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Regione Sicilia, Battiato: «Io in giunta? Se accetto sarà senza stipendio»

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, politica, franco battiatoNella nuova giunta della Regione siciliana di Rosario Crocetta potrebbe esserci Franco Battiato. «È vero – dice l’artista – Crocetta mi ha offerto di fare l’assessore alla Cultura, ma la decisione non l’ho ancora presa». Battiato precisa che che se dovesse accettare lo farebbe a due condizioni: «un impegno limitato, mirato a progetti» e «niente stipendio». Domani l’artista incontrerà il governatore eletto: «Ne parleremo a quattr’occhi – dice al quotidiano La Sicilia di Catania – e gli farò presente le mie esigenze e perplessita».

Battiato non è indifferente alla proposta: «E’ un’occasione unica per contribuire alla crescita della Sicilia» e nell’isola «si avverte una forte esigenza di cambiamento», per questo, osserva, «se posso una mano la do volentieri». Il suo unico dubbio è la delega: «non posso seguire quotidianamente i problemi di un settore così vasto come quello dei Beni culturali, altrimenti dovrei cambiare mestiere, e io sono una persona seria».

Però il dialogo è aperto perché il maestro ammette di «essere pronto a scatenarsi» nel ruolo di assessore se l’incontro andrà bene. L’esito visibile a tutti della riunione si avrà martedì prossimo alla conferenza congiunta convocata da Crocetta a Catania: «se ci sarò – annuncia Battiato – significa che avrò accettato l’incarico». (ilmessaggero)

Palermo, Orlando nomina il nuovo assessore al bilancio e il vicesindaco

2774393565.45.pngIn seguito alle dimissioni di Ugo Marchetti, generale della Guardia di finanza, da assessore al bilancio di Palermo, il sindaco Orlando ha nominato per questo ruolo Luciano Abbonato. L’incarico di vicesindaco, invece, è stato assunto da Cesare Lapiana, assessore alle Aziende partecipate. Proprio sulla nomina di Abbonato a direttore generale al Comune, Marchetti aveva espresso il suo dissenso, come anche su altre nomine.

Leoluca Orlando ha risposto al generale della Guardia di finanza con una lettera, che ha reso nota: “a meno di un mese e mezzo dal tuo idensiamento non era possibile immaginare la concreta realizzazione del progetto di recupero economico-finanziario della citta’“. Riguardo alle nomine criticate dal dimissionario generale, Orlando afferma: “Abbiamo proceduto ad una complessiva ristrutturazione dell’amministrazione comunale, procedendo a tutti gli adempimenti necessari per dotare il Comune di Palermo dei vertici burocratici e istituzionali cosi’ come previsto dalla vigente normativa“. Orlando parla poi del “rapporto perverso tra partecipate e bilancio del Comune“, un altro dei punti indicati da Marchetti tra i motivi delle sue dimissioni, e ricorda di avere proprio per questo nominato i nuovi vertici nelle aziende e di aver istituito “quella cabina di regia che abbiamo definito ‘holding di fatto’ e che mira a porre sotto controllo le scelte e le spese delle partecipate“.

Mafia, Caselli difende procura di Palermo: “Hanno salvato l’Italia”

QUADRO NEWS.pngLa polemica tra le istituzioni e la procura di Palermo si arricchisce di un nuovo capitolo. L’ultimo a prendere posizione è Gian Carlo Caselli, attuale procuratore di Torino ed ex procuratore di Palermo dal 1993 al 1999. In un’intervista a Repubblica, il magistrato difende a spada tratta l’operato della procura siciliana: “Palermo ha ottenuto risultati straordinari. Abbiamo contribuito, insieme ad altri, a salvare l’Italia. Non pretendiamo di essere pensati avvolti nel tricolore, possiamo anche essere criticati, ma sempre nel rispetto della verità che emerge dai dati di fatto”.

