica con la sua band, infine Marcello Mandreucci e The family. Il programma di piazza Verdi, invece, partirà alle 24: davanti al Teatro Massimo si esibiranno i Tinturia di Lello Analfino e il comico Ivan Fiore. In via Roma, invece, spazio all’animazione: il progetto proposto dall’associazione “via Roma” prevede la chiusura del tratto tra corso Vittorio Emanuele e via Cavour dalle 22 e fino alle tre del mattino con artisti di strada e musicisti itineranti. Il progetto prevede anche la collaborazione dei pub che organizzeranno eventi musicali. “Una grande festa per la città e per i turisti”, dice Mario Attinasi presidente dell’associazione. Chiusa al traffico anche via Cavour che collegherà i tre spazi – Politeama, Massimo e via Roma –

per una grande isola pedonale.

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare,natale, capodanno palermo, tinturia, nino frassicaA mezzanotte in programma un omaggio ai 150 anni dell’Unità d’Italia: all’arrivo del 2012 sulle facciate dei teatri Politeama e Massimo verrà proiettato un fascio di luce tricolore sulle note del “Và Pensiero”. Nella piazza principale sarà montato un maxi schermo che permetterà a tutti di poter assistere allo spettacolo: durante la serata saranno proiettati anche i video degli auguri fatti dai palermitani ai palermitani raccolti per le strade durante tutta la prossima settimana.

L’anno scorso la città è rimasta a luci spente, mentre quest’anno il sindaco Diego Cammarata ha deciso di destinare una parte dei fondi di riserva all’organizzazione di un Capodanno tutto palermitano. Sul sito è stato pubblicato un avviso e le associazioni e le società interessate a organizzare la festa dell’ultimo dell’anno hanno presentato un progetto. Ma sulle modalità di selezione dei progetti ci sono i dubbi dell’Mpa: “Attendo di capire come saranno scelti i progetti”, dice la consigliera Stefania Munafò. (REPUBBLICA PALERMO)


Natale 2011: shopping in crisi, vendite in calo del 30%

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Budget sforbiciato, regali utili, poco lusso e molta sostanza. La corsa all’ultimo dono da sistemare sotto l’albero non ridà fiato ai consumi natalizi. I commercianti lamentano una generale flessione delle vendite con punte anche del 30 per cento di affari in meno rispetto allo scorso anno…

Spiega Roberto Helg, presidente della Camera di Commercio e responsabile provinciale di Confcommercio: “Il settore trainante sotto Natale è quello dell’abbigliamento e lì abbiamo registrato la maggiore flessione, con una riduzione degli acquisti anche del 30 per cento. Lo stesso nel settore dell’oggettistica da regalo. Più contenuta, intorno al 10 per cento, la flessione nell’elettronica e nell’alimentazione”.

Nell’ultima giornata di shopping non si è registrata la consueta folla della vigilia. La stragrande maggioranza dei palermitani ha programmato i propri acquisti per tempo con un rigoroso occhio ai prezzi e con una ricerca dell’oggetto sfizioso ma non costoso. Così hanno conosciuto un discreto successo i negozi che propongono merce a 1 euro e le catene che offrono gadget fantasiosi ma senza pretese. L’estro e la creatività sono stati stimolati dalle necessità di far quadrare il bilancio. Torna il classico “pensierino”.

Tiene, come sempre, la tecnologia prodiga di offerte seducenti sul mercato, a partire dai tablet, ma decisamente non per tutte le tasche. Vanno i meglio i mille prodotti che personalizzano e arricchiscono gli i-Phone. Gli orologi in morbido velluto hanno conteso

lo scettro al classico profumo per lei. Cravatta e sciarpa, meglio se scaldacollo, per lui sono il must dei tempi di crisi. Per i più piccoli i pupazzi delle serie televisive se non si sono evitati i videogiochi.