Caselli ha ripercorso la sua carriera, con tanto di cifre: “Sono stato a capo di quella procura subito dopo le stragi del ’92 per quasi sette anni. I risultati ottenuti, dati alla mano, sono questi: mafiosi (latitanti e non) arrestati in quantità industriale, una slavina di pentiti. Ho potuto contare condanne a 650 ergastoli e un’infinità di anni di reclusione. Ho assistito al sequestro di 10mila miliardi di vecchie lire di beni mafiosi, ho visto scoprire moltissimi arsenali zeppi di armi”. Per tiare le somme Caselli afferma: “E’ stato fermato l’attacco criminale di Cosa nostra allo Stato. Parlare di esiti fallimentari è fare disinformazione, perché la bontà di tutte le inchieste è sempre stata avallata dal gip. Poi ci sono state condanne e assoluzioni, com’é fisiologico, perché solo sotto le dittature l’accusa ha sempre ragione

La vicenda intercettazioni – Le tensioni tra Roma e Palermo sono nate in seguito all’inchiesta sulla presunta trattativa Stato-mafia. Nel corso delle indagini, vennero intercettate telefonate tra Loris D’Ambrosio, consigliere del presidente Napolitano, e Nicola Mancino, ex ministro dell’Interno. Quest’ultimo avrebbe parlato anche con il Capo dello Stato. Il procuratore del capoluogo siciliano Francesco Messineo non ha disposto l’eliminazione delle telefonate, suscitando la reazione di Napolitano, che ha deciso di sollevare il conflitto di attribuzione presso la Corte Costituzionale.
Negli ultimi giorni la polemica è stata rinfocolata dal premier Mario Monti che in un’intervista ha definito “grave” il caso delle telefonate del Capo dello Stato intercettate dai pm palermitani. Dopo la replica stizzita dell’Anm, si è espresso anche il procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia che ha bacchettato il Presidente del Consiglio come “ingeneroso”.

Elezioni regionali Sicilia, Crocetta: “Se vinco dico addio al sesso”

QUADRO NEWS.png“Se dovessi diventare presidente della Regione, dirò addio al sesso e mi considererò sposato con la Sicilia, le siciliane e i siciliani. Guidare la cosa pubblica è come entrare in un convento e non ho neanche più l’età per certe scorribande”. Lo dice Rosario Crocetta, europarlamentare e candidato governatore di Pd e Udc, intervistato da KlausCondicio su YouTube.

“Certamente non farò la fine di Silvio Berlusconi – aggiunge l’europarlamentare – che si è consumato sia per la sua incapacità politica che per le donne, diciamo la verità, pur avendo più anni di me. Direi che l’ex premier ha rappresentato uno degli esempi di peggior politica in assoluto: ha sacrificato in nome del gossip il proprio impegno politico, facendo intendere una sua considerazione sotto zero dell’universo femminile, e su questo tema invito a riflettere le stesse donne del Pdl”.

“La sessualità, sia etero che omo – conclude Crocetta – portata agli estremi crea effetti di sovraesposizione. Quando si hanno ruoli pubblici, si deve essere molto prudenti e molto casti”.

Palermo: Ugo Marchetti spiega il motivo delle dimissioni

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, politica, leoluca orlando“Non c’e’ piu’ alcuna corrispondenza tra quanto ci si era ripromessi di realizzare, quanto si sta concretizzando e quanto invece e’ necessario attuare’. E’ uno stralcio della lettera di dimissioni da vicesindaco e assessore comunale al Bilancio inviata, nei giorni scorsi, da Ugo Marchetti al sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.

L’ex generale della guardia di finanza e magistrato della corte dei conti spiega in un’intervista al Giornale di Sicilia i motivi che lo hanno portato a lasciare il suo incarico. E punta il dito soprattutto contro le nomine varate dalla giunta dei nuovi dirigenti delle aziende partecipate. ‘Non si scelgono i responsabili – dice – di aziende pubbliche, che peraltro sono tutte sotto inchiesta della corte dei conti e che perdono circa 200 milioni l’anno, senza tenere conto di storie, capacita’, di che cosa propongono e quale piano intendono attuare”.