Un buon vino, magari da abbinare a formaggi tipici da offrire con il corredo di marmellate e miele, le scelte dei bongustai.
Il vecchio e caro libro ha conosciuto una ritrovata vitalità come regalo natalizio. Tra opportunità di sconti sulle edizioni più economiche e acquisti via Internet si è riusciti a riempire la borsa contenendo i costi.

I più oculati che hanno pianificato hanno potuto cogliere le tante opportunità di coupon a prezzi superstracciati con le offerte a scadenza sui gruppi di acquisto. A farla da padrona sono massaggi e percorsi benessere nei centri benessere e nelle spa. Per il resto, regali più importanti, rinviati solo di qualche giorno. In Sicilia i saldi cominciano ufficialmente il 2 gennaio. La settimana dello shopping, si spera, sia quella della Befana. (REPUBBLICA PALERMO)

Natale 2011, a Palermo lo shopping si fa attendere

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Shopping di Natale, questo sconosciuto… La crisi incombe e la paura di ritrovarsi con il portafoglio vuoto non fa sconti: così Palermo, a dieci giorni esatti dal 25 dicembre appare come una città dove, luminarie a parte, non si nota certo una particolare propensione all’acquisto. Con buona pace dei commercianti, che provano a incentivare i clienti scontando la merce e…

anticipando così (per i fedelissimi e non solo) il via dei saldi invernali previsto per i primi di gennaio. Girando per le principali vie dello shopping del capoluogo emerge subito un dato: di gente che compra o che abbia sacchetti in mano ne gira pochissima. In alcune zone, ad esempio tra via Sciuti e via Notarbartolo, negozi vuoti e commessi con le braccia incrociate: i settori maggiormente colpiti dalla crisi appaiono quelli dell’abbigliamento (per uomo o per donna non fa differenza) e delle calzature. Chi deve fare questo tipo di acquisti o regali aspetta ormai gli sconti «ufficiali».

Va meglio chi vende generi alimentari e articoli di marche prestigiose. «Abbiamo riaperto da poco ma possiamo dire che stiamo lavorando, evidentemente ai clienti mancavamo», dicono al negozio «Tod’s» di via Libertà, proprio mentre un ragazzo decide di acquistare un paio di scarpe da 285 euro: «Almeno a Natale…», si lascia scappare. In netta maggioranza chi sta in giro «per farsi un’idea», ma al momento i portafogli rimangono ben conservati. «Rispetto agli altri anni nessuno fa regali. La gente non ha soldi e ha anche paura di spendere», è il pensiero di diversi commercianti di via Ruggiero Settimo, a pochi metri da Piazza Politeama, il «salotto» di Palermo. Qualcuno, i più ottimisti, aspettano la «ressa» a partire dalla prossima settimana: «Il palermitano si catapulta nei negozi negli ultimi due giorni», dice la commessa di un negozio di ottica. E i «pensierini»? Nel cuore del capoluogo per il momento non vanno a ruba: «Siamo qui di passaggio e perché siamo attratte da luci e colori – dicono alcune signore di mezz’età – In tv possono dire ciò che vogliono, ma noi non compriamo». Una depressione dei consumi dalla quale sembrano salvarsi per il momento due settori: la cultura e la musica. Il «Mondadori Center» di via Ruggiero Settimo è pieno così, con gente di ogni età che si aggira a caccia del libro giusto; situazione analoga alle casse della Feltrinelli di via Cavour, dove è possibile acquistare oltre ai libri anche cd e strumenti musicali, per tirarsi su di morale. Almeno lì sembra davvero Natale. (ITALPRESS)

Prada inaugura a Palermo il primo negozio siciliano

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Prada inaugura oggi il suo primo negozio in Sicilia, a Palermo, all’interno di uno storico palazzo ottocentesco in via della Liberta’, adiacente all’imponente teatro Politeama. Progettato dall’architetto Roberto Baciocchi, lo spazio e’ caratterizzato da due ingressi ad angolo e si affaccia con due vetrine su via della Liberta’ e due vetrine su piazza Ruggero Settimo….

Il progetto, concepito nel rispetto della struttura del palazzo storico, giustappone gli elementi decorativi identificativi del marchio all’architettura originale e alle volte affrescate dell’edificio.Si possono cosi’ trovare i classici elementi decorativi del marchio Prada – il pavimento in marmo a scacchi bianchi e neri, le pareti in tela verde pallido e i materiali innovativi del mobilio – accanto ai soffitti a volta affrescati e all’architettura ottocentesca degli ambienti. Il piano interrato offre invece un’atmosfera piu’ intima, caratterizzata dalla presenza dominante del legno.

Il negozio occupa una superficie totale di 630 metri quadrati ed e’ giocato su tre livelli, collegati da una scala realizzata in marmo nero: il piano terra presenta le collezioni di calzature, borse e accessori per la donna, il primo piano e’ un salotto che accoglie l’abbigliamento femminile, mentre il piano interrato e’ dedicato all’abbigliamento, le calzature e gli accessori per l’uomo. (LIBERO)

Palermo, cocaina sul set di Squadra Antimafia. Ex poliziotto svelava blitz, ecco tutti gli arrestati

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I carabinieri del comando provinciale di Palermo hanno eseguito 28 arresti di boss, gregari ed estortori di Cosa Nostra. Per 22 indagati la Dda del capoluogo ha emesso provvedimenti di fermo per associazione mafiosa finalizzata alle estorsioni, al traffico di droga e alle rapine; per altre sei persone, già detenute per mafia, è stata disposta la custodia cautelare in carcere…

Ci sarebbe anche un ex investigatore, un agente di polizia in pensione, tra gli arrestati. Secondo gli investigatori avrebbe avvertito il capomafia Calogero Lo Presti di indagini e blitz in programmazione contro il clan. L’indagine ricostruisce l’organigramma dei mandamenti di Porta Nuova e Bagheria. Dall’inchiesta emergono gli stretti rapporti tra i mafiosi di Porta Nuova e le famiglie palermitane di Pagliarelli, Brancaccio, Noce e Tommaso Natale.

ESTORSIONI E COCAINA. Parte dell’indagine riguarda il mandamento di Bagheria: gli investigatori ne hanno individuato i vertici e hanno ricostruito la mappa del racket nella zona, principale attività di guadagno della cosca. Il consueto stipendio mensile era ritenuto troppo oneroso: per questo i boss di Porta Nuova avevano deciso di sostentare le famiglie dei mafiosi detenuti assegnandogli una attività economica da gestire: un bar, un tabacchi. Cosa nostra, dunque, pensava di investire denaro in attività lecite che diventassero, poi, fonte di guadagno per i “picciotti” liberandosi così, dalla dazione mensile.

Dall’inchiesta è emerso anche un ritorno della mafia a investire il denaro sporco nel narcotraffico: i boss acquistavano cocaina da vendere sul mercato siciliano attraverso una rete di spacciatori capillarmente controllata. Tra i fermati ci sono gli attuali capi dei mandamenti di Porta Nuova e Bagheria. La scelta di un provvedimento d’urgenza come il fermo nasce dall’esigenza di bloccare le attività estorsive della cosca ed evitare danneggiamenti e attentati a imprenditori e commercianti. A differenza di quanto accaduto in altre indagini, le vittime del pizzo questa volta avrebbero collaborato con gli investigatori.

FICTION NEL MIRINO DEI BOSS. Anche la produzione della nota fiction Mediaset “Squadra antimafia Palermo Oggi” era finita nel mirino del racket del clan di Portanuova che aveva il controllo del catering e dei trasporti della serie televisiva. Dall’inchiesta chiamata “Pedro” perché il boss del quartiere, Calogero Lo Presti, era noto come lo zio Pietro, vengono fuori i nomi dei vertici del mandamento: tra questi il numero due del boss Tommaso di Giovanni. Era lui, secondo la collaboratrice di giustizia Monica Vitale, a tenere le casse della cosca.