E rincara la dose affidandosi ad una metafora “Se ho un taxi e devo scegliere chi guida ci metto un amico, ma in un’azienda partecipata no, perche’ sto investendo e utilizzando soldi pubblici. Anche al tassista devo chiedere se ha la patente”. A Orlando l’ex assessore – che giudica illegittima anche la nomina del nuovo direttore generale del Comune – scrive infatti ‘oggi ritengo sia necessario vivere in una nuova dimensione , in un rinnovamento valoriale e comportamentale che deve necessariamente filtrarsi attraverso una sorta ribellismo etico che si alimenta soprattutto di esempi”.

La frattura con Leoluca Orlando si consumo’ il 24 luglio, giorno in cui il sindaco snocciolo’ al termine della giunta i nomi dei nuovi vertici delle aziende partecipate. “Mi sarei alzato e avrei annunciato le mie dimissioni. Cosi’ pubblicamente, senza aspettare un minuto”, spiega al Giornale di Sicilia Ugo Marchetti. Ho chiesto – ricorda – mi sono battuto: “ma scusami Luca, qual e’ il criterio con cui sono stati scelti? Li conosco, sono amici miei, mi ha risposto, gente seria”. Il 6 agosto, giorno in cui la giunta ha nominato il direttore generale, Luciano Abbonato, “ho avuto la conferma che quella delle dimissioni era una strada obbligata” perche’, sottolinea, “lo ha fatto quando eravamo in ferie io, il segretario generale e il ragioniere generale, cioe’ tutto il vertice funzionalmente deputato ad esprimere un parere.  Per me la sua nomina e’ illegale”.

Quel giorno “ho preso carta e penna e ho cominciato a scrivere la mia lettera di dimissioni”, scelta irrevocabile anche se “mi hanno implorato di restare, in qualsiasi ruolo e a qualsiasi prezzo”. Qual e’ la situazione reale del bilancio? “Che e’ sofferente perche’ pesantemente condizionato dalla situazione delle societa’ partecipate, che perdono – conclude – tra 180 e 200 milioni l’anno. Il bilancio serve a tracciare una strategia economica, qui piuttosto che anticipare scelte, le subiamo”.

Palermo, giunta Orlando perde pezzi, assessore Marchetti lascia

QUADRO NEWS.pngLa giunta di Leoluca Orlando perde un pezzo a poco piu’ di quattro mesi dal suo insediamento.
L’assessore Ugo Marchetti si e’ dimesso “per ragioni che ha preventivamente comunicato al sindaco” Leoluca Orlando, si legge in una nota del Comune. Marchetti riprende dunque le funzioni di magistrato della Corte dei conti. Marchetti, 65 anni, romano ma cittadino onorario di Palermo, era assessore al Bilancio e vicesindaco. Ex generale della Guardia di finanza, dopo aver lasciato il Corpo, di cui e’ stato tra l’altro comandante regionale in Sicilia, e’ diventato consigliere della Corte dei conti. Orlando lo aveva designato assessore il 12 maggio, poco prima di vincere il ballottaggio del 20 e 21 maggio.

Sicilia, Miccichè è il candidato Governatore del centrodestra

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare,  Gianfranco Miccichè, politica Il leader di ‘Grande Sud’ ha ottenuto in queste ore il sostegno del Pdl, diventando cosi il principale candidato del centrodestra siciliano. Decisivo è stato il colloquio di ieri con Silvio Berlusconi, il quale si è dunque convinto a dare l’appoggio suo e di tutto il partito a Miccichè. Il rapporto tra l’ex premier e il candidato alla Presidenza va, da tempo, molto oltre la politica. Il leader palermitano negli anni ’80 è stato infatti uno dei massimi dirigenti di Publitalia (Concessionaria Pubblicitaria del gruppo Fininvest), successivamente ha…

seguito Berlusconi nella sua “discesa in campo” rivestendo un ruolo chiave nella fondazione di Forza Italia e nel 2008 è stato nominato Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Negli ultimi anni le strade di Miccichè e dell’ex premier si sono però divise. Al novembre 2009 risale la nascita del Pdl Sicilia. Poi, passando dalla breve parentesi del Partito del Sud, si è arrivati all’attuale Grande Sud (presentato ufficialmente il 30 ottobre 2010).