Il clan di Porta Nuova era, inoltre, il “fornitore ufficiale” della cocaina sul set della fiction. Il pusher era Giovanni Giammona. Alcuni tecnici della produzione lo contattavano al telefono ordinandogli le dosi di droga e usando un linguaggio in codice: “Volevo sapere se… che ne so… tanto il furgone hai visto dov’è, io sono sempre là… dove mi hai visto l’altro giorno. Una fotocopia così…”. A volte la qualità non era buona: “…mi vuoi proprio male a me? Ma male… no, la fotocopia mia non… non è uguale a… non si vede proprio! no, ma non è proprio uguale a quelle altre fotocopie, come mai?…”. Un altro uomo della produzione era interessato all’acquisto di più dosi: “…ora ti chiama adesso… non lo so vogliono fare… una bella spesa…”. I carabinieri hanno assistito alla consegna della cocaina, sequestrata nel vano sottosella di uno scooter.

IL BATTESIMO MAFIOSO. La tradizionale affiliazione a Cosa nostra con tanto di santino che brucia resiste nel tempo. La pentita Monica Vitale, che ha contribuito all’indagine antimafia che ha portato in cella 28 persone, racconta di avere saputo da Gaspare Parisi, suo compagno e reggente della “famiglia” di Porta Nuova, i dettagli della cerimonia.

“Mi ha raccontato Parisi – dice la donna ai pm – su questo signore (Calogero Lo Presti, capo del mandamento, ndr), mi ha detto che è stato lui a battezzarlo insieme a Masino Di Giovanni nel suo garage di appartenenza in via Danisinni. Parisi prima del battesimo mi aveva chiesto di accompagnarlo a comprare un vestito da cerimonia, perché loro mettono il vestito da cerimonia e io stessa gli ho detto che mi seccava, perché a me non piace, se mi devo andare a comprare un jeans va bene, ma un vestito da cerimonia no”.

“Gli ho detto: no, mi secca gli ho detto a cosa gli serviva e lui mi ha detto: niente, perché tra poco mi battezzano – prosegue – Gli ho fatto i miei auguri anche se ero contraria, perché lo so che dopo il battesimo non si può più uscire da questa strada tranne se non prendi altre strade… la cerimonia è avvenuta a pranzo, perché l’hanno fatta a pranzo, dove arrostiscono dopo il battesimo, fanno festa… parlandone con Parisi si parlava di questo, è normale che stringono una santa, lo pungono, con chi lo battezza io ero curiosa alla cosa e lui mi ha detto che avviene che si mette il capomandamento e altri capimandamenti, capifamiglia e chi lo battezza si ci mette accanto, prende sta santina, la brucia, poi lo punge, si mettono a contatto o le dita o i polsi, quello che pungono, si baciano in bocca, dove viene detta una frase, però non lo so la frase, questo è il battesimo”.

EX POLIZIOTTO SVELAVA PEDINAMENTI E BLITZ. Il clan di Porta Nuova poteva contare su una talpa. Si tratta di Matteo Rovetto, 58 anni, poliziotto in pensione della sezione antirapina della Squadra Mobile, accusato di favoreggiamento aggravato a Cosa nostra e arrestato questa mattina nell’operazione che ha colpito il clan di Porta Nuova. Aveva la passione per l’orto che coltivava a pochi passi dalla stalla dove Calogero Lo Presti convocava i summit di mafia. Una mattina di settembre 2010 Rovetto racconta al capomafia di essere stato pedinato: “E’ l’antirapina c’è questa e quella amaranto”. Rovetto conosce pure il poliziotto che è a bordo: “… era con me nell’antirapina… eravamo assieme… però ti dico una cosa i coglioni non li rompe…”. Rovetto racconta a Lo Presti di avere aiutato in passato anche degli spacciatori: “Li vedi che ci sono i falchi l’altra volta al Secco io l’ho salvato. Ti giuro a me che la roba ce la prendeva subito… levati che li hai di sopra, gli ho detto. Non lo vedi che quello è messo là sotto che ti sta guardando…
dice grazie zu Matteo, dice mi ha scansato le manette…”.

Rovetto racconta anche di aver confidato a “Masino” (Tommaso Lo Presti, capomafia n.d.r.) dell’arrivo di personale dei reparti speciali della Polizia da Roma che, munito di attrezzature particolari e con l’ausilio di telefonini, aveva iniziato a frequentare la zona per fotografare tutti. Nell’occasione l’ex poliziotto aveva consigliato addirittura di far spostare gli spacciatori che lavoravano davanti alla sua macelleria per una quindicina di giorni in modo da non dare assolutamente punti di riferimento certi e da non fare troppa confusione in zona: “L’altro giorno sono venuti per… sono venuti una decina da Roma … gli ho detto: Masino fai una cosa, vedi che per adesso c’è tutto a subbuglio, passano, hanno i telefonini e scattano le fotografie. Gli ho detto: per adesso questo punto toglilo… questo alla macelleria … gli ho detto vattene al bar di… allontanati qualche 15 giorni 20 giorni e non dare punti di riferimento”.

TUTTI GLI ARRESTATI. Calogero Lo Presti, Tommaso Di Giovanni, Antonino Zarcone, Nicolò Milano, Vincenzo Coniglio, Giuseppe Di Marco, Antonino Lo Iacono, Gabriele Buccheri, Maurizio Pecoraro, Daniele Lauria, Agostino Catalano, Rodolfo Allicate, Francesco Paolo Putano, Giuseppe Auteri, Giovanni Giammona, Gaspare Parisi, Ivano Parrino, Francesco Chiarello, Nunzio La Torre, Giovanni Lo Giudice, Domenico Marino, Christian Mancino, Matteo Rovetto, Salvatore Sampino, Giovanni Mannino, Giustino Giuseppe Rizzo, Fabrizio e Giovanni Toscano. (LA SICILIA)

Natale 2011: le mostre dei presepi di Palermo

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Quest’oggi PalermoBeach vi elenca le mostre di presepi che potrete ammirare nei diversi luoghi di cultura a Palermo, fino al 6 gennaio 2012:

  • Centro Culturale ‘La Guilla’: si trova in via Sant’ Agata alla Guilla n° 18 e ospiterà fra le sue mura la mostra dal titolo ’99 Presepi’. Qui troveremo presepi artigianali, realizzati tuttia a mano con l’utilizzo di materiali sia riciclati che naturali, provenienti dalla Sicilia, dal Messico, dal Paraguay, dall’Africa e dal Perù (molto graziosi questi ultimi)
  • Torre di San Nicolò: se andate in piazza Ballarò, troverete la mostra dal titolo ‘I Presepi della Torre’
  • Istituto San Giuseppe: si trova in corso Tukory e presenta qualcosa come 170 presepi provenienti dai quattro angoli del globo, nell’esposizione dal titolo ‘Presepi dal Mondo’
  • Cappella Palatina: la trovate nel Palazzo dei Normanni e ospiterà la mostra ‘Presepe incantato’ di Pippo Madè, famoso artista siciliano
  • Museo Etnografico Pitrè: qui troveremo la collezione di presepi di Giovanni Matera, celebre plasticatore di Trapani e in aggiunta tre presepi classici del 1800
  • Cattedrale di Palermo: qui verrà allestito un presepe con circa una ventina di personaggi realizzati in terracotta con la classica tecnica utilizzata da Giovanni Matera e rivestiti con abiti che richiamano la cultura araba, un presepe veramente insolito e interessante
  • Chiesa di San Francesco d’Assisi: qua invece troveremo un presepe nel più puro stile mediterraneo, con statue di 85 cm d’altezza, il quale verrà ospitato nella cappella di San Giuseppe da Cupertino
  • Chiesa San Giuseppe dei Teatini: la trovate in corso Vittorio Emanuele e metterà in mostra un presepe creato a partire dai pupi del Settecento