A meno di 24 ore dall’accordo raggiunto tra Udc e Pd per Crocetta, anche il centrodestra scopre dunque le sue carte e si appresta a iniziare una campagna elettorale quanto mai ardua.

Lo scenario politico che si sta delineando prevede una abbondante opportunità di scelta per gli elettori siciliani. A contendersi lo scranno più alto di Palazzo D’Orleans saranno infatti: Rosario Crocetta (Pd e Udc), Claudio Fava (Sel), Gianfranco Miccichè (Grande Sud e Pdl), Cateno De Luca (Sicilia Vera, Forza Nuova, Movimento dei Forconi e Partito della Rivoluzione), Nello Musumeci (La Destra), Gaspare Sturzo (Italiani Liberi e Forti), Giacomo Di Leo (Pcl), Massimo Russo (Mpa) e Giancarlo Cancellieri (Movimento 5 Stelle).

Sicilia, Crocetta è il candidato Governatore del Pd: “Vinco elezioni e sbatto fuori mafia”

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, Rosario Crocetta, politicaDopo una giornata convulsa in cui il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo ha incontrato anche il collega dell’Idv, Fabio Giambrone, la decisione. Una scelta che Lupo ha maturato questa sera riunito a Palermo con alcuni dirigenti. Alla fine del vertice, a cui pare fosse presente anche il senatore Wladimiro Crisafulli, l’annuncio: ”Proporrò alla direzione regionale del Partito democratico di designare formalmente Rosario Crocetta (nella foto) candidato alla presidenza della Regione siciliana.  Il Pd è impegnato a realizzare un progetto di cambiamento della Sicilia che coinvolga tutte le forze politiche progressiste e moderate in alternativa alla destra berlusconiana e al lombardismo, che in questi lunghi anni hanno devastato la Regione”.

L’appoggio formale del segretario regionale del Pd arriva dopo che dal suo partito in tanti si erano schierati a favore dell’eurodeputato gelese e dopo che i giovani democratici formalmente avevano chiesto conto a Lupo dell’attendismo sulla disponibilità offerta da Crocetta a candidarsi per il Pd alla presidenza della Regione. Nei giorni scorsi, Crocetta aveva duramente attaccato Lupo chiedendo l’indizione delle primarie nel caso ci fossero stati altri candidati. Oggi infine la decisione.

Gli risponde subito Rosario Crocetta: ”Prendo atto, con entusiasmo, che il segretario regionale del mio partito, Giuseppe Lupo, sentito il gruppo dirigente, convocherà la direzione regionale per formalizzare la mia candidatura alla presidenza della Regione siciliana. Mi impegnerò per rilanciare la formazione di una coalizione che coinvolga tutte le espressioni del centrosinistra unitamente all’Udc, alle altre forze moderate e progressiste ed alle espressioni dirette della società civile”.

Esprime soddisfazione anche il segretario regionale dell’Udc, Gianpiero D’Alia: “L’indicazione ufficiale del Pd è un segnale importante. L’Udc aveva già apprezzato l’impegno di Crocetta a cui ci accomunano volontà e obiettivi condivisi: ridare dignità alla Sicilia e risanarla dal disastro economico che rischia di travolgere la Regione”

Per domani, intanto, è prevista una conferenza stampa congiunta di Lupo e Crocetta alle 11 nella sede del Pd a Palermo.

”Tutti i sondaggi mi danno per favorito, vincero’ le elezioni in Sicilia. E assicuro che i mafiosi con me non verranno mai, anzi nei primi cento giorni cambiero’ le regole sugli appalti premiando le imprese antimafia e interverro’ sulla burocrazia dove si annidano mafia e corruzione”. Lo dice l’eurodeputato Rosario Crocetta, candidato alla presidenza della Regione siciliana col sostegno di Udc e Pd, incontrando la stampa nella sede dei democratici che hanno deciso di appoggiarlo alle elezioni di ottobre.