La Regione lo paga per non lavorare, si incatena a un palo

Nello Messina, 54 anni, da quasi un anno percepisce uno stipendio di 2 mila euro per non lavorare. Così ieri mattina ha deciso di incatenarsi a un palo della luce di fronte all’ingresso della presidenza della Regione, in piazza Indipendenza. Come funzionario dell’Ispettorato Forestale di Enna, infatti, mese dopo…

mese è stato privato di tutti gli incarichi, finendo anche in malattia per stress psicologico e depressione. “Subisco – dice Messina – un vero e proprio mobbing che ho denunciato anche alla Procura della Repubblica di Enna. Arrivo sul posto di lavoro alle 8 e comincio a sfogliare libri e giornali. Non faccio nulla insomma. Una situazione che soprattutto in questi tempi di crisi mi sembra un affronto per chi un lavoro non ce l’ha. Sono alla Regione da 30 anni, non pensavo di finire in questo modo. Aspetterò qui, in attesa di essere ricevuto dal presidente della Regione. Anche perché il mio caso non è isolato”. (REPUBBLICA PALERMO)

Fogne, arriva la tassa dopo dieci anni. Mondello in rivolta

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, tassa fogna, mondelloGuerra sui tributi, a Palermo. Al centro della contesa migliaia di intimazioni di pagamento per allacciamenti fognari realizzati più di dieci anni fa. E c’è chi già minaccia di avviare un class action. La polemica è scoppiata dopo che gli abitanti di Mondello e Partanna Mondello, da una decina di giorni a…

questa parte si sono visti recapitare a casa una lettera con la quale il Comune li intima a pagare circa 2 mila euro, e nel termine massimo di 30 giorni, per lavori che riguardano allacciamenti fognari risalenti al 2000/2001: a denunciare la situazione il deputato regionale Giovanni Greco, di Alleati per la Sicilia. «Mi sto avviando ad effettuare una class action – spiega Greco all’Italpress -. Sono convinto che il pagamento dei tributi, dopo un certo periodo di tempo, cada in prescrizione, e allo stesso tempo sto cercando di aiutare i cittadini, invitando l’Amministrazione ad accettare quantomeno una rateizzazione delle somme dovute».

IPOTESI RATEIZZAZIONE – Secondo Greco, infatti, il termine perentorio di 30 giorni e il conseguente no del Comune alla possibilità di scaglionare il pagamento della cifra «ravvisa quantomeno una mancanza di sensibilità dell’amministrazione pubblica». «Come si fa – si chiede il deputato di Alleati per la Sicilia – a chiedere tutto d’un colpo 1700-2000 euro a famiglie che magari faticano ad arrivare alla fine del mese? Sorvolando sulla legittimazione a pretendere tali somme dopo 11 anni, penso che in un momento di crisi, un comune così assenteista, dovrebbe far sentire la propria voce in modo più rispettoso dei problemi economici della popolazione». E mentre dall’Amap, l’azienda municipalizzata che gestisce la rete idrica del capoluogo siciliano, si smarcano facendo sapere, attraverso il direttore generale Guido Catalano, che «noi siamo soltanto gli esattori che riverseranno poi le somme nelle casse del Comune», da Palazzo delle Aquile arriva la risposta del vicesindaco e assessore all’Edilizia privata, Giuseppe Enea. «Non so quale sia la consistenza reale dei pagamenti, ma – spiega all’Italpress – quando i cittadini coinvolti faranno richiesta di rateizzazione al Comune, farò il possibile, se il regolamento lo prevede, per accontentarli». (ITALPRESS)