Il Comune di Palermo al risparmio, tagliati 12 posti da dirigente

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, politica, leoluca orlandoUna riduzione di 12 unita’ delle posizioni dirigenziali, che passano da 103 a 91 con un risparmio per le casse del Comune di quasi un milione di euro e un drastico calo delle attribuzioni ad interim dei dirigenti. La ‘rivoluzione Orlando’ investe anche la struttura organizzativa del Comune con un complessivo spoil sistem, che e’ stato presentato oggi dal sindaco Leoluca Orlando, nel corso di una conferenza stampa convocata a Palazzo delle Aquile, sede del Comune.

La ridefinizione della macchina comunale, deliberata dalla Giunta venerdi’ scorso, “sara’ funzionale all’attuazione del programma – ha assicurato il primo cittadino -, essendo l’organizzazione interna lo strumento operativo e gestionale delle strategie d’azione”.

La prima mossa studiata dal sindaco e dalla sua squadra riguarda la ridefinizione in 15 aree corrispondenti alle deleghe assessoriali e alle competenze che Orlando ha tenuto per se’. Accanto ad ogni assessore ci sara’ un capo area, in modo da avere un vertice politico ed uno amministrativo. Un passo deciso per avere una “piu’ incisiva e diretta sinergia tra indirizzi politici e gestione – spiega il primo cittadino -. I benefici saranno una maggiore celerita’, efficienza ed efficacia nella pianificazione dei programmi e nella loro attuazione”.

Al sindaco faranno riferimento l’area degli affari generali, igiene e sanita’, l’avvocatura comunale e la Polizia  municipale. Rafforzata anche nella complessiva riorganizzazione l’area della direzione generale, che avra’ compiti di sviluppo e  pianificazione strategica. Per far fronte poi all’esiguo numero di  dirigenti tecnici in organico, solo 4, e all’impossibilita’ di  procedere in tempi brevi all’assunzione di personale, la Giunta  Orlando ha deciso di percorre due strade.

Da un lato l’accorpamento di funzioni tecniche nell’ambito delle due aree gestione del territorio e pianificazione del territorio,  dall’altro la valorizzazione delle posizioni organizzative alle quali  affidare i compiti gestionali ed istruttori. “Da un’analisi dei  progetti dell’Asse 6 del Por – ha detto Orlando – abbiamo scoperto che non c’e’ un numero adeguato di progetti esecutivi e cantierabili.  Quell’asse ha una dotazione finanziaria per la Sicilia di 750-800  milioni di euro, di cui 250-300 milioni potrebbero andare a Palermo,  se ci fossero i progetti pronti”.

Un’altra novita’ che riguarda il nuovo assetto della macchina comunale e’ la presenza in ciascuna area tecnica di un dirigente tecnico e di uno amministrativo. Infine e’ stato gia’ dato mandato di procedere ad una razionalizzazione delle unita’ di base di tutte le aree in moda da rendere diretto il rapporto tra cittadini ‘clienti’ e i servizi di front office. “Siamo stanchi di un’Amministrazione che e’ organizzata solo in funzione dell’esistenza e che vive un eterno presente – ha detto Orlando -. Noi abbiamo costruito la macchina comunale in funzione degli obiettivi che vogliamo raggiungere. Per questo motivo abbiamo drasticamente ridotto le funzioni dirigenziali ed abbiamo assegnato ad ogni assessore un capo area di riferimento. Facciamo appello a tutti i dipendenti comunali – ha concluso il sindaco -, con i quali organizzero’ un incontro dopo il festino, per spiegare loro qual e’ il senso complessivo della riorganizzazione della macchina comunale”.

“L’ufficio scorte sara’ eliminato. Dal momento che la scorta al sindaco e’ garantita da polizia, carabinieri e guardia di finanza, quell’ufficio non ha piu’ ragion d’essere e ne dovranno essere rimodulate le funzioni”. Lo ha annunciato ancora Orlando. Il primo cittadino ha ribadito, inoltre, “le significative modifiche che subira’ il corpo della Polizia municipale” e la creazione di otto distaccamenti dei vigili urbani, uno per ogni circoscrizione. “La creazione di vere e proprie municipalita’ con funzioni amministrative e’ da sempre un mio pallino” ha concluso Orlando.

Fonte: siciliainformazioni.com

Cammarata, disastrare Palermo giova. Consulenza al Senato contro gli sprechi

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, diego cammarata, politicaL’ex sindaco di Palermo Diego Cammarata, commissariato dalla Regione siciliana dopo che questa aveva registrato “gravi anomalie” nella gestione finanziaria nel capoluogo, tali da provocarne il dissesto economico, è stato chiamato dal presidente del Senato Renato Schifani in qualità di consulente per la…

realizzazione di un importante disegno di legge che riguarda i tagli alla spesa negli enti locali, con l’obiettivo di migliorare il funzionamento dei servizi pubblici. Una vicenda che avrebbe dell’incredibile se non fossimo ormai abituati ai paradossi all’italiana, dove non è certo la meritocrazia ad avere la meglio.

CHIESTA LA REVOCA DELLA NOMINA – Quasi costretto ad andarsene da Palermo dopo la crisi finanziaria e politica in cui ha fatto sprofondare la città, oltre agli scandali che negli ultimi mesi della sua amministrazione lo hanno visto protagonista, Cammarata si ritrova adesso a ricoprire un incarico per il quale evidentemente non è adatto. «È la persona meno capace di interpretare questo ruolo, al quale è stato concesso anche un rimborso forfettario di 1000 euro al mese. Un insulto a tutti gli italiani», tuona il vicepresidente dei senatori dell’Italia dei Valori e segretario regionale del partito in Sicilia, Fabio Giambrone, che chiede a Schifani l’immediata revoca della nomina «se non vuole che mezza Italia gli rida dietro e l’altra mezza si indigni ulteriormente».

LA DIFESA DI CICOLANI – In difesa di Cammarata è sceso in campo il senatore del Pdl, Angelo Maria Cicolani, nonché Questore del Senato. Secondo lui, infatti, il contributo dell’ex primo cittadino di Palermo è assolutamente positivo e produttivo e precisa che la decisione di questa nomina, fatta in virtù delle conoscenze giuridiche e amministrative di Cammarata, è frutto della «legittima possibilità di disporre di questo tipo di collaborazione all’interno del servizio di Questura, come previsto dalla pianta organica».

NUOVA VITA A ROMA – Motivazione quanto mai curiosa, perché, ammesso che sia così, è comunque inevitabile non cogliere l’aspetto ironico della faccenda. Vedere Cammarata rivestire il ruolo di esperto all’interno del team di consulenti che dovranno valutare e analizzare la legge sulla spending review, perché, sempre a detta di Cicolani, «conosce i problemi che deve affrontare un sindaco nel gestire le aziende comunali», strappa un sorriso amarissimo. È proprio per la mala gestione di aziende comunali come l’Amia, finita in amministrazione straordinaria dopo aver rischiato il fallimento, e la Gesip, anch’essa sul perenne orlo del crack finanziario, che ha portato Cammarata a cercare rifugio altrove, dopo dieci anni di permanenza a Palazzo delle Aquile. E l’ha certamente trovato sotto l’ala protettrice di Schifani, che aveva già tentato, senza però riuscirci, di nominarlo consigliere all’Agcom. Rimane, inoltre, l’altra consulenza: quella sul diritto commerciale allo Iulm di Milano, ateneo retto da Gianni Puglisi, assessore alla Cultura con Cammarata nel 2004, e per la quale l’ex sindaco ha incassato circa 2.200 euro. (ilvostro.it)